Le prove per i vari concerti erano finite ed io mi sarei dedicato al mio negozio nel pomeriggio! I Bring Me The Horizon e la Drop Dead erano tutto per me. Dopo la separazione con Hannah non pensavo a nulla ormai. Le serate che trascorrevo con Alissa erano tante, ma mi ricordava troppo lei ed io dovevo solo dimenticare quell'inferno. "Ragazzi ci vediamo più tardi vado al negozio." Dissi ai miei amici uscendo dalla sala registrazione. Mi incamminai verso l'edificio nero
che ospitava il mio store, quando i miei innumerevoli pensieri su come porre fine alla mia esistenza furono interrotti da delle grida. "Oli Oli, per favore un autografo!" Quanti anni avranno avuto quelle ragazzine 11? Non sapevano minimamente chi io fossi e mi chiamavano come se fossi il loro idolo da una fortuitissima vita. Ma che fare se non fermarsi e fare degli autografi. "Ecco qua ragazze, vi aspetto al concerto!" Le salutai e mi ritrovai davanti alla porta nera che conoscevo bene. Entrai ed Ali mi salto sopra. "Ehi pensavo non venissi oggi. Si apre ai fan!" Cazzo me ne ero dimenticato. "Già vero. Vado a cambiarmi." La scansai da me è mi diressi al piano superiore. Mi misi delle robe nuove che avevo fatto e scesi di sotto. "Oli che hai?" Che cazzo di domanda idiota. "Niente lasciamo stare che non è aria oggi." Fece come le dissi e dopo poco il negozio inizio a riempirsi. Avevo fatto mettere una macchina per le stampe istantanee al centro della stanza, e una ragazza molto carina stava capendo come potesse funzionare. Mi avvicinai! Era moooolto carina. Non tanto alta, capelli neri, camicia rossa e nera a scacchi, leggins neri, anfibi neri e una coda pelosa grigia e nera! "Serve una mano?" Le chiesi. Lei sobbalzo e divenne tutta rossa. "Ehm... Ecco si magari." Che bella voce. "Allora, metti la maglia qui, tiri giù la leva, premi il bottone, aspetti un po, rialzi la leva e la maglia e pronta." Le sorrisi. "Grazie, vado a pagare." "Aspetta, come ti chiami?" "Mary." Bellissimo! "Non serve che paghi te la regalo io." "Oliver non voglio un trattamento speciale." "Se paghi mi offendo e piango!" Feci il labbruccio. "Va bene. Grazie. Alla prossima." Non ci sarebbe stata una prossima visto che non era di qui, quindi..."Aspetta, vieni con me." La trascinai di sopra. "Che c'è? Perché mi hai portata qui?" No si stava spaventando. "Voglio conoscerti." Le dissi serio. "Mhm Oliver Scott Sykes vuole conoscere me. Una fan come tante altre." Lei non era come le altre. Lei mi stava già salvando. "No sei diversa." La abbraccia e lei fece cadere la maglia. Mi strinse forte e inspirò il mio profumo. "Vorrei rimanere così per sempre." disse contro la mia spalla. "Allora resta." "O mamma l'ho detto ad alta voce!" Sorrisi. "Ehm si!" Si stacco da me, voltandosi per andare via, ma la presi per un polso. "Aspetta, Mary non andare via." "Oliver devo andare a lavoro tra poco, ho un sacco di cose da fare." "Dimmi dove lavori." Ero freddo, duro mentre le parlavo. "Da Hannah, lavoro da lei, ma ancora per poco." Cosa intendeva? "Perché dici così?" "Litighiamo spesso perché, lascia stare devo andare." Si divincolò da me è andò via. La giornata nel negozio proseguì noiosa. Arrivarono le otto di sera e Hannah chiudeva sempre a questo orario. Mi incamminai verso lo studio e fuori c'era Mary a fumare una sigaretta, mi avvicinai a lei. "Ehi." Si volto di scatto, aveva gli occhi pieni di lacrime, era successo qualcosa. "Racconta." "Lascia stare, non capiresti." Solita frase da ragazze."aiutami allora". Amavo la sua voce. Mi sentivo leggero accanto a lei. "Mi ha licenziata perché ti ho difeso!" Scoppio in lacrime e la abbracciai. "Che ha detto?" "Dice che tu la tradivi, che è solo colpa tua quello che è successo tra voi, che sei un drogato e che non riesci a smettere." Singhiozzava, dovevo portarla via di li. "Tu ora vieni con me è ti rilassi." Avevo le prove per il concerto e andammo in studio. "Ragazzi, lei è una mia amica assiste alle prove." Mary aveva ancora le guance rosse e gli occhi lucidi. "Ehi piccola che hai?" Le chiese Kean. "Nulla di importante. Oliver non ha fatto niente non è colpa sua, non è colpa sua." Scoppio di nuovo a piangere. "Ehi calmati, non pensarci più e goditi la musica." Le disse asciugandole le lacrime dal suo bellissimo volto. Iniziammo a fare True Friends. Quella sera la cantai con la rabbia dentro e si sentiva. Una volta finito mi sederti vicino a lei. "Oli come va la gola?" Mi chiese Jordan. "Bene per fortuna." Non mi pizzicava neanche. "Allora, piaciuto?" Lei mi sorrise. Mi uccise con quel sorriso. "Moltissimo, grazie. Ora devo andare a prendere le mie cose e cercare un motel o roba simile fino a che non torno a casa." A quelle parole il mio cuore esplose. "Tu si prendi le. Tue cose ma non vai da nessuna parte." "Oli e dove vado? Ho perso il lavoro e non molto soldi." "Hai perso il lavoro a causa mia. Vieni a stare da me e se poi vorrai andartene sarai libera di farlo." Mi guardarono tutti in modo strano. "Grazie!" Mi disse saltandomi sopra. "Oli noi andiamo." Annui e li salutai. Lei era ancora tra le mie braccia. "Mary, devo fare una cosa." Lei non capi. Le scostai una ciocca di capelli dal viso e la baciai. Quel bacio era magnifico. "Ma che fai?" Mi disse spingendomi via. "Volevo farlo dal negozio, ma non ho avuto coraggio. Ora si però è.." Non mi diede il tempo di finire che mi bacio lei questa volta. La misi a sedere su di me a cavalcioni. I miei pantaloni si facevano stretti e lei lo sentiva. Iniziai a toccarle i fianchi e di risposta inizio a muoversi. Un gemito uscì dalla mia bocca. "Ti ecciti Oliver?" "Si." La presi da sotto le braccia e la feci distendere. Parti la musica visto che sotto di lei c'era il telecomando dello stereo. Shadowmoses regnava nella stanza. La baciavo sul collo e lei spinse i suoi fianchi verso di me. "Posso toglierli?" "Fai ciò che vuoi, sei il mio sogno Oliver e voglio viverti a pieno." Perfetto. Le tolsi i leggins, aveva un paio di mutandine nere di pizzo. Arrossi di colpi. "Tranquilla se non vuoi fa nulla. Aspetta, quanti anni hai?" "21 tranquillo. Posso toglierti i pantaloni?" Sorrisi. "Fa ciò che vuoi. Uccidi i miei demoni." Sbarro gli occhi. Prese a slacciare i miei pantaloni abbassando lo ed io li tolsi del tutto. Mi misi tra le sue gambe. Mi stavano stretti anche i boxer. La baciavo e le toccavo i fianchi. Le tolsi la camicetta, iniziai a baciarle il petto. Follow you era partita. "Oliver, non abbandonarmi." Mi si sciolse il cuore. "Tu resta con me, per sempre." Era così bella. Le toccavo la pancia. "Ti prego no." "Perché?" Non capivo. "Non ho un fisico perfetto." "Non mi interessa." Lasciai scie di baci sul suo corpo fino al bordo delle mutandine, le tolsi anche quelle. Soffiai sulla sua intimità. La guardai negli occhi per ricevere il permesso. Annui. Iniziai a leccarle il clitoride, gemeva e molto. "Mary sei ecco sei...." "Si." Cazzo e mo! Mi fermai e mi misi seduto. "Ehi perché ti sei fermato?" "Non Sono mai stato il primo di nessuno e non voglio farti male." Lei non disse nulla, si sedette su di me ed inizio a muoversi. "Oli voglio fare l'amore con te!" La abbracciai forte. La feci sdraiare nuovamente. Misi un dito al suo interno iniziando a muoverlo piano. Appena mi resi conto che era pronta iniziai a spingermi in lei. "Oli fa malissimo!" "Sta tranquilla tra poco passa." Una volta in lei mi fermai per farla abituare e farla calmare. Iniziai a muovermi, spinte leggere per non farla soffrire. "Oli di più!" Mi voleva ed io volevo lei. Mi sentivo bene in quel momento. I miei aguzzini interiori si frantumavano ad ogni suo bacio. Le catene che mi imprigionavano si spezzavano ad ogni suo tocco. I nostri gemiti si facevano sempre più forti fino ad arrivare al culmine della passione. "Mary, mi sono innamorato di te." "Io ti amo Oliver." La abbracciai forte. Uscì da lei e un rivolo di sangue sporco il divano. "Non urlare è normale." "Oli dov'è il bagno?" Mi tolsi il preservativo e mi rimisi i boxer. "Vieni." Si alzo e una smorfia di dolore si fece strada sul suo viso. "Qui. E piccolo, ma funzionale." Si lavo. "Credo mi serva un assorbente." Cazzo ed ora? "Ne hai uno vero?" Chiesi allarmato. "No, puoi andarli a prendere al negozietto qui sotto. Ti preeego!" "Ok." Mi rivesto e scesi in strada. Entrai e mi diressi in quel reparto. Cazzo ampia scelta. Ed ora? Una ragazza si avvicino a me. "Vuoi una mano?" "Ehm si. La mia ragazza, ha le sue cose, all'improvviso e io ecco io..." Che imbarazzo. "Prendi questi." "Grazie." Mi diressi alla cassa a pagare e tornai in studio. "Mary eccoli! Sei ancora in bagno?" "Si Oli, per forza non smette!" "Tieni, vanno bene?" "Perfetti." Se lo mise e si rivestì anche lei. "Penso che dovremmo pulire il divano." Dissi arrossendo. "Si, prendi dell'acqua fredda." "Vorrai dire calda!" Rise. "No, il sangue si scioglie nell'acqua fredda." Pulimmo tutto e rimanemmo li tutta la notte. La mattina mi svegliai abbracciato ad un angelo. "Mary devo andare in negozio!" "Mhm ok." Disse ancora addormentata. "Vieni con me!" Fece uno scatto impressionante. "Si,si! Insieme?" "A proposito di questo e di quello che è successo ieri.." Mi interruppe. "Oli lo hai fatto per evadere dai problemi, va bene dimentichiamo tutto." Quelle parole mi stavano uccidendo. "No! Non è così! Vuoi essere la mia ragazza?" Era sorpresa. "Si! Ma non pensare che..." La baciai e uscimmo. Le ragazzine ci fissavano e borbottavano, nominavano la mia ex. "Le fan già mi odiano!" Sorrisi. "Fregatene sono solo invidiose." Arrivammo in negozio, non feci in tempo ad aprire la porta che udimmo un botto. "Cazzo aia!" "Alissa, tutto ok?" Mi precipitai verso di lei. Era caduta dalla scala. "Si, no! La caviglia, fa malissimo!" La feci sedere sul bancone. Mary ci raggiunse. "Ehi ciao, Mary vero?" "Si, piacere." "Ali ti porto in ospedale." "Oli non serve, la muovo non è rotta." La abbracciai. Mary si era allontanata, come se si sentisse di troppo. "Ehi piccola, non pensare male. Amo te non lei." Dissi quelle parole ad alta voce. Mary si giro e mi baciò! Amavo averla tra le mie braccia. Un suono insistente ci fece staccare. Una voce. Un ragazzo. "Oliver cazzo svegliato, siamo arrivti!" Arrivati? "Che!" Dissi ancora addormentato. "Oli siamo in Italia, Roma! Concerto. Svegliati. Togli instagram che ti si scarica il telefono." Come? Guardai il telefono e mi resi conto di avere ancora aperto il social e quel disegno di quella fan. Allora era tutto un sogno. Andiamo bene. "Matt io ho ancora sonno però!" "Mhm va bhe dormirai in albergo." Che dire stavo impazzendo.
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SPERO VI SIA PIACIUTA UN BACIONE.
P.S questo e un mio disegno'
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Mi sono innamorato di te!
FanfictionInstagram maledetto coso infernale! Ogni due per tre mi squilla il telefono che mi avverte che mi hanno raggiato un qualche foto o video