Tai si era pentito di aver condiviso quel dannato appartamento con Yamato. Sarebbe dovuto andare come tutti i ragazzi normali che frequentano l'università in un dormitorio. Come aveva fatto anche Sora. Già. La sua Sora. Era innamorato di lei da praticamente una vita. Ma lei stava con Yamato ormai da qualche anno. Ed era proprio lei la causa del suo ripensamento a stare in quella casa.
Ormai li sentiva a qualsiasi ora del giorno ma soprattutto della notte. Si sentivano tutti i minimi rumori più insignificanti dalla stanza dell'amico. E immaginare lei sopra di lui che stava godendo era sempre insopportabile come la prima volta.
Tai ogniqualvolta succedeva rimaneva nella sua stanza sforzandosi di non farci caso, tra un film o la musica alta del suo iPod alle orecchie. O cercando di dormire, cosa praticamente impossibile. Come del resto lo era anche studiare. Infatti è quello che stava cercando di fare da più di mezz'ora. Leggeva e rileggeva quella frase iniziale del testo di filosofia ma niente. Niente poteva distrarlo come gli ansimi dei due amici nella stanza accanto. Possibile che quella ragazza tanto tranquilla ai suoi occhi, a letto fosse invece così selvaggia. Decise di chiudere il libro e si buttò sul letto mettendosi un cuscino in faccia.
Ma fu subito distratto dal campanello. Chi poteva essere alla porta? Si alzò di scatto e dirigendosi verso la porta d'ingresso notò passando davanti alla camera di Yamato, che i due non avevano sentito il campanello visto che continuavano a divertirsi. O forse avevano fatto finta di non sentirlo.
Quando aprì la porta rimase esterrefatto. Con gli occhi sgranati e un espressione sconvolta continuava a guardare la sagoma dietro la porta.
-"Che ti prende Tai? Hai per caso visto un fantasma?"
La voce di Sora lo fece rinvenire. Ma se Sora era davanti a lui, chi diavolo c'era nella stanza di Yamato?
-"Tai ti decidi a farmi entrare?"
-"Si ecco.. io.. non.."
Ma non lo fece finire di parlare che entrò comunque dirigendosi verso la stanza di Yamato.
-"Sora aspetta, che ci fai qui?"
Cercò di alzare leggermente la voce, ma non capiva nemmeno lui perché. Voleva avvisare l'amico ma allo stesso tempo voleva che la sua Sora sapesse quello che Yamato stava facendo alle sue spalle. Forse era egoismo. O forse no.
-"Che vuoi che ci faccia qui? La lezione è finita prima e visto che oggi è San Valentino volevo fare una sorpresa a Yamato."
Estrasse un pacco di cioccolatini a forma di cuore dalla borsa e sorridente si precipitò ad aprire la porta della camera di Yamato non curante della sorpresa che invece gli avrebbe fatto lui.
-"Aspetta!"
Ma l'avvertimento di Tai non servì a nulla. Sora aveva già aperto la porta e aveva fatto cadere a terra i cioccolatini. Trovare il suo ragazzo nudo sopra una bionda nuda non era di certo tra le cose che si aspettava di vedere.
-"Sora aspetta. Fatti spiegare!"
Yamato che stava cercando di coprirsi col lenzuolo di seta blu notte, e Rina che si apprestava a rivestirsi con aria quasi soddisfatta. A che scena raccapricciante stava assistendo? Doveva andarsene subito. Con gli occhi umidi si girò per andarsene. Ma Yamato la bloccò prendendola dal braccio incurante di ciò che aveva appena fatto.
-"Sora lascia che ti spieghi!"
Gli occhi di Sora erano un misto tra rabbia e incredulità. Lo sguardo contrito del suo ormai ex ragazzo le faceva pena.
-"Spiegare? Spiegare cosa? Qual'è la scusa? Sei inciampato per sbaglio nella sua vagina o cosa?"
-"Ecco, vedi, Rina attraversa un periodo allucinante volevo starle vicino come amico. Invece.. invece è successo!"
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A Valentine's Day full of tears
FanfictionOne shot partecipante al contest "Alone on a Valentine's Day".