Capitolo 13

199 18 5
                                    

Asia's POV
"Mi sono davvero divertita con Seb, è una persona fantastica, proprio come te."
Le parole di Jade di rimbombavano nella mia testa come un disco incantato. Vorrei tanto pensare la stessa cosa della mia amica, pensare di essere davvero una persona fantastica, ma in quel momento mi sentivo solo una persona orribile e terribilmente in colpa. Avevo spezzato il cuore a Chris, e come se non bastasse c'è stato il bacio, quel dannato bacio che ha mandato in frantumi ogni cosa e che mi ha davvero confuso le idee. È stato breve ma davvero intenso e io non so cosa mi è successo ma avevo una strana sensazione, quella sensazione che non mi abbandona mai quando sono son lui, quel senso di pace ma allo stesso tempo di agitazione, quello strano e continuo borbottare del mio stomaco e quel tremolio che mi prende le mani, una sensazione che, ogni volta, non riesco a spiegare.

Quella mattina mi alzai dal letto più stanca del solito, la sera prima io e Jade eravamo rimaste sveglie fino a tardi dopo che fu tornata dall'appuntamento con Seb, raccontandoci ogni singola cosa che ci passava per la mente in quel momento. Dalla nostra giornata ai nostri sentimenti, dalla scuola al problema che ci era rimasta solamente una settimana e poi saremo tornate a casa, dimenticandoci di tutto e di tutti.
Feci colazione e solo dopo essermi svegliata mi resi conto che Jade non era in casa, probabilmente era in palestra ad allenarsi, o chissà dove.
Mentre finivo di prepararmi sentii il campanello suonare e, un po in ansia per paura che fosse Nicholas, andai ad aprire. Tirai quasi un sospiro di sollievo quando mi trovai di fronte Chris che mi guardava con aria seria. Entrò in casa con passi decisi lasciando dietro a se una scia di profumo misto di rose e deodorante.
Chris: dobbiamo parlare
Io: sono d'accordo
Affermai decisa, ma mai quanto lui. Poi continuai.
Io: senti, non so cosa pensi di noi dopo quella sera sul tetto di quel maledettissimo locale, ma per me non significa niente, o forse si... Non lo so, so solo che sono molto confusa e, l'idea che tu possa aver pensato anche solo per un secondo che ci fosse qualcosa tra noi, mi fa sentire una persona orribile. Voglio essere sincera con te, tu mi fai uno strano effetto, ma non so se sia positivo, e poi ho un fidanzato stupendo e sono innamorata di lui.
Mi venne fuori tutto d'un fiato senza neanche pensare a ciò che avevo detto, quindi ci ripensai un seocondo. OK, avevo dei seri dubbi sull'ultima frase, credo.
Chris mi guardava in silenzio, senza dire una parola, e questo era peggio di ogni altra cosa. Poi ad un tratto fece un passo indietro e si passò una mano fra i capelli.
Chris: allora i miei superpoteri non funzionano con te... Strano perché hanno sempre funzionato con qualsiasi ragazza.
Io: vedi? Lo vedi come sei? Sei cosi... Così pieno di te che non ti accorgi nemmeno di ciò che ti circonda. Indossi continuamente quella maschera del ragazzo spavaldo e senza scrupoli che sarebbe in grado di cambiare fidanzata ogni giorno. E, cazzo, è questo quello che mi manda in bestia di te.
Chris: senti
Disse con aria severa
Chris: io sarò anche pieno di me, ma questo non ti da il diritto di giidicarmi. Non mi conosci nemmeno, come puoi pretendere di dirmi chi sono. Tu, che sei solo una ragazzina.
Io: io sono cosa scusa? Guarda esci da questo appartamento se non vuoi che ti mandi fuori io a calci in culo.
Lui mi guardò senza dire nulla, forse era sorpreso quanto me dal coraggio che avevo tirato fuori in quel momento. Si avviò verso la porta, la aprì e se ne andò via, lasciandomi sola nell'appartamento.

Chris' POV
Ucii dalla stanza in un silenzio a dir poco assordante e mi chiusi la porta alle spalle. Appena quest'ultima fu chiusa sorrisi. Sorrisi perché mi aveva stupito e, per quanto fossi arrabbiato con lei, non potevo negare che quella ragazza mi piaceva. Quella piccola ragazzina che veniva dall'Italia mi aveva rubato il cuore. Non riuscivo ancora a crederci, io, Chris Evans, il ragazzo che non si innamorava mai, si era appena innamorato di una ragazza, d'altronde, mai dire mai.

Asia's POV
Non volevo rimanere chiusa in casa perciò decisi di andare a fare due passi, magari al parco o per qualche negozio, dopo tutto, ero a Los Angeles.
Mentre camminavo per la via principale notai un piccolo negozio di vestiti, mi avvicinai. Esposti in vetrina c'erano tre vestiti, uno più bello dell'altro. Il primo era di un rosa pallido, semplice, senza spalline e con la gonna che scendeva morbida fino al ginocchio. Il secondo era un tubino rosso con il colletto nero che lasciava però scoperte le spalle. E poi c'era l'ultimo, quello che mi colpì di più in assoluto: era tutto blu, ma non di un blu qualsiasi, era il blu degli occhi di Chris, quel blu intenso, quello che ti ipnotizza, simile a quello del mare in tempesta. Senza esitare nemmeno un secondo entrai in quel piccolo negozio per provare quell'abito magnifico, la commessa me lo porse ed io entrai in camerino. Appena lo indossai mi gardai allo specchio: le spalline erano in pizzo, quello che lascia intravedere la pelle e copriva tutta la parte anteriore fino a sopra il seno, la gonna arrivava fino a poco più sopra del ginocchio, lasciando scoperta una parte di coscia.
"Sei stupenda."
Disse una voce alle mie spalle molto familiare, sperai fosse Chris che era venuto a scusarsi per il suo comportamento, ma sapevo che non era così. Dietro di me c'era Nicholas e l'idea di doverlo guardare negli occhi dopo aver baciato Chris mi avrebbe messo nei guai poiché non sapevo dire le bugie. Mi voltai e gli sorrisi.
Io: grazie
Nicholas: non c'è di che, però ti fa il culo grosso
Lo guardai delusa, non sapeva proprio fare complimenti.
Si avvicinò a me e mi lasciò un bacio sulle labbra. Non lo ricambiai molto, ma feci del mio meglio. Si staccò e mi guardò nuovamente.
Nicholas: e poi non mi piace molto per come ti copre troppo il seno
Lo guardai incredula per quello che aveva appena detto. Lui non sembrò farci troppo caso.
Io: sentiamo e come dovrebbe essere allora?
Nicholas: non saprei... Forse dovrebbero togliere questo pizzo che sa troppo da mia nonna.
Io: ma è proprio questo che lo rende stupendo.
Nicholas: vabbe, andiamo dai, cambiati.
Rimasi delusa dal suo comportamento, non mi piaceva essere trattata così. Non mi sentivo fare un complimento da lui ormai da non so quanto tempo. Sapevo che non è mai stato bravo con le parole ma non pensavo fosse in grado di arrivare fino a questo punto.
Mi prese per un braccio e mi accompagnò a casa, senza aprire bocca su ciò che era appena accaduto.

Your Love Is My DrugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora