sono le cinque del mattino e sto tornando dalla mia corsetta mattutina , ormai è da due settimane che va avanti così, mi ci sto abituando è così rilassante , in più vedere il sole che sorge è una cosa bellissima anche se devo ammettere che è da un po' che non mi faccio una bella dormita , ma fa niente ,correre mi aiuta a riflettere
a riportarmi alla realtà è il mio telefono che vibra ,
numero sconosciuto , chi è? mi domando curiosa, apro il messaggio è Matt che mi chiede di fare una passeggiata oggi pomeriggio
"accetto" gli rispondo senza pensarci troppo
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sono le quattro , cavolo fra quindici minuti mi devo vedere con Matt
mi preparo al volo indosso dei semplici jeans e una camicia a quadri nera e rossa con le mie fedeli vans nere
scendo le scale e trovo Matt ad aspettarmi , mi saluta con un semplice ciao e io ricambio
saliamo su un taxi che ci porta a staten Island
- come mai proprio qui - gli chiedo io curiosa
-lunga storia e poi non credo che ti interessi-
-ho tutto il tempo che vuoi ovviamente solo se è una storia che vuoi raccontare-
-lo vedi quel lungo mare laggiù - io alzo la testa e annuisco -è dove si sono conosciuti i miei genitori
io divento rossa come un pomodoro e a spezzare l'imbarazzo che si era creato è lui
-scusa forse no dovevo portarti qui -
io sorrido come per tranquillizzarlo , cosa ni passa per la testa, mi viene tutto spontaneo
sempre sorridendo gli chiedo - come mai questo invito improvviso ?- no perché lo chiesto
Flavia stai zitta devi stare zitta
lui risponde con un po' di esitazione ma comunque con decisione - quella volta che ti avevo visto eri molto indaffarata , mi piacerebbe conoscerti meglio , diventare amici , se ti va -
l' unica cosa che riesco a dire prima di ritrovarmi un ebollizione -ah ok ...-
il pomeriggio passa in fretta tra chiacchere e risate , ho scoperto molte cose su di lui , è un appassionato di baseball ma non fa sport , è cresciuto a Brooklyn con due fantastici genitori e nonni vicini , insomma una vita perfetta , io invece non ho rivelato niente di me , mi piaceva ascoltare quello che lui diceva
devo cercare di studiare un po' è tutto il tempo che penso alle ora passate con lui , quando cerco di concentrarmi entra Allie che sta abbracciando Josh , sembrano intimi fose è meglio che vado a studiare da qualche altra parte, o forse no
Josh inizia a dare dei bacini sulla guancia ad Allie allora io mi schiarisco la gola
- Flavia- dice nervosa Allie
- me ne stavo andando- rispondo io con un sorriso malizioso che non è ricambiato , Allie mi fulina con lo sguardo , esco dalla stanza e mi dirigo in biblioteca con il libro di scienze in mano quado sento una voce maschile molto familiare che mi chiede - è libero ?-
dice riferendosi al posto vicino al mio , io senza neanche alzare lo sguardo annuisco
a un certo punto mi picchietta a spalla e io mi volto il cuore inizia a battermi all'impazzata , perchè faccio così che cosa mi sta succedendo
cretina forse è perché .... cervello ora devi stare proprio zitto a riportarmi alla realtà è lui
- scontrosetta cos' è ti ho lasciato senza parole- dice con tono acido e stronzo
-io... no...- perché balbetto
- sapevi di farti un certo effetto ma così mi sembra anche esagerato-dice in tono malizioso avvicinandosi al mi viso e sfiorandomi il naso
il mio cuore inizia a battere all'impazzata io arrossisco all'improvviso
che cosa sta facendo? sta tentando di baciarmi? no che cavolo dici il più bello della scuola che tenta di baciarmi , no no è impossibile
si avvicina ancora di più
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sei come un bacio sotto la pioggia
Ficção AdolescenteHey , spero che questa storia vi piaccia non pretendo chissà quali visualizzazioni, spero solo che le persone che leggeranno questa storia, anche se poche capiscano l'importanza del l'amore . Questa storia vede protagonisti un ragazzo e una ragazza...