Mi svegliai controvoglia, erano le otto di sera e mi trovavo ancora in quella stanza. Justin era accanto a me, e mentre stavo disegnando dei cerchi sulla sua spalla, sentì la voce di mia zia.
<<Jessy? Dove sei? C'è una persona di sotto per te! Ehm, a dire il vero lo avevo io il tuo cellulare, per questo conosce l'indirizzo. Jessica, dove ti trovi? Ti sto cercando dappertutto! >>,oh cavoli... Non poteva fare una cena galante con lo zio di Juss? Ovviamente no. Mette troppo spesso gli altri al primo posto, e quella volta aveva esagerato.
Presa dal panico che poteva entrare da un momento all'altro, mi vestii velocemente, per poi mettermi ad origliare vicino alla porta, nella certezza che se ne fosse andata, avevo chiuso piano anche la porta a chiave. Justin alzandosi, si era avvicinato a me. Il suo petto premeva contro la schiena. Mi voltai lentamente.
<<È lui? >>, chiese.
<<Credo di sì, non lo so. Sto qui con te, che sei mezzo nudo>>,risposi sulla difensiva, guardando i suoi boxer.
<<Mi rivuoi?>>, disse malizioso. Magari, ma qualcuno poteva sentirci...
<<Non è il caso. Credo che sarebbe meglio che mi cambia>>. Presi i vestiti da terra, o ciò che ne rimaneva, e li indossai.
Sgaiattolai nascondendomi dietro ad ogni pianta o poltrona che incontrassi. Cercai di far il minor rumore possibile, fino a quando non arrivai in camera. Chiusi la porta alle spalle lentamente, e mentre mi diressi verso l'armadio per prendere qualcosa di decente, dallo specchio vidi lui. Il tizio dello skate. Mi paralizzai alla sua vista. Non mi muovevo. Se Justin lo avesse saputo, questo ragazzo non sarebbe uscito vivo da questa casa.
<<Principessa... vuoi uscire così?>>, disse squadrandomi da capo a piedi <<hm... sexy>>, mi fece l'occhiolino accennando il mio intimo in pizzo.
<<Cosa... Cosa ci fai qui, mascalzone!? Chiuditi gli occhi, o te li cavo con la stampella!>>, dichiarai rossa dall'imbarazzo. Lui alzò le mani e si voltò dall'altro lato.
<<Così va bene?>>.
<<Molto meglio, grazie>>, deglutì. Presi un abito lungo fino al ginocchio. Era a campana, con alcuni motivi floreali sulla gonna e sopra era blu scuro. Lo infilai subito. <<Puoi voltarti, se ci tieni. Devo solo mettermi un paio di scarpe>>.
<<Ti metti un paio di tacchi?>>, domandò curioso.
<<Ma anche no! Odio quei trampoli. Gli stivaletti sono molto meglio! O un paio di sandali... Oppure delle scarpe da ginnastica!>>, esclamai come se avessi avuto un lampo di genio.
<<Cosa? Tu vuoi indossare delle scarpe da ginnastica sotto un vestito come quello? So di essere un maschio, ma lasciatelo dire. Hai gusti... particolari. Molto particolari>>, evidentemente mi stava prendendo in giro.
<<E' probabile. In fondo, ognuno ha il suo stile>>, gli sorrisi. Presi un paio di sandali blu bassi ovviamente, ed ero pronta.
<<Non ti trucchi?>>, okay, quell'interrogatorio era peggio di quello della zia!
<<Non mi va>>, risposi semplicemente annoiata.
Diciamo 'annoiata'. Insomma, chiunque sarebbe stata terrorizzata nel sapere che poteva essere scoperto da un momento all'altro. E lui se la stava prendendo così comoda! Justin era così imprevedibile, e quel ragazzo rischiava l'osso del collo inconsapevolmente. Aveva fegato, certo. Solo perché aveva il beneficio del dubbio. Aprì piano la porta, cacciando solo il capo per vedere se il biondo era nei paraggi o no.
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Tumblr |Justin Bieber|
FanfictionJessica Albert, o meglio conosciuta come JessieLove, è una giovane diciottenne con una perversa passione per il sesso e le sue foto esplicite che pubblica scrupolosamente su il famoso social network Tumblr. Un giorno, Justin Bieber, deciderà di cont...