Cap1

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Dopo una mattinata estenuante,in quell'edificio infernale travestito da istituto scolastico, finalmente la campanella ci degno del suo suono assordante avvertendoci che le lezioni erano terminate.

Abbandonai per ultima l'aula di letteratura antica. Raccattai tutti i miei oggetti e li infilai nello zaino per poi portarlo in spalla ed uscire.

I corridoi erano quasi del tutto deserti,a parte qualche studente che restava per crediti extra.

Erano coraggiosi a trascorrere anche il pomeriggio a scuola.

Una volta arrivata al parcheggio,individuai con lo sguardo la mia auto scura e a passo svelto la raggiunsi.

Respirai a pieno l'odore di Pino fresco che emanava la mia auto appena lavata.

Lei era la mia piccola. Non ero una feticista della mia macchina ma amavo tenerla pulita e ordinata,sempre.
Sono sempre stata una persona molto precisa,in tutto o quasi. La mia camera sempre in ordine,impegni rispettati a dovere,compiti consegnati precisamente al giorno stabilito,entrata a scuola in perfetto orario. Una specie di orologio svizzero. L'unica eccezione la facevo sul mio aspetto: non amavo il trucco o i vestiti elaborati. Una semplice felpa ed un collant sono più che sufficienti.

Infilai le chiavi nel nottolino e sfrecciai sulle strade di NewYork.

Non implicai molto tempo ad arrivare a casa. Per fortuna non mi ritrovai bloccata in una coda infinita di auto gialle.

Parcheggiai nel giardino ed entrai in casa con l'aiuto delle chiavi che portavo sempre con me.

Un odore di cioccolato e caramello invasero le mie narici mandandomi in exasi.

Chiusi gli occhi assaporando con l'olfatto quel delizioso profumo dolce.

Seguii la sciai di paradiso che conduceva alla cucina,nella quale trovai mia madre alle prese con un'enorme torta fumante tra le mani.

Era buffa con le guance infarinate.

Risi catturando la sua attenzione.

"Tesoro!" Esordì poggiando quella delizia sulla penisola al centro della cucina. Nel farlo quasi le scivolò tra le mani,rovinando un lato del dolce.

La vidi imprecare sotto voce mentre si sfregava le mani sporche d'impasto sul grembiule sgualcito.

Mi gustai la scena divertita.

Sfiorai furtivamente la torta con un dito. Mia madre sembrò notarlo,visto mi lanciò uno sguardo fulmineo.

"Togli subito quelle dita dal dolce!" Mi rimproverò cercando di assumere un'espressione autoritaria ma ne uscì fuori una smorfia quasi divertita.

Le sorrisi e corsi di sopra.

Spalancai la porta della mia camera,beandomi alla vista del mio letto perfettamente in ordine come il resto della camera.

Collocai lo zaino di fianco al mio letto e mi gettai sopra di esso.

Subito il mio cellulare vibrò,mettendo fine al mio momento di relax.

Sbuffai e tirai fuori dalla mia tasca il telefono.

Messaggio da Amy:
Hey Jess! Hai programmi per il pomeriggio?

Amy era la mia migliore amica,dai tempi dell'asilo.

Abitavamo a pochi isolati di distanza e siamo cresciute nello stesso istituto musicale.
Vivevo di musica. Fin da piccola mi appassionai ad essa. Sapevo suonare la chitarra acustica e il pianoforte da tanto tempo. Mi sentivo in pace con me stessa quando suonavo. Era come se tutto il mondo si fermasse e gli unici ad esistere fossimo io e la musica.

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⏰ Last updated: Nov 20, 2016 ⏰

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I'm so into you// JelenaWhere stories live. Discover now