PROLOGO

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La ragazza con i capelli neri si alzò, si infilò gli occhiali e scese per le scale facendo attenzione a non cadere. «Buon giorno amore» la salutò la madre mentre cucinava qualcosa per la colazione

Ginny non rispose e si mise seduta su un una sedia intorno al tavolo, prese un biscotto per poi risalire le scale che portavano verso la sua camera.

Quando fu pronta si avviò verso la scuola con alcuni libri in mano, dato che non entravano tutti nello zaino.

Fuori scuola l'aspettava Ilary la sua migliorare amica
«ciao Gin» la ragazza bionda abbraccia Ginny per poi avviarsi verso la scuola

«Allora,» Ilary posa i libri nel banco di scuola «com'è andata ieri con tuo padre?»

Il padre e la madre di Ginny erano separati, e lei vedeva suo padre solo due volte a settimana

«Bene, diciamo che con lui sto sempre bene, almeno lui non mi urla in faccia ogni cosa che faccio» si sistema i capelli corti e leggermente ricci dietro l'orecchio.

La professoressa di scienze entra e tutti si mettono seduti quando si sente la porta aprirsi e da lì entrare Calum, diciamo, il cattivo ragazzo, colui di cui tutti avevano paura.

Ginny e Ilary appena suonò la campanella andarono verso il loro solito posto: un muretto davanti alla scuola.

«Che fai oggi?» chiede Ilary «studio, e dovresti farlo anche tu». Ginny era molto brava a scuola mentre Ilary, beh, lei non era tanto brava, anzi.
«Che noia, certe volte mi sembri mia madre,» alzò gli occhi al cielo «sai, anche tu dovresti avere una vita sociale» sospirò la ragazza bionda «si, io ho una vita sociale» si fermò a metà frase perché proprio in quel momento passò per di lì Calum.

Il ragazzo la guardò e lei ricambiò lo sguardo. Quello del ragazzo era più uno sguardo di sfida, come se la volesse convincere a guardarlo più a lungo. Lei infatti lo fece, lo guardo fino a quando sparì dalla vista della ragazza.

«Ginny? Hey Ginny» la ragazza davanti a lei muoveva le mani davanti la ragazza imbambolata davanti alla sagoma del ragazzo dalla pelle ambrata «è? No, si, si ci sono»

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«Voglio conoscere quella ragazza più a fondo» disse il ragazzo accendendosi una sigaretta «chi? La Peters?» il ragazzo accanto a lui ridacchiò «che c'è? Perché ridi?» chiese Calum piazzandosi davanti al ragazzo dai capelli castani «Cal, insomma lei non è per te, lei è una sfigata, tu sei il re della scuola, hai tremila ragazze ai tuoi piedi, perché devi prendere quella lì?»
«non so, mi piace qualcosa in lei, ma non so che cosa»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05, 2016 ⏰

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