La luce penetra nella mia stanza. È mattina ma non voglio accettarlo... Gli usignoli cominciano a cantare, il gallo urla come le vecchie signore sopra il mio appartamento mentre giocano al solito bingo della domenica sera e la mamma prepara le valigie, producendo un nauseante suono di cerniere e ruote.
Oggi prenderò l'aereo per tornare a Miami, dove mi aspettano nuovamente i giorni scolastici dove gli insegnanti ti caricano pesi di compiti sulle spalle , dove riprenderò la mia solita routine di pancakes e waffles e dove rivederò le persone di sempre.
Non voglio tornare, qui all'Elba sto troppo bene. Mare, sole, sabbia e...Marco.
Ci siamo conosciuti per caso un pomeriggio di Luglio mentre io stavo facendo una passeggiata sulla battigia. Ero da sola, immersa nei miei pensieri. Pallonata in testa, cado, sanguino, un ragazzo si avvicina e mi rialza. Mi poggia su una sdraio e mi chiedo se sto bene... Avrei voluto dirgli di tutto, schiaffi e pugni come non mai e sputi sulla faccia ma i suoi occhi azzurri avevano forse qualche potere di ipnosi perché appena li ho incrociati non sapevo più dove ero, mi ero persa in lui... Passammo tutto il giorno assieme e la sera mi riaccompagnò in albergo concludendo il tutto con un bacio sulla guancia.
I giorni passarono e Marco era sempre più presente nella mia vita. Era un istruttore di Diving quindi molti furono gli appuntamenti tra pesci, coralli e fondali marini che davano un senso molto romantico.
La passione prese più volte il sopravvento... Ero davvero felice e non stavo facendo finta.
La sera del 31 Agosto mi portò al ballo Hermitage, un evento del tutto chic a cui potevano partecipare solo i giovani più ricchi e ben visti dell'isola. Il mio vestito era bellissimo e me lo dicevano tutti. Era uguale identico a quello di Cenerentola e per non far mancare nulla indossavo delle scarpette cristallo di Dolce e Gabbana.
Balli, abbuffate, bevute, non mancò nulla. A mezzanotte mi portò sulla terrazza che dava sul mare e mi baciò intensamente, un bacio che non avevo mai provato in vita mia...
Mi sorrise e io lo stesso. Lui credeva che sarei rimasta lì con lui per finire il liceo e poi costruire insieme una famiglia ma a causa di motivi famigliari, dovevo per forza tornare a Miami e non sapevo come dirglielo.
Quella sera andai a casa sua e verso le 3 mi svegliai di colpo, presi carta e penna, gli scrissi di tutto e poi tornai all'hotel.
Ora sono in Aeroporto e non faccio che piangere, mi sento in colpa per averlo lasciato in malo modo ma non potevo affrontarlo di persona... Mi chiamò più volte e io rifiutai e poi mi mandò un messaggio vocale: "Isa, stamattina ho letto la tua lettera e non sono arrabbiato con te per non avermelo detto ma ti devo dire come ben saprai che non potremo continuare la nostra storia a così grande distanza, nonostante Skype e cose varie. Tu sei stata la mia Cenerentola e ti ringrazio per avermi fatto stare così bene dopo un periodo molto difficile. Ti penserò tanto, piangerò perché lo so, mi conosco troppo bene ma ti prego promettimi una cosa, sii felice, continua a sognare e ballare, a fare quello che ami. Io ti amo Isabella Duncan e mai smetterò di farlo. Addio."
Te lo prometto Marco...
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Perché sei qui?
ChickLitIsabella e Marco, una coppia che ha tutte le carte in regola fino a quando Isabella parte per tornare a casa e la loro storia crolla...