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É il giorno seguente,sono a lezione all'Università,é l'ultima prima dell'esame finale.
il prof inizia a spiegare,sono molto concentrata,devo esserlo per forza.
sento il suono della campanella che segna la fine delle lezioni,finalmente sono sollevata vsto che stavo per addormentarmi,raggruppo i libri mentre il prof richiama la nostra attenzione
<<ragazzi,un attimo di attenzione,per l'esame venite venerdì alle 12:00 puntuali,procederemo in ordine alfabetico poi,buona fortuna>>.
mi appresto ad uscire,quando mi sento chiamare
<<signorina Hemilton!>>
mi volto
<<ha scordato questo libro,forse per ascoltare quello che il prof stava dicendo>>sorride
era Chris Donnovan,un ragazzo che frequenta le lezioni.
<<che sbadata,é l'ansia che inizia ad assalirmi,grazie molte!>>rispondo.
mi porge il libro nelle mani e mi sorride
<<di niente>>risponde
<<ci vediamo all'esame allora?>>continua
<<penso di si>>rispondo
<<studia,mi raccomando!>>dice sorridendo e voltandosi per andare via.
<<anche tu!>>sorrido.
mi volto e noto dalla parte opposta della strada un'auto che dava sia molto nell'occhio essendo una Aston Martin e sia perché era molto familiare,infatti mettendo a fuoco per bene vedo Paul dentro,attraverso velocemente con tutta la felicità del mondo,apro la portiera del passeggero e mi fiondo dentro.
<<ciao amore mio!>>dico riempiendolo di baci
<<perché non mi hai detto che saresti venuto a prendermi?>>chiedo
<<volevo farti una sorpresa,ho rovinato qualcosa?>>chiede.
<<cosa avresti dovuto rovinare?anzi sono la ragazza più felice del mondo>>
<<chi era quello?>>
<<quello chi?>>chiedo io
<<il ragazzo con cui hai parlato poco fa>>
<<ah Chris,frequenta l'Università>>
<<cosa voleva?>>
<<nulla,avevo scordato un libro e me lo ha portato,niente di che>>
<<non poteva farsi i fatti suoi?>>
ora capisco il suo malumore.
<<oddio,ecco perché sei così impassibile,possibile mai che pensi sempre male?>>dico
<<ti stava troppo attaccato>>dice mettendo in moto l'auto e partendo.
<<non ho notato questa cosa,anche se fosse non mi interessa,per me non conta nulla,manco ci avevo parlato prima d'ora>>
non ottengo risposta,lui é impegnato a guidare,ha lo sguardo fisso sulla strada,cambia marcia continuamente.
passano alcuni secondi in silenzio,decido così di rompere quest'ultimo.
<<che poi se quest'auto potesse parlare...>>dico con tono di sfida
<<bhe?>>chiede lui
<<bhe?se non lo sai te...quante ne hai portate>>
<<ma cosa c'entra?!>>chiede
<<non lo neghi quindi?allora cosa ti ingelosisci per uno sconosciuto?!>>
inizia a correre di più e a cambiare marcia con ancora più frequenza e agilità.
<<fammi scendere>>
non ottengo risposta
<<mi hai sentita?fammi scendere>>
frena
<<contenta?vai pure>>dice.
non volevo crederci,lasciava che io scendessi e andassi a piedi.
scendo irritata,chiudo la portiera e continuo la strada verso casa a piedi prendendo la stradina a destra.
dopo circa 5 minuti accosta un'auto,ero stordita da i fari,mi volto ed era Paul.
abbassa il finestrino
<<sali>>china poi il capo dispiaciuto
<<si?così sto ai tuoi giochetti e alle tue paranoie?anche no,poi sono arrivata>>dico irritata
spegne il motore,esce dal veicolo fermandomi da dietro.
<<aspetta>>
<<ma cosa vuoi Paul?>>gli dico
<<sali ne parliamo in auto,fa freddo qui>>
saliamo.
<<allora?cosa mi dirai ora?che é una giornata no?bene,ci vediamo domani allora>>
<<no...non é questo>>
<<e cosa allora?>>
<<é che sono innamorato, forse fin troppo da provare gelosia per ognuno che ti sfiora anche solamente,mi dispiace>>aggiunge lui chiudendo le mani a pugno sul volante.
<<si...ok>>rispondo un po'fredda,volevo vedere la sua reazione.
regna il silenzio.
<<possibile che dobbiamo litigare per queste cose?sembriamo due bambini>>aggiunge poi
<<me lo chiedo anche io>>
mette in moto
<<ti accompagno a casa?>>
<<si,era lì che stavo andando>>
intanto per tutto il tragitto noto Paul che mi fissa spesso,cercando i miei occhi ma dovevo cercare di non dargliela vinta.
poggia all'improvviso la sua mano sulla mia coscia,per poi salire verso la mia mano poggiando la sua sulla mia,facendo incrociare le nostre dita.
ci guardiamo entrambi e penso che lo amo così tanto.
<<scusa non vorrei rovinare questo momento ma devo cambiare marcia>>dice con tono scherzoso
<<ma vaffanculo>>sorrido mangiandolo con gli occhi.
<<smettila,mi consumi>>scherza mettendo la sua mano sui miei occhi ma stando concentrato anche sulla strada.
<<ma che presuntuoso sei,daii>>.
sorride tirando leggermente il mio naso
<<che nasino a patatina hai>>
sorrido,mi accovascio sul fianco destro del sediolino portando la testa sul suo petto e abbracciandolo,mentre lui posa il suo braccio sinistro sulla mia spalla avvolgendomi,mi stringe forte mentre guida con la destra sul volante fissando la strada.
<<siamo la coppia più strana del mondo,credo>>dico.
<<litighiamo ogni giorno si può dire ma non nel verso senso della parola,é buffo perché ci amiamo più di prima poi>>aggiungo.
<<secondo me sono queste le nostre prove d'amore,io la vedo così sotto questa forma>>dice.
intanto arriviamo su una terrazza isolata,si vedeva tutta la città e c'era un cielo stellato bellissimo.
<<dove siamo?>>chiedo
spegne il motore e guardando il panorama di fronte a noi dice:
<<volevo portarti in qualche posto romantico,tipo al London Eye ma non posso per colpa della mia popolarità e credimi che mi pesa molto,vorrei poterti dare quelle cose che tutte le ragazze fidanzate possono avere,vorrei darti una vita tranquilla e spensierata, senza dover vivere i bei momenti nascosti come ladri>>dice lui poi guardandomi negli occhi.
<<amore mio,mi basti tu e so che faresti di tutto per me,mi fai capire tutti i giorni che mi ami,anche con i tuoi scatti di gelosia improvvisi>>rispondo sorridendo.
<<poi guarda quanto é bello e romantico qui,solo noi due>>aggiungo.
lui sorride prendendo la mia mano.
<<ci venivo sempre da piccolo,con mia madre,é l'unica donna della mia vita che mi ha sempre capito,sostenuto e amato davvero,prima che arrivassi tu,poi é arrivato il successo e non sono più potuto tornare qui,un po'per gli impegni,un po'perché non sentivo l'esigenza di condividere questo posto con nessuna delle mie ragazze avute in precedenza>>
<<perché io si?>>chiedo
<<perché tu sei diversa,tu sei importante davvero per me,é la prima volta che mi innamoro davvero e che considero una donna così importante dopo mia madre>>.
ho sempre pensato che lui fosse un mondo tutto da scoprire,lo conoscevo bene ormai ma non parlava facilmente delle sue paure,voleva farsi vedere sempre forte e lo era ma spesso usava la cosa come scudo.
<<Paul,raccontami delle tue paure>>
gli dico guardandolo con tutto l'amore che provo per lui.
<<un Beatle non ha paura di niente>>sorride
<<comunque,ne ho così tante...>>continua
<<tipo?>>chiedo
<<i ragni,vale?ebbene si,un beatle che ha paura di un ragno>>sorride per poi guardarmi negli occhi,le nostre pupille si dilatano come succede alle persone innamorate.
<<ti amo tanto Paul>>dico accarezzando la sua mano.
sorride fissando il cielo stellato difronte a noi.
<<perché sorridi?>>
<<perché non sono mai stato così romantico>>dice lui
<<sono quella giusta allora,forse>>rido
<<allora se vuol'dire questo,vuoi sposarmi?>>dice guardandomi.

Man Of Fame //IN REVISIONE//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora