Laney's POV
Guardai fuori dal finestrino dell'auto. Vidi Yana e Jack guardarmi con uno sguardo triste, mentre Gwen se ne stava di spalle con le braccia incrociate al petto. Sospirai e guardai altrove. Quando Jack si avvicinò all'automobile, mio padre abbassò il finestrino.
-Jack! Che piacere rivederti.-
-Il piacere è tutto mio, signor Penn. - sorrise il ragazzo dagli occhi azzurri.
-Beh.. È stata una fortuna conoscerti, sai? E come dimenticare la piccola Yana !- sorrise mio padre appena vide la ragazza si stava avvicinando.
-Buongiorno, signor Penn.- mormorò spostando poi lo sguardo su di me. Distolsi di nuovo lo sguardo. Dopo qualche altro secondo di silenzio, Yana parlò di nuovo. - Dovete andare via per forza? Magari si può trovare un modo! L-Laney non può andarsene! Noi ci vogliamo bene...! Non è giusto! Non è giusto! - con voce tremante, scoppiò in lacrime.
-Yana ... - Jack sospirò per poi abbracciarla .
-Mi dispiace, ragazzi... Ma ne abbiamo già parlato. Non possiamo...- disse mio padre posando lo sguardo sul volante. Dopodiché uscì in fretta dall'auto, per non so quale ragione.
Yana cominciò a piangere ancora di più. Ciò fece voltare lentamente Gwen che la guardava preoccupata. Poi posò lo sguardo su di me, furente.
-È tutta colpa tua!- si avvicinò velocemente alla macchina - Sì, Laney. Ce l'ho proprio con te! È inutile guardarmi con quella faccia! La colpa è solo tua! È colpa tua se sei entrata nelle nostre vite e le hai rovinate! Sì, le hai rovinate! Guarda Yana! Guarda in che condizioni si sta riducendo! Ed è solo colpa tua! Sono così arrabbiata che potrei prenderti anche a pugni! Ti odio così tanto, Laney Penn!- detto questo strappò letteralmente la gemella dalle braccia di Jack e, afferandola per il polso, cominciò a strattonarla. - Yana, andiamo via.-
Yana cercò di liberarsi dalla sua presa. -No! Ora sono stanca!- Gwen si voltò per guardarla negli occhi. -Sì, sono stanca adesso! Sono stanca di te e del fatto che devo sempre obbedire e fare quello che vuoi tu. Sono stanca!- urlò la ragazza disperata.
-Cosa hai appena detto?- Gwen era arrabbiata e perplessa -Non parlarmi con quel tono! Sai che sono nata cinque minuti prima di te!-
Yana sorrise compiaciuta - Siamo gemelle. Non sei più grande di me.-
A Gwen uscì praticamente il fumo dalle orecchie.
-E con questo ?-
-E con questo to dicendo che non puoi comandarmi a bacchetta come ti pare e piace!- con uno scatto si liberò dalla presa della sorella.
-Oooh, sì che posso. Io sono Gwen Mellors, e faccio quello che mi pare e piace. E sai cosa? Non ho bisogno né di una sorella stupida come te, né di quello sfigato di Jack, né di quella falsa e cattiva di Penn.- con questo si voltò di scatto, allontanandosi.
Notai che Yana se ne stava immobile con la testa china fissandosi le scarpe.
Lentamente uscii dall'auto. -Yana... Io...-
-Non è colpa tua, Laney. Non darle ascolto.-
-Invece sì, è colpa mia. Ha ragione su tutto! Sono entrata nelle vostre vite e sono solo stata capace di rovinarle...-
-Non è così. Non lo è affatto. Anzi... Io...- si voltò sorridendo -... Io ti ringrazio. Sei una delle persone più fantastiche che abbia mai conosciuto.-
- Yana ...-
Rimasi in silenzio mentre Yana corse ad abbracciarmi. -Mi mancherai tanto.-
La abbracciai stretta anch'io. -Anche tu mi mancherai.-
Sussultai un poco quando sentii un paio di braccia stringerci entrambe dall'alto. Alzai lo sguardo pe incontrare quello di Jack che rimase in silenzio durante tutto l'abbraccio.-Laney. Dobbiamo andare.- mio padre era tornato nell'auto.
-Arrivo, Papà.- mi voltai verso di lui.
Quando stavo per aprire di nuovo la portiera sorrisi debolmente ai due che erano rimasti fermi a fissarmi.
-Pensaci.- sussurrò Jack.
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My dear soul mate
Fiksi PenggemarSei mesi dopo aver salvato il mondo assieme alla sua band, Laney Penn, una timida ragazzina un pó maschiaccio, è costretta a partire con suo padre in Grecia. Corey Riffin, ovvero il suo migliore amico e ragazzo dei suoi sogni, è disperato e molto sc...