capitolo 1

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Buongiorno a tutti, mi chiamo meghan e ho 16 anni, vivo a milano, ma ci rimarrò per poco visto che i miei hanno deciso di trasferirsi a Los Angeles per via di un'offerta di lavoro fatta a mio padre. Non hanno nemmeno avuto la cordialità di chiedermi cosa ne pensavo, o discuterne come una famiglia normale, ma no, partiamo senza chiedere niente a meghan, ma si dai.
Comunque, la reazione dei miei amici è stata epica ma allo stesso tempo molto scioccante, hanno cominciato a urlare dicendo cose come *ma perché* o, *vieni a vivere da me, non c'è nessun problema* e tante altre cose. Ci sono rimasti malissimo, non erano pronti a una notizia del genere.

🐤🐤🐤

I

l giorno dopo

"Dai meghan svegliati che sennò faremo tardi, e sai che siamo capaci di partire anche senza di te", ed ecco la soave voce di mia madre che cerca di svegliarmi, ma con scarsi risultati. Passarono cinque minuti dall'avvertimento di mia madre. Non sentii nessun rumore, ma pensai che forse erano in garage a mettere apposto gli scatoloni. Altri cinque minuti passarono e cominciai a preoccuparmi, perché di solito se non mi alzavo subito mia madre sale in camera mia con il cellulare e mette la musica a palla, così da farmi cadere dal letto e svegliarmi per bene.

Scesi le scale e non vidi nessuno, così mi incamminai verso la cucina per vedere se c'era almeno qualcosa da mangiare, ma niente, nemmeno una fetta del dolce che ci aveva portato la zia, ma come sempre, appena varca la soglia della nostra porta, il dolce sparisce per poi ritrovarsi tra le grinfie di mio padre. Dopo aver gironzolato per la casa come una scema, vado fuori in giardino e indivinate un po chi stava prendendo il sole di prima mattina? Ma si, i miei carissimi genitori. Non hanno mai avuto un po di timore nel mostrarsi per quello che sono, cioè dei genitori premurosi, severi quando serve, ma se cerchi di coniscerli fino a fondo, sono delle persone straordinarie, piene di sorprese. Ma quello che hanno fatto l'altro giorno, ha superato i limiti. Almeno un cosulto.

Dopo aver discusso un po' per il modo in cui mi sono spaventata vedendoli lì fuori, distesi sulle sdraio a prendere il sole, ma in più, dove cavolo lo trovano il tempo per prendere il sole, se dobbiamo partire, boh, i problemi della vita.

"Dai meghan, aggiungiti a noi" mi richiamò dai miei pensieri mia madre, come se fosse una cosa normale prendere il sole di prima mattina.

"No grazie, passo per questa volta, intanto vado a prepararmi e, per l'amor di Dio, fa che quando scendo voi siate già in macchina con la zia" dissi scocciata e divertita allo stesso tempo.

"Va bene tesoro" concluse mio padre.

Così andai di spora e mi misi quelle tre cose che mi ero tirata fuori dall'armadio il giorno prima cioè, un paio di jeans chiari abbinati ad un maglione e le mie amatissime superstar. Così dopo essermi passata un sottilissimo velo di trucco, scesi e, come previsto, i miei erano già in macchina ad aspettarmi, con mia zia alla guida.

Dopo un'ora e mezza di viaggio, perché l'aeroporto era abbastanza distante da dove abitavamo, arriviamo alla meta stabilia, e dopo saluti, baci, abbracci e altre cagate varie, ci imbarchiamo.

Dopo 10 ore

La voce metallica del comandante attraverso il microfono mi sveglia dal mix di pensieri e sogni. Devo ammettere che sono un po' ansiosa, nuova città, nuova scuola, nuovi amici, nuova vita. Non so se sarò pronta a questo cambiamento così drastico.

Dopo un'eternità per trovare la nostra nuova casa, ci fermammo davanti a una villa di due piani, molto grande e ripeto, mooolto grande, di un colore azzurino. Già mi piace. Appena varcammo la soglia i miei occhi fecero di tutto pur di non esplodere. Era una casa bellissima, all'entrata si può ammirare il salotto con una tv gigantesca, un divano che può ospitare più di 7 persone e una specie di vetrina con una collezione di bambole,  abbastanza inquietanti. Salii al piano di sopra e camminai per tutto il corridoio fino a ritrovarmi faccia a faccia con la porta della mia futura camera, abbassai la maniglia e aprii la porta per trovarmi in una stanza bellissima, munita di una scrivania abbastanza grande, un armadio enorme e non poteva mancare il mio caro amico letto. Senza aspettare un secondo mi ci fiondai sopra fregandomene del rumore che avrebbe potuto fare. Era così morbido.

🐤🐤🐤

Passammo tutto il giorno a mettere apposto la nostra roba e dopo ave cenato, mi recai in camera mia. Mi feci una doccia e mi lavai i denti, per poi mettermi il mio adorato pigiama con gli uncorni, (lo so, sono molto creativa), e infilarmi sotto le coperte per addormentarmi e aspettare il giorno che verrà, con una notizia abbastanza sconvolgente, il primo giorno di scuola.

***

So che ci saranno abbastanza errori, ma spero vi sia piaciuto il primo capitolo della mia nuova storia. Un bacione grande grande a tutte voi🐤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 13, 2016 ⏰

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