GP DI JEREZ

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Something always bring me back to you
And it never takes too long

||REINA||

Una notte tra le braccia di Eric non basta perché le parole di Marc smettano di rimbombarmi nelle orecchie, tanto quanto un caffè preso al volo non riuscirà a compensare le scarse ore di sonno che sono riuscita a racimolare. Far sesso con Eric ieri è stato uno sbaglio. La mia testa era altrove e credo se ne sia accorto, e altrove mi ha portato fino alle prime luci dell'alba.
Il solo pensiero di vedere Marc stamattina mi fa prudere le mani. Non mi era mai successo. Con lui è sempre stato tutto così naturale.
Cammino a testa bassa per l'albergo, con la mia tazza di caffè in mano ed una sigaretta ancora spenta tra le labbra, alla ricerca di un balconcino, giardinetto, insomma, un posto dove si possa fumare. Al piano terra riesco a scoprire questo grazioso patio di legno sul retro dell'albergo, ma Barbara mi ha preceduto. Avrei voluto fumarmela con i miei pensieri, questa sigaretta. Barbara merita sempre del tempo però.

<<Ciao Miss Marquez>> mi saluta, con un sorriso e un cenno della testa.
Bene, ho appena cambiato idea su di lei.

<<Ti prego, possiamo non nominarlo per un'altra mezz'ora? Così, giusto per prepararmi alla giornata che mi aspetta>> le domando, nascondendomi dietro la fiamma dell'accendino. Barbara ride, poi mi fa spallucce.
<<Prima o poi mi racconterai>> dice <<e comunque, è sempre meglio di Eric>>
Bello, come tutti apprezzino Eric. Forse mi piace un po' anche per questo, apprezzare qualcosa che viene solitamente scartato, criticato. Io qualcosa di buono in Eric l'ho visto, oltre la bellezza, oltre la superficie, ma per colpa di una certa persona sto rimettendo tutto in ballo.
Fumiamo le nostre sigarette in un silenzio che non ha niente di imbarazzante. Tra gli sbuffi di fumo penso anche che non ho mai parlato di Marc a nessuno, mai analizzato la nostra particolare amicizia davanti ad un gelato con qualche amica. A parte che non sono il tipo, credo che sia qualcosa che non condividerei facilmente con qualcuno. Preferisco che tutti lo vedano come il campione, un qualcuno di inarrivabile, quasi da idolatrare, più che il ragazzino che conosco io.

Forse perché cosi qualcuna potrebbe davvero innamorarsi di lui.

<<Ragazze, siamo pronti>> la voce di Angel disturba il nostro tacito silenzio. La sua testa piena di capelli spettinati si affaccia nel cortile, il corpo gracile dietro la porta finestra. Ha la faccia fresca e riposata dietro gli occhiali, considerando che non è venuto alla cena deve aver dormito per qualcosa come undici ore.

<<Dai, che devo spronare Vale a farvi il culo e bloccare l'ascesa di Marc>> dice Barbara, buttando la cicca in un posacenere vicino. <<Ops, scusa, niente Marc per altri dieci minuti>> si corregge, ridacchiando.
In realtà rido anche io. Imito il suo gesto e raggiungiamo Angel, per poi trovare Eric con le mani sui fianchi nella hall. È nervoso. Ieri notte non è stata una delle nostre notti migliori.
Faccio un salto in caffetteria per lasciare la tazza che ho ancora in mano e mi prendo quest'ultimo momento da sola per tirare un sospiro. Mi do una pacca sulla spalla mentale.
Sono pronta per affrontare questa giornata, sono pronta per affrontare Marc come niente fosse.

La corsa in taxi è più breve del solito. Ovviamente quando stai andando al patibolo mettono tutti il turbo. Gli ingressi principali alla pista sono bloccati da chilometri di macchine in coda, ma noi da vere persone importanti possiamo usare i varchi preferenziali.

Eric mi lascia un bacio tra i capelli prima di separarci nei rispettivi box. Barbara ci lancia un guanto di sfida, chi ha il pilota che arriva ultimo paga la cena. Un occhiolino e qualche pacca sulla spalla con Angel, poi ognuno per la sua strada.

Il warm up lap è in corso, e quando mi faccio strada all'interno del box Marc è intento a ripartire sulla sua moto. Ancora un po' di tempo prima di dovergli rivolgere la parola. Santi, nel frattempo, mi vede arrivare e mi chiama al suo fianco. Con un braccio intorno alle mie spalle mi mostra i dati della moto appena raccolti.

YOUNG GOD // MARC MARQUEZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora