Tom sbuffò per l'ennesima volta: suo fratello Bill aveva azionato quel fastidioso e rumoroso phon ancora una volta "Bill, ancora?!?" sbraitò raggiungendolo in bagno "Sono ore che accendi e spegni quell'affare!", il moro si voltò fulminandolo con lo sguardo "Non riesco a sistemare questi dannati capelli, guarda!" sbottò afferrandosi una ciocca di capelli per poi sollevarla, mostrandogli la ricrescita che gli impediva di cotonare e "sparare" i capelli in aria come suo solito "Devo tingerli di nuovo, sono indecente" constatò affranto "Vuoi che ti accompagni?" domandò il biondo roteando gli occhi, sapendo in partenza che il gemello non attendeva altro "Lo faresti davvero? Grazie Tomi!" esultò il minore saltando al collo del fratello in un gesto di gratitudine, mentre l'altro, ridendo, lo strinse "Va bene, dammi qualche minuto per cambiarmi" disse indicandosi i pantaloni della tuta che portava solitamente tra le mura domestiche "Okay!" ciunguettò Bill andandosi a sedere sul letto del gemello per aspettarlo, mentre Tom toglieva i pantaloni, rimanendo in boxer blu aderenti davanti agli occhi del moro per dirigersi all'armadio ed aprirlo in cerca di un paio di jeans larghi, stile hip hop, da mettere. Una volta vestito guardò il gemello "Sono pronto, andiamo!" proclamò e lo smilzo lanciò uno sguardo radioso al fratello, scendendo dal materasso con un balzo, correndo poi al piano inferiore e alla porta d'ingresso dopo aver recuperato la propria tracolla e la giacca dall'attaccapanni.
Camminando per le strade di Lipsia, ridendo e scherzando tra loro come al solito, passarono davanti alla loro kebabberia preferita ed istintivamente si guardarono negli occhi come se si fossero chiamati a vicenda e fu il biondo ad prendere parola "Bill... ti va un kebab? Offro io..." domandò titubante, ma il gemello lo guardò con grandi occhi felici "Ohw, si Tomi, lo sai che lo amo!", urlacchiò contento, così si fermarono nel locale, sapendo di avere più di un'ora a disposizione, prima che il parrucchiere chiuda, ma dopo quella che ai due parve solo una mezz'ora, Bill controllò il cellulare e lanciò un urlo isterico che fece voltare verso di loro tutti i presenti "Tomi è TARDISSIMISSIMO!" e per tutta risposta il rasta poggiò una banconota sul tavolo e tirò il gemello sulle proprie spalle, a mo' di zaino, cominciando a correre a perdifiato verso il salone del parrucchiere e arrivarono pochi minuti dopo, giusto prima dell'orario di chiusura, quando Sebastian stava già facendo le pulizie, ma non appena il rosso notò i gemelli sull'uscio, sorrise, scostandosi l'enorme ciuffo di capelli dagli occhi con uno scossone della testa "Ciao ragazzi!" mormorò prima di impallidire, lasciando cadere i pettini e le spazzole che aveva tra le mani per dirigersi velocemente verso i due "Bill, per l'amor del cielo, siediti immediatamente che ti sistemo questa ricrescita oscena, non posso lasciarti andare in giro con questa cosa in testa, è troppo OUT, e ne va del mio nome di parrucchiere! Cosa direbbe la gente vedendoti? Penserebbe che il tuo parrucchiere è un incompetente, non posso permettere una cosa del genere!" urlò con fare fin troppo femminile, e a Bill brillarono gli occhi, così saltò giù dalle spalle del fratello, e felice si avviò verso una delle sedie girevole posizionate davanti agli specchi e si abbandonò sulla morbida ecopelle nera, seguito dal parrucchiere che subito si mise all'opera con camici, coppette, pennelli e flaconi, mentre Tom si sedette su uno dei divanetti, in attesa. Finirono circa un'ora dopo e Bill, mortificato per aver fatto fare così tardi all'amico, si propose per aiutarlo a fare le pulizie, così andò a cercare l'aspirapolvere nello sgabuzzino, ma non trovandolo piagnucolò a voce alta per farsi sentire "Sebby dov'è? Non lo vedo!", l'amico lo raggiunse ridendo sotto ai baffi "È fin troppo in alto perché tu possa raggiungerlo anche solo con lo sguardo, Bill" disse aprendo la scaletta e salendoci per recuperare l'elettrodomestico sistemato in alto, su uno scaffale in ferro, sporgendosi poi in avanti prima di sentire un mugolio dal basso e abbassò lo sguardo cercando di capire perché Bill avesse emesso quel suono, ma ciò che vide lo fece sorridere maliziosamente, notando che aveva, in poche parole, il bacino a pochi millimetri dal viso del ragazzo, premuto di schiena contro lo scaffale, che cercava di sfuggire a quella situazione, così, fingendo di non aver notato nulla, si spinse ancora più avanti, premendo letteralmente il bacino contro il viso del più piccolo "Oh... scusami Bill!" ghignò "ma non riesco a prendere questo maledetto aspirapolvere!" mormorò tornando a spingersi in avanti col bacino contro Bill, che cominciò a sudare freddo: quella situazione era assurda ma lo stava anche eccitando, quelle sensazioni di segretezza e reclusione stavano attivando uno strano meccanismo nei suoi boxer, e Sebastian accortosi dell'eccitazione del ragazzo dal suo respiro diventato pesante e affannato contro il proprio bacino, ne fu felice, infatti poté smettere di fingere e scese dalla scaletta, avvicinandosi a lui per baciarlo con foga, cosa che in un primo momento spiazzò il moro, che ben presto però, si ritrovò a ricambiare quel bacio passionale ed eccitante, tanto che, non molto tempo dopo, spinse il più grande a sedere sull'ultimo gradino della scaletta, inginocchiandosi poi tra le sue cosce, ad occhi chiusi, come se si trovasse in un mondo a parte. Sbottonò velocemente il jeans del rosso, abbassando la cerniera dell'indumento prima di portare le proprie labbra carnose a sfregamento contro l'intimità del parrucchiere, che dal canto suo fu sorpreso quanto felice e lo lasciò fare, d'altronde era da un po' che aveva cominciato a vedere Bill con occhi differenti da quelli di un amico; lo smilzo non si fece pregare per tirare fuori la sua erezione e cominciarla a succhiare, dapprima solo sulla cappella, ma poi lentamente si lasciò scivolare tutta la sua eccitazione in bocca, succhiando avido, come se da ciò dipendesse la sua vita e quella del ragazzo. Sebastian ansimò pesantemente, non riuscendo a tenere aperte le palpebre, che per via del piacere, gli sembravano pesantissime, e fece cadere indietro il proprio capo, portando una mano su quello di Bill, stringendo i suoi capelli tra le dita e godette, non credendo che il ragazzo potesse essere davvero così bravo, come se facesse del sesso orale da anni.
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Würzige Entdeckungen by T.O.M. || Oneshot
Fanfiction"...io credo di essere innamorato di te!" urlò disperato, sperando che il gemello credesse alle sue parole, totalmente sincere e che nemmeno lui era riuscito a concepire prima di averle urlate. Tutti i diritti sono riservati al mio amico e AUTORE OR...