Capitolo 32

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Accarezzo il fianco di Giulia, che dorme rivolta verso la culla. Lo faccio spesso, mi rilassa. E a quanto pare ha lo stesso effetto su di lei.

Fa un mugugno e si raggomitola ancora di più.

Elena fa dei versetti dalla culla e non appena inizia a piangere la prendo in braccio per calmarla e non far svegliare il mio grande amore.

《 Shhh...Elena, non piangere. Ci sono io, tranquilla 》bisbiglio cullandola e lasciandole dei bacetti in testa.

《 Amore mio, non fare così...sennò svegliamo Giuly 》dico facendo una faccia a pesce e calmandola.

Apre la boccuccia poggiando la mano sulle mia labbra. Approfitto e ci lascio un bacetto.

Adoro questa bambina, è stupenda. Sembra la figlia mia e di Giulia. I capelli scuri e morbidi, gli occhioni marroni che brillano, la risata continua.

《 Elena...ti piacerebbe avere Giuly in famiglia ? Così starebbe sempre con te ! Lei ti adora ! 》

Si agita e mi afferra il naso, facendomi ridere.

《 E ora parlo con i bambini... 》dico tra me e me sedendomi sulla poltrona del salotto.

《  E se ti leggessi qualcosa?  》afferro un libro e lo apro, leggendo il titolo con voce buffa. Metto gli occhiali e inizio la lettura, cercando di essere coinvolgente.

Non ci riesco, in queste cose è brava la mia Piciocca. Mi arrendo e rimetto il libro sul tavolinetto, aspettando un'idea. Poggio la testa su un pugno e metto in moto il cervello.

Poco dopo sento Elena muoversi come un'indemoniata. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti la causa di molte notti insonni e giornate indimenticabili.

《 Amore, perché sei qui ? Elena ha qualcosa ? 》Giulia stringe il cinturino della vestaglia e viene vicino a me, lasciando una carezza al piedino di Elena.

《 No nulla, si era svegliata e non volevamo disturbarti 》spiego poggiando la testa sul suo ventre.

Mi lascia una carezza tra i capelli 《Perché non le leggi qualcosa ? 》

《 Ci ho provato, ma non penso di esserle piaciuto 》ammetto abbandonandomi al tocco di Giulia.

《 Se vuoi ci provo io 》dice prendendo un libro e sedendosi sul tappeto.

Inizia subito a leggere e gesticolare per rendere Elena partecipe alla storia. Lei si incanta e la ascolta senza emettere il minimo rumore e senza muoversi.

Io dal canto mio la guardo incantato e innamorato. Incantato dal suo modo di rendere tutto più semplice. Innamorato perdutamente di lei.

《 E così vissero tutti felici e contenti 》dice chiudendo il libro e prendendo tra le braccia Elena.

《 Adesso mia piccola scalmanata andiamo a fare la spesa, così Piero si rilassa e ci prepara la merenda 》continua chiudendola nel cappottino e mettendola nel passeggino.

Giulia va in camera e torna quindici minuti dopo, pronta per  uscire.  Jeans, maglione, stivali, cappotto pesante.

Afferra il passeggino e si dirige verso la porta.

《 A dopo amori 》lascio un bacio a entrambe, che escono subito.

Giulia

Le strade sono piene di persone che sembrano rispecchiare il clima freddo e triste. A esclusione di qualcuno.

Spingo la carrozzina cercando di non scivolare ed evitare così la rottura di qualche osso o comunque un trauma a Elena, che ride.

Questa bambina infonde felicità. È come se lasciasse una scia di arcobaleni e caramelle al suo passaggio, rendendo le giornate migliori o comunque meno pesanti di quanto non lo siano.

《 Elena, sai che ti dico ? Un giorno verrai con me a Tivoli e poi a Roma. Ti farò mangiare tantissima pasta e poi andremo a vedere il Colosseo 》dico più a me stessa che a lei.

Entriamo in un supermercato e cerchiamo tutto quello che ho scritto nella lista.

《 Sai piccola, sono mooolto indecisa 》mi giro verso Elena che mi guarda incuriosita. Torno a guardare i vari tipi di thè e poi ne prendo due bustine per metterle davanti alla bambina.

《 Thè normale o thè alla menta ? Quale preferisce Piero ? 》 domando agitando le bustine e facendola ridere.

《 Signorina, non mi sei d'aiuto 》le faccio notare senza però smettere il gioco.

Si calma e dopo averle fissate a lungo ricomincia a ridere, battendo talvolta le manine che le ho coperto con due guantini.

《 Hai ragione.  Meglio alla vaniglia 》affermo mettendo due scatole da otto nel carrello. Prendo anche il pane, i legumi, il merluzzo, le patate, il latte in polvere, il latte normale, gli omogeneizzati e gli hamburger. Di mucca però.

《 Beh Principessina del thè, direi che abbiamo finito 》vado dritta alla cassa e pago per poi uscire.

Rabbrividisco quando il vento mi colpisce in piena faccia e allungo subito il collo verso il passeggino per controllare Elena.

《 Tutto okay ? 》

Lei come al solito ride.

《 Avanti piccola, andiamo a casa. Così ci beviamo questa santissima bevanda calda e poi ci vediamo fino all' ora di cena i cartoni.  Yee 》le lascio un bacino sulla punta del piccolo nasino a patatina che si ritrova e prendo la strada per rientrare.

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