~Trova qualcuno che ti rovini il rossetto non il mascara.~
Si guarda gli occhi. Le sembrano più naturali senza trucco, ma anche più spenti. Passa eyeliner, ombretto e mascara. Gliel'hanno regalato al compleanno le sue "amiche", o perlomeno quelle che le ronzano sempre intorno. Della Vamp, le piace, la fa sentire più grande. Arriva la parte che preferisce, le labbra. Applica prima una matita laccata scura sul bordo e al centro. Poi è il turno del rossetto, illuminante ma deciso. Stende un velo di lucidalabbra: - ora sono perfetta, irresistibilmente forte e indistruttibile -. Si convince di esserlo, almeno. Poi scarpe, zaino, chiavi, auricolari e corre verso la fermata del pullman.
Appena esce di casa, si accorge che qualcuno la sta seguendo, sembra quasi voglia essere la sua ombra. Si sente vulnerabile, ora, ma continua a fingere di non essersi accorta di niente, prosegue sulla sua strada. Poi lo perde di vista. Non dà molta importanza alla cosa.
Arriva alla fermata appena in tempo, salta sul 43 e si siede, si sente sicura ora. Si gira indietro ma si blocca. Il ragazzo di prima, è dietro di lei. Sente l'impulso di uscire, ma il mezzo è ancora lontano dalla scuola. - Non importa - si dice, e alla prima fermata salta giù e inizia a correre. Il ragazzo scatta e prende a seguirla: lei corre, è agile, il vento le scompiglia i capelli che ha pettinato con tanta cura. Ma farebbe qualunque cosa per salvarsi. Sempre che lui voglia farle del male.
È stanca. Si ferma. Si volta indietro ansimante a guardare il suo inseguitore.
"Che cosa vuoi da me? Perchè il mondo è contro di me!?"
Lui si avvicina, lei urla di non toccarla.
"Calma... non ti voglio fare niente. So che potrebbe sembrare che io abbia brutte intenzioni, dato che sono settimane che ti seguo..." si ferma per darle il tempo di pensare. In effetti, si rende conto lei, quel ragazzo le stava intorno da diverso tempo, lei non ci aveva fatto molto caso però. Poteva benissimo essere una delle tante persone che fingeva di interessarsi a lei ma in realtà poi la disdegnava lasciandola sola, come sempre. Ma adesso... collegava tutto. Il perchè del senso di smarrimento che aveva provato quella mattina, insomma, il suo cervello aveva capito tutto.
Cerca di rilassarsi apparentemente, di nascondere quella sensazione di pericolo che le consiglia la sua testa. Ma il suo cuore, ecco, le dice di fermarsi. Di perdere tempo per quel ragazzo.
"Ti va di... conoscerci? Insomma... ti ho osservata in questi giorni. Sei misteriosa, hai un carattere particolare, solitario, sei te stessa... mi piaci. E vorrei scoprire a fondo il mistero che si cela dentro di te. Ti andrebbe o devo lasciar perdere?"
Lei rimane un attimo colpita. Nessuno le ha mai detto quello che quel ragazzo, arrivato dal nulla, che l'ha fatta sentire in pericolo, ha appena spiegato di provare per lei. - Mi ha seriamente chiesto un po' del mio tempo? E ha realmente detto che sprecherebbe un po' del suo per me? - deve chiederselo più volte prima di riuscire ad accertarne la veridicità.
Arrossendo, abbassa la testa e dice: "Io... non mi sono mai sentita come mi hai fatto sentire tu oggi. Anche se mi hai solo inseguito e spiegato il perchè di questa intrusione nella mia vita. Ma nessuno mi aveva mai dato tanta importanza. Vedi... io non so il mio nome. È difficile da capire e sembra strano, ma è vero, sembra che come i miei genitori si sono dimenticati di darmi un nome, le persone si dimenticano di me. E per me è importante che qualcuno si sia accorto di me. Per questo ti ringrazio"
C'è un attimo di silenzio, perchè non è un momento da frasi fatte, e neanche da pause per pensare mentre si parla. È semplicemente un momento in cui stare zitti, e assaporare l'energia dell'istante.
"Ora... devo decidere se lasciarti entrare nella mia vita. Solo una cosa: mi prometti che non te ne andrai come gli altri?"
"Io non posso andarmene. Mi attiri... mi attira qualsiasi cosa di te. È peggio di una calamita, non resisto se non ci sei tu, se non posso guardarti. Sei troppo bella per essere guardata da occhi che non siano i miei."
Lei lo guarda. Non sa se fidarsi, poi pensa che se lui fosse stato come gli altri non avrebbe perso tutto quel tempo per lei. Allora è sicura, lo sente, la verità si insinua nelle sue vene come un ghiacciaio si inerpica lungo una valle. Lo abbraccia. Si sente più forte.
"Posso portarti in un luogo molto importante per me? Sono sicuro che piacerà anche a te... ti aiuta a sentirti infinito... te stesso. Sarà meraviglioso, te lo prometto."
Lei gli dà la mano, accetta. Lui si incammina, deciso a mostrarle cos'è la felicità.
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One day
General FictionRosa dei candidati Wattys 2017 ~~~ Un solo giorno. Sta a te decidere. La vita è composta da anni. Gli anni da mesi. I mesi da settimane. E le settimane? Da giorni. Ogni giorno è nuovo, diverso dal precedente e dal seguente, può rendere la tua vita d...