Sono disposto a sopportare tutto per te.

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POV SUZUNO

Quella sera Suzuno, non se l'era sentita di uscire con gli altri. I suoi compagni di squadra infatti, si erano organizzati con la Raimon per fare un giro. Avevano tentato di convincerlo,Midorikawa col suo solito fare dolce e apprensivo, Hiroto con la sua immensa e onnipresente perversitá,... ma invano. Nemmeno Nagumo ci era riuscito, ed aveva insistito tanto. Tanto che l'albino esasperato, gli aveva lanciato una lattina di coca congelata in testa, facendogli crescere un enorme bernoccolo fra i suoi capelli rossi come lava incandescente. Ci rinuniciò anche lui, quando quello stesso pomeriggio ci aveva provato, fermi a bere qualcosa, dopo gli estenuanti allenamenti.Pertanto se ne stava seduto sulla panchina nel parco vicino casa sua, ad osservare incantato, ma soprattutto rilassato, la neve che cadeva calma e candida dal cielo. Si perché a lui, la neve rilassava, gli piaceva la neve,anzi la amava; sarebbe stato ore ed ore a contemplarla, non si sarebbe mai stancato. Però, era da qualche tempo, che sentiva un certo vuoto dentro di lui...come se mancasse qualcosa. Come se guardare la neve da solo, non lo facesse sentire più completo, in pace con se stesso. La voce della sua coscienza, in quel momento decise di farsi sentire, rimbombando nel suo già provato cervello:" proprio non riesci a capire vero? Non è poi così difficile e soprattutto non ti facevo così imbecille"inveì quest'ultima, contro di lui. "Cosa dovrei capire?Oh bene sto impazzendo! Parlo anche con la mia coscienza adesso" esclamò Suzuno, creando una fievole nuvoletta di condensa dinnanzi alla sua bocca. "Come cosa? Ma la neve è finita anche nella scatola cranica? Manca qualcuno al tuo fianco, per questo non senti più quelle sensazioni...perché adesso le associ ad una certa testa calda, hai presente?" concluse inorinco il suo conscio. "Non sei per niente simpatica lo sai? E poi cosa staresti insinuando? Che senza Nagumo, io non riesco più ad apprezzare la neve? Che addirittura non è più questa è rendermi felice...ma, ma lui? No impossibile!" Si "scaldò"il ghiacciolino, alzandosi di scatto dal legno su cui era seduto. "L'hai detto tu, non io!" puntualizzò infine la coscienza,ritirandosi nei meandri della sua materia grigia, lasciandolo così...letteralmente sconvolto. Quella conlusione a cui era arrivato infatti, lo aveva poetrificato sul posto. All'istante. Non riusciva, o non voleva accettare questa consapevolezza? Iniziò a camminare nervosamente avanti ed indietro, affondando pesantemente i piedi nell'alto strato di neve: gli arrivava quasi fino alle caviglie, non che a lui dispiacesse ovviamente. In effetti, si ritrovò a concordare con quella vocina invadente: quando il rosso non era con lui, si abbatteva su di sè, una tremenda tristezza, che lo trascinava giù...nel baratro dell'insicurezza. Come poteva sapere, se Nagumo sentisse le stesse identiche cose? " No, no non esiste! Io sono Suzuno Fuusuke, il ragazzo che non sa cosa sono i sentimenti, colui che è soprannominato: il robot! Come posso innamorami di quel baka, imbecille, deficiente, presuntuoso, irascibile, passionale, dolce, tenero quando vuole...ma cosa sto blaterando??" gridò tutt'ad un tratto, spalancando gli occhi." Non posso, non posso- continuava a ripetersi, mentre scuoteva potentemente il capo- non posso permettermi di farlo soffrire...siamo troppo diversi!" E così passava le sue ore lì, in quel parco; questa volta però dondolandosi amaramente sull'altalena.

POV NAGUMO

"Se sapevo che fosse andata a finire in questo modo, sarei rimasto a casa, a giocare alla play!" Ero prorio su tutte le furie, mentre osservavo le coppiette dinanzi a me: Hiroto che camminava con un braccio intorno alla vita di Midorikawa, Fudou e Kido che litigavano amorevolmente, alternando baci ad improperi, Endou e Kazemaru non ne parliamo proprio, mi stavano facendo salire il diabete, Gouenji e Shirou che si tenevano teneramente per mano, Ichinose e Aki che camminavano abbracciati , Tsunami e Tachimukai che...non sapevo nemmeno io cosa stessero facendo, il rosa sussurrava qualcosa nell'orecchio al moro e lui arrossiva ogni due santissimi secondi, ed infine Haruna e Kogure che si rincorrevano girando intorno a loro come due marmocchi. Quindi io era infondo a fare da chiudi fila. "Sarei anche stato al calduccio godendomi le fiamme del camino, sulla mia morbidissima poltrona... mannaggia a loro mi sto ghiacciando, e lo sanno di sicuro che non sopporto l'inverno, lo avrò ripetuto per tutto il mese di dicembre!". Mi dicevo mentalmente, prendendo a calci delle piccole dune di neve che incontravo per la strada. " Non c'è neanche il ghiacciolino..." mi imbronciai. Parlando seriamente! Ma io che accidenti ci facevo lì? Odiavo le coppiette, odiavo il freddo, odiavo tutto in quell'istante...era inutile la mia presenza. Inoltre stavo aspettando che entrassero in un bar, per prendere qualcosa di caldo, e invece no! Era da più di un ora che stavamo camminando a vuoto, la neve mi aveva anche bagnato i jeans. "Ahhhhrgh che seccatura!" ululai stufo, facendo voltare tutti gli altri.

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