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"Vorrei avere una macchina del tempo per tornare ai tempi in cui Alighieri decideva di scrivere la Divina Commedia, per poterlo pugnalare ripetutamente alla schiena. Come si può, secondo il professore, tradurla dall'inglese all'italiano?"

Sto ancora fissando quelle parole, quando mi scappa detto:

<< Non ce la posso fare>> mormoro sconfitta.

<< A fare che cosa?>> mi distrae la voce di Rio, dietro alle spalle.

<< Ti prego, riesco a gestire una sventura alla volta, non mettertici anche tu>> lo imploro, facendolo sorridere.

<< Okay, ho capito, me ne vado. Ciao bambina!>> si volta e se ne va, con il mio quaderno che gli atterra vicino. L'ho mancato per poco.

<< Quanta violenza oggi>> spunta Morgan.

<< Non hai visto ancora niente. Il professore è matto, è impossibile da tradurre>>

<< Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura

ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

Esta selva selvaggia e aspra e forte

Che nel pensier ritrova la paura!

Tant'è amara che poco è più di morte;

ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,

dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte. >>  recita perfettamente a memoria. Lo afferro per la maglia e, minacciosa, dico:

<< Se non ti siedi entro due minuti, ti investo con la macchina.>>

<< Io non posso, ti ricordo che sono l'assistente del tuo professore>> dice.

<< Ti prego>> lo imploro, facendo lo sguardo da cucciolo. Sospira e dice:

<< Okay, però in cambio, vieni a cena con me>>

<< Ci sarei venuta anche se tu non mi avessi detto niente, ma se la metti così...>> gli sorrido. Si mette a sedere e mi aiuta a tradurre, cercando di non fare in modo che abbia la pappa scodellata. Prova anche ad insegnarmi la fonetica, invano. Dopo diverse ore lui è snervato ed io sono a un passo dalle lacrime, quindi decidiamo di smettere e lui dice:

<< Ma se ti porto in un ristorante italiano mi picchi?>> sghignazza.

<< Certo che no>> rispondo, sorridendogli. Ci salutiamo per andare a prepararci, corro in camera e chiedo aiuto a Linda, per curare il mio look.

Pantaloni lucidi a sigaretta neri, top giallo limone e scarpe abbinate, sono la scelta per questa sera. I capelli sono rialzati in uno chignon stretto, tenuto fermo da un grande fermaglio dorato. Pochette nera di satin e copri spalle, in caso facesse fresco. Niente collana, orecchini a cerchio dorati e un sottile bracciale, completano il tutto. Pochissimo trucco, tanto non ne ho bisogno. Scendo e vado ad aspettarlo in cortile, accendendomi una sigaretta. Sono un po' nervosa a dire la verità, visto che è la nostra prima uscita ufficiale, da soli. Immagino che mi voglia fare delle domande, come me del resto. Sono curiosa di scoprirlo, mi intriga e mi prende ad un livello incredibile, non solo fisicamente. Mi domando spesso come possa aver così alla svelta rimpiazzato Rio. Certo, sarà sempre importante per me, l'ho amato molto ed una parte di me ancora è prigioniera di quel sentimento. Tuttavia è arrivato il momento che pensi a me stessa, visto che comunque sia, ho il sentore che quella di Rio sia solo una recita.

SIAE Darkness & Light 2-Obscurity SU AMAZONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora