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Eccomi qui. Davanti al mio futuro. Sono spaventata a fare quel passo in avanti e varcare la soglia d'ingresso ma allo stesso entusiasta non vedo l'ora di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita. Ripenso a tutti quei ragazzi che mi hanno preso in giro dicendo che ero una fallita, che non avrei mai combinato niente nella vita perché non ero abbastanza e sai cosa posso dirgli adesso? Un grandissimo e meritatissimo vaff.... <<Signorina Marconi?>> spero di non aver pensato a voce alta, mi volto e trovo davanti a me un uomo alto, abbastanza robusto, vestito molto elegante <<Sì?>> <<Buongiorno, sono il vicepreside, venga con me le mostro l'istituto>> annuisco <<Ho saputo che ha vinto una borsa di studio le porgo i miei complimenti>> <<Grazie>> <<Allora seguirà alcuni dei corsi obbligatori, altri invece, potrà sceglierli lei>> <<Perfetto>>. Mi ha fatto vedere tutta la sede senza tralasciare neanche un minimo dettaglio, ed è enorme, sono sicura che mi perderò almeno 20 volte al giorno. Adesso sto andando da Mirco, al nostro solito bar, mi ha chiesto se passavo a salutarlo. Entro <<Ehi Mia>> <<Ciao!>> mi saluta con un bacio sulla guancia e ci sediamo su un divanetto <<Allora come è andata stamattina?>> <<Benissimo, mi è piaciuta troppo, ci sono un sacco di corsi interessantissimi io ho scelto fotografia e tecnologia>> <<Hai scelto fotografia?>> <<Sii, presta attenzione, poi è gigante ognuno di questi corsi ha un proprio stabile, Sono felicissima>> <<Ma nel corso di fotografia c'è anche Mascolo?>><<Non lo so, ma cosa c'entra?>> <<Sai a volte penso che tutte le cose che fai c'entrino con lui>> <<Ma cosa stai dicendo?>> <<Sto dicendo che tu mi piaci Mia, mi piaci dal primo momento in cui hai puntato i tuoi bellissimi occhi Azzurri sui miei, volevo dirtelo da tanto tempo ma aspettavo il momento giusto>> wow, adoro troppo <<Anche tu mi piaci>> cala un silenzio, si sente solo in sottofondo il rumore delle tazzine che sbattono tra loro che tutto d'un tratto acquistano la mia attenzione <<A cosa stai pensando?>> mi chiede <<Oggi sono successe tante cose>> rispondo sorridendo <<Spero belle>> <<Certo, e te cosa stai pensando?>> <<A questo>> mi prende il volto con entrambe le mani e mi bacia. E' stato a dir poco fantastico, ma se devo dirla tutta appena le mie labbra sono state a contatto con le sue ho ripensato al bacio con Ben come fa una così sbagliata a essere così meravigliosa.

Ritorno a casa con il sorriso stampato in faccia ormai è quasi mezzanotte, menomale che domani ho il corso in tarda mattinata. Mentre salgo le scale sento delle urla provenire dal mio appartamento ma mentre mi avvicino alla porta, si spalanca <<Sono stanca di te, Benjamin, non ti voglio più vedere hai capito?>> dice singhiozzando per via delle lacrime che gli scendono a manetta <<Stella?>> si volta verso di me <<Mia, non fidarti mai dei ragazzi, sono solo degli idioti>> se ne va <<Che cosa hai fatto?>>entro in casa e chiudo la porta <<Niente gli ho detto solo che non ero innamorato di lei e ne ha fatto una tragedia>> <<Non ho parole, non hai pensato che magari poteva rimanerci male?>> <<Cosa avrei dovuto fare? Illuderla? Intanto tutti fanno così, non crederai ancora alle favole, al principe azzurro e al "vissero felici e contenti" questa è la vita reale>> <<No forse non credo al per sempre ma credo nel principe azzurro>> <<E tu l'hai trovato?>> <<Sì>> rispondo soddisfatta <<Sentiamo chi sarebbe lo sfortunato?>> <<Si chiama Mirco lavora come cameriere in un bar vicino al centro>> è stupito e arrabbiato, si volta di scatto e va in camera sua sbattendo la porta.

Mi alzo amaramente, prendo le cuffiette e m'incammino all'università. La musica fa parte di me. E' impressionante come a volte le parole di una canzone rispecchiano il periodo che stai attraversando o ti descrivono perfettamente. Arrivo in classe <<Ehi, tu devi essere quella nuova>> alzo lo sguardo <<Piacere Anastasia>> è a dir poco bellissima molto semplice, ha i capelli legati in uno chignon scompigliato e gli occhi castani <<Mia>> <<Che corsi hai scelto?>> si siede nel banco di fianco al mio <<Fotografia e tecnologia tu?>> <<anche io>> arriva la prof e inizia a spiegare la lezione. In un batter d'occhio arriva l'ora di pranzo <<Mia andiamo a mangiare qualcosa?>> <<Sì, va bene>> Anastasia è molto socievole e pare che la conoscono tutti in questo istituto <<Allora su quale città farai la collezione?>> giusto, hanno già dato i compiti, nei prossimi 7 mesi dovrò disegnare una collezione ispirandomi a una città a mia scelta <<Non saprei sono indecisa tra Parigi o New York te?>> <<Londra>> <<Bella scelta>> ci sediamo a un tavolino con i nostri due vassoi <<Dove abiti?>> domando <<Non tanto distante da qui, vicino al black&white non so se ci sei mai stata>> <<Certo, è il mio bar preferito, ci lavora il mio ragazzo>> <<Abiti con lui?>> <<No.. con un odioso ragazzo di nome Benjamin Mascolo>> <<Aspetta. Tu mi stai dicendo che condividi l'appartamento con Benjamin Mascolo. Quel Benjamin Mascolo?>> <<Sì>> <<Qui tutte le ragazze ci sbavano dietro compresa me. Mi dovrai invitare a casa tua>> scoppio a ridere <<Va bene. Sarà anche carino però è uno stronzo posso confermartelo tutte le sere ne porta a casa una diversa>> <<Però è figo e questo mi basta>>. Dopo essere andata dal mio ragazzo torno a casa e trovo Ben in cucina intento a cucinarsi qualcosa <<Hey, come è andata con il lavapiatti?>> <<Non fare lo stronzo>> <<Mi dispiace va contro la mia natura>> <<Mi spieghi perché c'è l'hai tanto con lui?>> <<Credi di conoscerlo come credi?>> <<Sì>> <<Sappi che non si conosce mai una persona fino in fondo finché non noti tutte le sue sfaccettature. Ognuno di noi indossa una maschera>> <<Buonanotte>> vado in camera mia e chiudo la porta. Non ho mai odiato nessuno come odio lui quando si comporta così.

Untouchable || Benjamin Mascolo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora