Ore 6,45. La sveglia suona sempre troppo presto di quello che vorrei. La spengo con aria scocciata. Ancor prima di sporgere la punta del piede da sotto il piumone sento l'aria fredda che infida si insinua fino a dentro le ossa, facendomi fare smorfie riflettono perfettamente il mio stato d'animo in questo momento. Mi alzo controvoglia e comincio a prepararmi. Penso sempre che prima esco di casa meno traumatico è il distacco che percepisco dal caldo del mio adorato piumone rosso al freddo della scomoda seduta del solito pullman, che ogni mattina mi accompagna a scuola. Come al solito mi riduco all'ultimo minuto ed esco di casa tutta trafelata e cammino a passo spedito verso la metropolitana, consapevole della fila che dovrò affrontare per rinnovare il mio biglietto mensile. Quando entro in stazione mi rendo conto che la fila è decisamente lunga, ma mi metto in coda senza protestare. A circa metà fila, comincio a mostrare atteggiamenti di insofferenza, che aumentano quando mi ritrovo davanti un mio ex compagno delle medie a cui sono sempre piaciuta, e non per offenderlo, ma è davvero uno scaldabagno a pedali. Fa il musicale, e come strumento principale ha l' oboe, che è riposto in una elegante custodia nera, che tiene stretta a sè nella mano destra. Cerco di non farmi vedere, e lui si posiziona davanti a me e di fianco all fila, risparmiandosi quasi 15 minuti di attesa. Quando ormai sta per arrivare il mio turno arriva una delle mie 4 migliori amiche, a cui salvo la vita, evitandole tutta la coda. Subito le dico, alzando la voce tanto quanto basta per farlo girare, che lei non ha creato problemi dato che ha passato la fila per venire con me e che non è stata stronza come qualcun'altro che ha spudoratamente superato la fila. Stizzito mi lancia un'occhiata di riguardo e afferma di essere in ritardo... Fosse l' unico in ritardo in quel vespaio che la mattina acquista un ritmo fin troppo frenetico. Finalmente riusciamo a fare il biglietto e, consapevoli di essere in ritardo, corriamo fulmineamente verso il pullman che oramai aveva già lasciato la stazione.
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quando la prof di latino non c'è, compare Hitler...
HumorDopo una lunga fila alla metropolitana per comprare il biglietto mensile, dopo che un mio ex spasimante con un oboe mi ha fatto perdere il pullman, io ed una mia amica abbiamo deciso di prendere la metro mentre le altre due del gruppo sono fortunata...