Capitolo 5

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Mi giro sul lato destro e comincio ad aprire gli occhi. Capisco subito che avevo lasciato la tapparella aperta, perché sul letto c'è il riflesso del sole. Apro bene gli occhi e vedo delle sagome.

Urlo e per lo spavento cado dal letto. Faccio sbucare la testa da sopra il materasso.

—Ma vi sembra il caso!? — Urlo arrabbiata —Mi farete prendere un infarto! —

Nicole è seduta sulla sedia della scrivania e Peter è appoggiato al muro, con le braccia conserte.

—Dobbiamo farti vedere una cosa— dice Peter avvicinandosi a me e allungando una mano per aiutarmi a tirarmi su. Lo fulmino con lo sguardo e mi alzo da sola.

—Ringrazia che non ho lasciato che Peter ti tirasse del' acqua fredda— scherza Nicole

Lo guardo male e lui alza le mani in segno di resa.

—Come mai sei andata a letto vestita così? — chiede Nicole

Mi guardo e ricordo: ero troppo stanca per cambiarmi ed ero andata a letto con la divisa nera e senza neanche disfare il letto.

—Lunga storia— rispondo.

Nicole ride, perché sa che quando non ho voglia di spiegare dico sempre così.

—Visto che sei già pronta... seguici— dice Nicole

Li seguo fuori dalla stanza e poi fuori dalla casa. C'è il sole, ma non fa affatto caldo. Camminiamo per un paio di chilometri e poi ci fermiamo davanti ad un grande edificio a tre piani. Sembra un' ospedale, mi dico.

Entriamo e capisco cosa è in realtà: un laboratorio.

Ci sono ragazzi con camici bianchi e occhialini ovunque, ci sono robot e oggetti volanti in giro per le stanze. E' un incrocio tra magia e scienza!

Nicole continua a condurre il gruppo, su per le scale fino al secondo piano. Ci sono file e file di microscopi e in fondo alla sala ci sono macchinari in costruzione.

Piegata su un microscopio c'è una ragazza magra, con i capelli neri e lunghi.

—Hey— urla Nicole

La ragazza si alza subito e viene verso di noi.

—Ciao Nicole, Ciao Peter e....—

—Helena lei è Meggie, la ragazza di cui ti abbiamo parlato— dice Peter

—Tua cugina? — Chiede rivolta a Nicole. Lei annuisce.

Sul camice bianco, proprio sopra al cuore c'è scritto Helena Roth - Capo. Noto anche che gli occhi sono viola e molto grandi.

—Sono una mutante— dice

Riconosco solo in quel momento la sua voce.

—Ci siamo già incontrate? — chiedo

—Stupida— dice subito lei, esasperata

—Si, ora ricordo— rispondo secca

Quella è la stessa voce che avevo sentito al parco, il giorno in cui mi era stata consegnata la lettera di mia cugina.

Helena è la ragazza più bella che abbia mai visto, peccato che bellezza non è sinonimo di gentilezza, o di simpatia.

—Ci sono ancora cose di questo posto che non ti abbiamo detto, quindi ora Helena te le mostrerà— annuncia Nicole

—Fantastico— dico a bassa voce.

Helena mi fulmina con lo sguardo.

—Prima però ho bisogno di qualcuno che mi aiuti....— dice lei guardandosi in giro

La città segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora