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"Giò che cazzo hai fatto?!" Disse un ragazzo a Giorgio.

Era messo male, non sembrano ferite da skate e fidatevi, io me ne intendo di cadute da skate.

"Sono caduto dal skate, quante volte ve lo devo dire?!" Disse.

"Senti, meglio che andiamo a mangiare sennò finiamo con le mani..." disse ma fu interrotto da un altro.

"Scusa ma che ti costa dirci chi ti menato?"

"Non mi ha menato nessuno yoshi" dice Giorgio andando verso la porta.

"Ehm...Non so se te ne sei accorto ma abbiamo un' ospite" dice Valerio indicandomi.

"Ah ciao" dice guardandomi" Beh adesso se non vi dispiace io me ne vado" continua scocciato.

Poi prende la giacca e se ne va.

"Non ti preoccupare, fa sempre così con tutti" dice Giulio.

"Fa niente" rispondo io.

"Lei é Valentina, é figlia di un poliziotto e ci sta dando molte informazioni utili" dice Valerio.

Le loro facce da normali diventano sbalordite. Beh ci credo, certe cose non capitano tutti i giorni.

Noto che un ragazzo fa cenno a Valerio di venire da lui.

Valerio pov's

"Si può sapere che hai in quella fottuta testa?!" Dice Mattia.

"Ma che cazzo vuoi?!" Dico incazzandomi.

"Di sicuro quella ragazza andrà a dire al padre dove abitiamo e chi siamo. Ci ha visti in faccia, di sicuro ci riconoscerebbe" dice tutto d'un fiato.

"Vale, stamattina mi ha detto quello che sapeva tremando, hanno intercettato le tue chiamate e forse sanno che io faccio parte dell'Honiro. Ma queste cose me le ha dette lei,ci vuole veramente aiutare e si vede che non farebbe mai una cosa del genere" dico sorridendo.

"Vabbè, vedrò se si comporterà in modo sospetto" mi disse.

Stavo per andare in sala quando Mattia mi fermò.

"Se ci metti in pericolo sappi che non né uscirai vivo" disse e ci dirigemmo
verso la sala.

Appena entrammo trovammo i ragazzi sul divano che tempestavano Valentina di domande.

"Ragazzi, invece di fare il quarto grado a Valentina perché non andiamo a mangiare" disse Mattia "Soprattutto Giulio che deve crescere"

"Preferisco essere basso piuttosto che essere un palo della luce" rispose Giulio.

Mostro pov's

Guardai l'orologio.

22:50

Stavo camminando da non so quanto tempo, forse era meglio così, io devo allontanarmi da lei, potrei rifarle del male ed è l'ultima cosa che voglio.

Una chiamata interruppe i miei pensieri.

Era Sac1.

"Ehi frate, dove stai? Il capo vuole parlarci" disse.

Mi guardai un attimo intorno. Ma dove cazzo ero?

"Oi frate" mi disse sac.

"Ehm non so do' sto" dissi.

"Sei proprio un coglione. Vabbè mo' ti vengo a cercare" disse.

"Ok" dissi riattaccando.

Valentina pov's

"Ti va di rimanere a dormire qui?" Mi chiese Luca.

"Non posso, al proposito che ore sono?" Chiesi.

"Sono le 23:00" disse.

"Se vuoi ti accompagno io" disse Giorgio entrando in casa insieme a sac.

"Ok" dissi e andammo nel garage.

"Come stai?" chiesi.

Si stava creando un silenzio imbarazzante e sinceramente volevo sapere come stava.

"In che senso?" Mi chiese mentre apriva lo sportello.

"In tutti i sensi" risposi io sedendomi nella sua macchina.

"Beh..." disse " Fisicamente, era da una vita che non andavo sullo skate é normale che mi sia fatto male, invece emotivamente, io e la mia banda da poco ci siamo trasferiti qui ma io non volevo venire, ho brutti ricordi legati a questo quartiere" disse guardando il volante.

"Posso aiutarti in qualche modo? Infondo tu mi hai aiutato quando Valerio voleva picchiarmi, devo sdebitarmi" dissi.

"No, hai già fatto tanto, forse troppo" disse guardandomi negli occhi.

"In che senso?" Dissi.

"In tutti i sensi" rispose sorridendomi e mettendo in moto.

Non mi aveva mai sorriso.

Mostro pov's

"Ci vediamo domani, ciao" disse Valentina uscendo dalla macchina.

"Ciao" risposi accelerando.

Me ne andai via. Non dovevo più incontrarla, avevo paura di rifarle del male. Sono impulsivo, quando mi arrabbio perdo il controllo di me, é come se diventassi un'altra persona.
Un' altro me.

Tornato a casa di Ser...

"Allora ragazzi, oggi é Venerdì e avevamo programmato derubare la banca il prossimo Giovedì. Siccome abbiamo saputo che la polizia ci ha intercettati la posticeremo tra 3 giovedì. "Disse Mattia ma non lo stavo ascoltando.

Avevo in testa mille pensieri, forse era meglio se pensavo al rap. Stavo lavorando ad un nuovo disco, già avevo scritto alcune canzoni come trema la terra ma non avevo trovato un titolo per il cd. Stavo pensavo a qualcosa come ill (pazzo) o the illest (il più pazzo).

"Ehi Giò!" Dissero un po' tutti urlando,  non mi ero accorto che mi stavano chiamando.

"É da tre ore che te stamo a chiama'" disse Giulio.

"Si scusate, che volete?" Chiesi.

"Se a picchiarmi é stato qualcuno di una banda o una banda stessa diccelo, ok?" Disse Lucaj.

"Oh! Avete rotto il cazzo!" Dissi alzandomi "É la mia fottuta vita e la vivo come cazzo mi pare, quando mi sono unito a voi volevo avere vicino dei fratelli, no delle madri depresse in menopausa!" E me ne uscii da quella casa andando verso la mia.

Valentina pov's

Qualcosa mi stava dando fastidio, mi girai dall'altra parte ma ormai mi ero svegliata.

Decisi di rigirarmi e vidi che un raggio di sole mi stava letteralmente ciecando.

"Gesù, sei tu?" Pensai, si ero abbastanza rincoglionita questa mattina.

Un rumore mi distrasse dai miei "pensieri", se si possono definire così.

Era il mio telefono.

Sconosciuto:

Ehi piccola, sono Valerio. Non ti dispiace se ho preso il tuo numero vero? Comunque, volevo ringraziarti ancora per l' aiuto che ci stai dando. Poi ti andrebbe di uscire con me questo weekend.

Instagram: ahs.alien


È quasi l'alba || MostroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora