Era da un bel po' di tempo che stavamo facendo il nostro giro di ronda. Eravamo circondati dall'oscurità ma, grazie ai nostri sensi da lupi, ci vedevamo abbastanza bene.
Seth iniziò ad allontanarsi un po' per controllare altri sentieri.
Seth, che stai facendo?
«Controllo altri posti, così se i Cullen dovessero andare a caccia avremmo più percorsi battuti da noi» mi rispose nel mentre che tornava sul sentiero principale.
«E se ci spostassimo un po' più ad Est?» chiese Seth dopo un attimo di silenzio «Inoltriamoci più in profondità, per vedere se ci aspettano»
Ci stavo pensando anch'io, ma credo che sia meglio aspettare gli altri.
«Però dovremmo agire prima dei Cullen»
Sì, ma è meglio non abbassare la guardia. Se ci stanno davvero aspettando ci attaccheranno.
«Giusto»
Forse sarebbe stato meglio portare via Bella. Se i Cullen fossero riusciti a superare indenni il nostro confine non avrebbero dovuto fermarsi. Bastava prendere Bella, le macchine più veloci -o portarla in braccio- e correre. Se fossero arrivati in Alaska ci sarebbe stato il Clan di Denali. Se Sam li avesse attaccati Tanya e gli altri li avrebbero aiutati. Irina odiava i licantropi.
«L'ho già chiesto ad Edward» disse Seth.
Cosa?
«Gli ho già chiesto perché non avessero tagliato la corda. Perché non fossero andati da Tanya, o qualcosa del genere. In un posto in cui Sam non potesse raggiungerli»
E quando glielo hai chiesto?
«Quando siamo andati a "cercare" Jacob. Io sono uscito dopo di voi dalla casa. Mi sono fermato a chiedergli questo»
Ah... e che ti ha detto?
«Che non se ne andranno»
Perché? È da stupidi.
«Non proprio. Ci vuole del tempo per installare altrove la strumentazione medica di cui Carlisle dispone qui. Ha tutto quello che gli serve per prendersi cura di Bella e le credenziali per procurarsi altro materiale, se serve. È una delle ragioni per cui hanno deciso di andare a caccia. Secondo Carlisle presto avranno bisogno di altro sangue per Bella. Sta dando fondo a tutte le scorte di 0 negativo che le avevano messo da parte. Non vuole esaurire la riserva. Ne comprerà dell'altro. Lo sapevi che i dottori possono comprare del sangue?»
Sì, lo sapevo, ma non credo che possano portarselo a casa.
E comunque mi sembra stupida la loro decisione. Possono andarsene e rubare il sangue che serve.
«Edward non vuole correre rischi facendola muovere»
Beh, adesso sta meglio.
«Decisamente. Ma non può andarsene in giro, lo sai. Quella cosa le sta facendo patire le pene dell'inferno»
Potrebbero almeno andarsene loro. Tanto Bella morirà quasi sicuramente.
«Non possono andarsene così, Chiara...»
Sì che possono. Chissene frega se Edward è innamorato di Bella. Tanto la perderà comunque. Se ne farà una ragione.
«Stanno pensando anche a te. Tu qui hai una vita: scuola, amici, un ragazzo,...»
Tanto dovrei andarmene comunque. Prima o poi qualcuno noterà che nessuno di noi invecchia.
E poi, avevo un fidanzato... pensai involontariamente.
«Vi siete lasciati?!»
Già...
«Se ti ha lasciata solo per questa faccenda, lo ammazzo»
No, non lo farebbe mai. L'ho lasciato io.
«Ma tu sei pazza!»
L'ho fatto per proteggerlo. Cosa che avrebbe dovuto fare anche Edward.
«L'ha fatto e Bella è andata in depressione»
Stava migliorando. Poi lui è tornato. Beh, sì, insomma, è andato a Volterra.
«Credeva che fosse morta»
Quindi doveva lasciarla stare. Sarebbe morta comunque: di vecchiaia, di malattia, di ciò per cui muoiono gli umani. E invece no: "andiamo ad ucciderci, che bello!!". Dissi copiando la voce di Edward ma con un tono più acuto e felice. Come quella di un bimbo alle giostre.
«Almeno lei è felice»
Lo sarebbe stata anche con Jake.
«E se lui avesse avuto l'imprinting?»
Non avrebbe fatto come Sam. E poi, per quanto sarà ancora felice Bella? Tre, forse quattro giorni? Manca poco al parto e a quello temo che non potrà sopravvivere.
«Ok, però è felice, scherza con Charlie...»
E quella è una cosa stupida. Anzi, stupidissima. Non possono fare come stanno facendo! Dicono a Charlie che sta bene, che sta migliorando quando invece morirà. E, se non dovesse morire, diventerà una vampira. Charlie e Renée la perderebbero comunque.
«Bella pensa di poter rivedere Charlie anche quando sarà una vampira»
Se sarà una vampira. Lo coressi. E no, non potrebbe rivederlo. Lui noterà che è diversa.
«Beh, hai ragione...»
Quindi dovrebbero dire a Charlie che sta male e basta.
Dopo qualche minuto di silenzio Seth mi chiese: «Perché hai lasciato Andrea?»
Sono affari miei.
«Dai, Chiara... guarda che se non me lo dici tu lo chiedo a lui»
Fai pure. Però poi spiegagli tu perché cavolo ti trovi qui qui, ok?
Seth sbuffò «Stavate bene insieme...»
Ringhiai.
«Ti piace ancora, eh?»
Smettila di rompere!
«No. Lo sto facendo per te e per lui. Dovete tornare insieme!»
E secondo te, dopo che l'ho lasciato, posso andare da lui e dirgli: "scusa, ti amo ancora, torniamo insieme?"
«Certo»
Sbuffai. Esci dal mondo dei sogni, è meglio.
«Ma lui ti ama, Chiara. Lo si vede da come ti guarda. Non puoi fargli questo»
So di avere un cuore di ghiaccio, non serve che me lo dici.
«Ma perché lo hai mollato?!»
Sono affari miei.
«Ma...»
Seth, fatti un pacco di affari tuoi e smettila!
Sfortunatamente mi ero abituata a parlare sempre inglese e quindi mi veniva facile pensare anche in inglese. Se solo avessi pensato in italiano Seth non avrebbe mai colto quel pensiero su Andrea.
«E ora non starei rompendo, giusto?»
Esatto, lupo che si crede Cupido.
«Modalità Seth versione Cupido: attivata»
Stupido...
«Grazie, ti voglio bene»
Io no.
«Ma... ma...»
Eh, mi spiace, è la vita.
«Di cosa discutete?» ci interruppe Jacob che si era appena svegliato.
Nulla! Dissi anticipando Seth.
«Jake, perché sei già sveglio?»
«Hai visto che ora è, Seth?»
«Siamo nel folto della foresta da ore, secondo te ho un orologio oppure posso vedere il cielo?»
«Hai ragione... sono, più o meno, le sei. Chiara tu dovresti andare a scuola oggi»
Sbuffai. Lo so...
«Vado a vedere come sta Bella, poi ti do il cambio»
Ok, Jake.
Jacob tornò umano e, dopo essersi vestito, entrò in casa.
Leah si svegliò poco dopo.
«Leah, puoi dare il cambio a me o a Chiara? Inizio ad avere fame...» disse Seth.
«Ok, se proprio devo...»
«Chià, magari vai tu, così ti prepari per la scuola e mi porti del cibo»
Sbadigliai annoiata. Ok.
Raggiunsi la casa e mi trasformai. Raggiunsi in fretta il primo piano.
Jacob era seduto di fianco a Bella, probabilmente stava facendo da stufa, Edward era seduto sul bracciolo del divano, Rosalie era a terra vicino a Bella ed Alice era seduta per terra con la schiena appoggiata alla spalliera del divano.
Mi sedetti su di una poltrona.
Lo stomaco di Jacob brontolò.
«Rosalie, perché non vai in cucina a prendere qualcosa per Jacob?» suggerì Alice.
Rosalie, incredula, le lanciò un'occhiataccia.
«Grazie, Alice, ma non credo di voler mangiare qualcosa in cui ha sputato la bionda» disse Jacob.
«Rosalie non metterebbe mai Esme in imbarazzo, dando prova di tale mancanza di ospitalità» rispose Alice.
«Certo che no» rispose Rosalie con voce melensa e con un sorriso tirato. Si alzò e andò in cucina.
Edward sospirò.
«Se lo avvelena me lo dici, vero?» chiese Jacob ad Edward.
«Sì» gli promise con un sorriso che celava l'agitazione e l'ansia per Bella.
Dalla cucina giunse un gran fracasso. Come di metallo piegato e distrutto.
Edward sospirò ma abbozzò anche un'altro sorriso.
Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa. Quanto poteva essere cattiva Rosalie?
La vampira fu di ritorno. Appoggiò una ciotola di metallo davanti a Jacob. Un tempo quella ciotola era una scodella.
Devo ammettere che è stata brava. Pensai notando la scritta incisa sulla ciotola "Fido", diceva.
«Buon appetito, bastardo» disse Rosalie rivolgendosi a Jacob.
«Grazie, bionda» rispose il licantropo.
Lei sbuffò.
«Immagino che devo andare da sola a prendermi il cibo, vero, Rosalie?» dissi alzandomi.
«Giusto» rispose lei.
Le passai davanti «Stronza» sibilai.
Lei ringhiò offesa ed io entrai in cucina.
Guardai confusa Jasper ed Emmett seduti davanti a dei computer che facevano qualche ricerca. Dietro di loro, in piedi, c'era Carlisle. La luce emessa dal monitor dei computer faceva brillare debolmente la loro pelle e creava un contrasto leggermente inquietante con la penombra della stanza. Probabilmente, se avessi acceso la luce, non ci sarebbe stato quello strano bagliore.
I tre mi salutarono e così feci anch'io. Non gli chiesi cosa stessero facendo, avevo altro a cui pensare.
Individuai subito un grande piatto con bistecche e patate al cartoccio. Presi due contenitori di plastica con il coperchio e misi in ognuno una bistecca e una grossa patata al cartoccio.
Bene, questi sono per Leah e Seth. Pensai cercando del cibo per farmi un panino.
«Ehi, sai come si chiama una bionda con il cervello?» sentì chiedere da Jake.
Ecco, un'altra delle sue battute per Rosalie...
«Golden retriever» si rispose da solo.
«Ho già sentito anche questa» rispose Rosalie.
«Ci riproverò» promise Jacob.
Tornai in cucina mangiando il panino. La colazione per i due licantropi l'avrei presa dopo.
Bella infilò la mano fra i capelli di Jacob.
«È ora di tagliarli?» chiese lui.
«Ti sta crescendo il pelo» rispose lei «Forse...»
«Fammi indovinare, c'è qualcuno qui che tagliava i capelli in un salone parigino» disse Jacob.
Bella ridacchiò «Probabile»
«No, grazie. Sono a posto ancora per qualche settimana»
Dopo qualche attimo di silenzio Jacob riprese a parlare, rivolgendosi di nuovo a Bella: «Allora... uhm... qual è la, ehm, data? Cioè, la data prevista per il mostriciattolo»
Lei lo colpì alla nuca senza molta forza.
«Dico sul serio» continuò lui «Voglio sapere per quanto dovremo restare qui»
«Non lo so» farfugliò «Non con precisione. Ovviamente, non segue il corso dei nove mesi e, senza ecografie, Carlisle deve calcolare a occhio, in base a quanto mi allargo. Le donne normali di solito raggiungono i quaranta centimetri» si indicò la pancia ingrossata.
A occhio e croce sono trenta centimetri. Pensai.
«Quando il bambino ha completato la crescita» continuò Bella «Un centimetro a settimana. Stamattina ero a trenta e prendo, più o meno, un paio di centimetri al giorno, a volte anche si più...»
Quindi... mancano quattro giorni. Ero stupita. Quella cosa era veloce a crescere. Se Bella fosse morta le nostre vite si sarebbero stravolte del tutto. Se dovesse andare male avrei solo più quattro giorni di "tranquillità".
Anche Jacob era sconvolto ed Edward era tornato ad essere l'uomo divorato dalle fiamme.
«Andrà tutto bene» disse lei.
«Sì» mormorò Jacob, ma non ne era convinto.
«Non pensavo che saresti venuto» ammise Bella «Seth diceva di sì, e pure Edward, ma io non ci credevo»
«Perché no?» chiese lui.
«Qui non sei felice. Ma sei venuto ugualmente»
«Mi volevi»
«Lo so, ma non eri obbligato. Non è giusto che io ti voglia qui. Avrei capito. Grazie per essere venuto»
Jacob le chiese come mai volesse proprio lui visto che anche Seth poteva scaldarla e farle compagnia.
Lei rispose che, quando c'era lui, si sentiva completa e che se non c'era lui sentiva che gli mancava qualcosa.
Jake si accorse di provare qualcosa di simile, ma non disse nulla, lo pensò solo. Era come se Bella lo attirasse a sé come la forza di gravità o, come pensava lui, la droga per uno che ne faceva uso.
E se... iniziai a pensare paragonando le sensazioni di Jacob a quelle di chi aveva avuto l'imprinting. No, no. È impossibile. Sarebbe un imprinting a scoppio ritardato, Jacob ha visto Bella migliaia di volte da quando si è trasformato per la prima volta.
Rosalie accese la TV e fece zapping fra i canali. Andava così veloce che era improbabile che stesse cercando qualcosa in particolare.
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I Cullen e i Quileutes 3
FanfictionMolte cose sono rimaste in sospeso dopo il secondo libro. Jacob tornerà a casa? Chiara avrà rivelato qualcosa ad Andrea? Se sì, cosa? Cosa farà Chiara quando Bella rimarrà incinta e dovrà decidere se stare con il branco e combattere i vampiri che l'...