-I'm coming...just one moment please- .
La voce del capo si alterava di un grado a ogni chiamata, ogni volta che mi ripeteva la stessa identica frase
- please come to my office- il problema era che aveva cominciato a chiamare dopo cinque minuti da quando mi aveva congedato con uno dei compiti che mi avesse mai assegnato.
Sono passati dieci anni da quando ho staccato i piedi dal suolo siciliano mettendoli poi su quello inglese...quante cose sono successe da quando sono partita per l'Inghilterra dopo aver vinto quel amato concorso.
Harry e Eva si sono sposati in un pomeriggio piovoso di inizio settembre con un venticello fresco che torturava le gambe a noi povere damigelle: "questa è la prova che se vuoi un matrimonio con un sole che non giochi a nascondino con le nuvole e caldo devi o sacrificare mucche a Zeus oppure cominciare a vedere per la carriera di attrice" questo aveva commentato la suocera di mia sorella facendoci ridere tutti. Una signora mora con un viso dolce che si presentò a noi qualche settimana prima come la madre del ragazzo che quella poverina di mia sorella stava per sposare ma ci disse che potevamo chiamarla anche solo Anne, inutile dire che costruimmo subito un buon rapporto quel pomeriggio nello stesso salotto che ora è decorato dalle urla e dai passi di due gemelli di cui sono orgogliosa di essere zia, Robin e Katy Styles.
Dopo aver finito di laurearmi all'Oxford University riuscii a trovare, con un bel po' di fatica, un lavoro in un piccolo settimanale inglese...da qualche parte bisogna iniziare dopotutto.
E con un bel lavoro e la mia vivace famiglia nel palazzo affianco a quello dove abito io la mia vita andava avanti nonostante le difficoltà che cominciarono a presentarsi dai primi mesi con un fidanzato occhialuto a mille a passa miglia da me con il quale riuscivo a parlare solo tra una pausa e l'altra, senza contare le vacanze estive... che mi raccontava di tutto quello che stava accadendo in Sicilia. Lui, Ignazio e Gianluca avevano messo su un trio che alla fine è riuscito a farsi conoscere anche dall'altra parte dell'oceano.
Anche qui le voci su Il Volo erano arrivate, soprattutto quelle forti e chiare delle ragazzine ogni volta che quei tre ragazzi ,di cui uno era il mio ragazzo e gli altri due come dei fratelli per me, comparivano in televisione. Non c'era bisogno che io chiedessi a Piero quando sarebbero stati ospiti di qualche programma sul piccolo schermo, le urla della mia vicina di casa mi avvisavano in tempo.
Erano passati e cinque anni da quando io e Piero avevamo scelto in dolore che quella non era vita. Per quanto fossimo consapevoli entrambi di quello che avevamo deciso il cuore non nè fu veramente consapevole fino a quando non ci lasciammo definitivamente. Sono stati due mesi in cui il cestino era pieno di fazzoletti e le parole di mia sorella, per quanto potessero essere confortanti seguivano il solito copione...come non capirla...stava consolando una ragazza che aveva deciso di lasciare il ragazzo che amava di suo.
Ovunque andassi trovavo qualcosa che mi riportasse a lui:negozi che vendevano lo stesso tipo di occhiali, piccole botteghe le quali vendevano anche ciondoli caratteristici e riviste... Riviste su riviste.
Però non può piovere per sempre e passati quei due mesi lo capii.Con Piero continuai a sentirmi anche se non lo vedevo dall'estate di cinque anni prima... Non so perché, ma non scendevo in Sicilia da ben cinque estati, i miei genitori si erano trasferiti in Inghilterra con me, le mie migliori amiche le sentivo via Skype e ormai le vacanze non le passavano piu in Sicilia neanche loro. L'unica con la quale riuscivo a vedermi di persona era Alessia che dopo essersi sposata con mio cugino Niall avevano deciso insieme di venire anche loro qui al nord.
Corsi nell'ufficio del capo che vendendomi entrare tirò un sospiro.
-Sit down miss Smith- mi disse con in suo solito tono da uomo impegnato.
- We have won... I am talking about the meeting with the three singers-- Wow I am very happy... What could I do? - risposi cercando di non far trasparire l'emozione... Non vedevo l'ora di sapere chi dei miei colleghi avrebbe fatto l'intervista.
-Alissa... Do you want interview Il volo? - lo guardai stupefatta.
Ripensai a tutto ciò che era stato il mio passato e i visi di quei tre ragazzi comparsero nella mia mente... Il volo.-Yes... Of course-.
And this is the end!
Grazie a tutti voi che avete speso una parte del vostro tempo per leggere questa storia. Sono grata ad ognuno di voi.
Vi mando una bacione, e vi auguro tutta la felicità di questo mondo.
Vostra Aly❤
STAI LEGGENDO
Non farmi aspettare ||Piero Barone
Fiksi PenggemarNulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.