Capitolo 9: Gli Withered

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-E chi credi chi sia quel ragazzo in viola?- mi chiese Roberta cercando di mantenere il passo mio e di Lorenzo. Erano le undici e mezza e stavamo letteralmente correndo per arrivare il prima possibile al locale. -Non ne ho idea- risposi, sospirando. Arrivammo davanti al locale ed entrammo dentro velocemente. Ciò che mi stupì fu che in giro c'erano degli operai che probabilmente era venuti per aggiustare i vecchi humatronics. Oh, merda. Pensai, vedendo che se ne stavano andando. Lorenzo inclinò la testa di lato e fece spallucce. -Quei tipi strani saranno venuti per i robot- disse, come se avesse letto i miei pensieri. Roberta si guardò attorno, preoccupata. -Cazzo, questa sera ci saranno anche i vecchi modelli!- esclamò, aggrappandosi al braccio di Lorenzo, che sorrise dolcemente. Senza dire altro, andammo velocemente a cambiare i nostri vestiti con le divise da guardiani e poi corremmo verso il nostro ufficio. Ci sedemmo e a mezzanotte il Phone Guy iniziò a parlare, spiegando per l'ennesima volta ciò che dovevamo fare.
Phone Guy: Allora ragazzi! Terza notte, dico bene? Bene, questa notte si attiveranno i Withered, visto che dei tecnici di giorno li hanno aggiustati, ma non del tutto. In compenso, i Toy saranno meno attivi. Per mandarli via dovrete indossare la maschera, come per i Toy. Bonnie attaccherà da sinistra, Chica da destra e Freddy dal corridoio centrale. State attenti a ricaricare il carillon, che si scaricherà sempre più spesso e ci vediamo domani notte.
Detto questo riattaccò. -Perfetto! Adesso abbiamo anche i vecchi robot!- esclamai, prendendo il tablet e ricaricando il carillon. Alle due di notte avevamo mandato via solo Toy Bonnie e Toy Freddy. Il ragazzo orso mi aveva guardata a lungo e poi se n'era andato ridacchiando. Che antipatia! Guardai Roberta e la vidi sospirare, mentre per l'ennesima volta ricaricava la Music Box. -Che succede?- chiesi preoccupata. Lorenzo si girò nella nostra direzione. -Qualcosa non va, bimba?- le chiese dolcemente. Lei sorrise in risposta, si sistemò la gonna nera e sospirò di nuovo. -Sono solo preoccupata- disse infine -ho paura di non riuscire a finire questa settimana. Ho come l'impressione che accadrà qualcosa. Me lo sento-. Lorenzo sospirò e io l'abbracciai. -Sta tranquilla, usciremo vivi di qui. Non voglio morire per mano di stupidi robot- risposi convinta e lei sorrise, ricambiando l'abbraccio. Ad un tratto sentii un rumore simile a qualcosa di metallico che viene strisciato su una superficie. Solo dopo mi resi conto che quello che stava strisciando sul muro era l'uncino di Foxy. Con scatto fulmineo, presi la mia torcia e illuminai il corridoio. Il ragazzo volpe si mise un braccio sugli occhi e ridacchiò. -Tanto verremo presto a giocare con voi. In tutti i sensi- disse e poi se ne andò.
Roberta sbuffò. -Questi robot hanno seriamente rotto il cazzo!- esclamò, battendo i palmi delle mani sulla scrivania. -Non sei gentile!- esclamò una voce un po' distorta che proveniva dal condotto di destra. Di corsa e senza pensare ci mettemmo le maschere e poco dopo uscì di lì Chica. Aveva le mani completamente metalliche, il vestito da cameriera era sporco e pieno di polvere e la mascella sembrava aggiustata da poco, visto che ad un angolo della bocca si vedeva la parte metallica ed un po' di sangue. I suoi occhi, prima viola e adesso neri con le pupille bianche, stavano fissando intensamente Lorenzo. Ghignò mostrando i suoi denti affilati e poi se ne andò, senza dire una parola. Mi levai di corsa la maschera respirando a pieni polmoni e presi il tablet, ricaricando subito il carillon. Alzammo tutti e tre la testa in alto quando sentimmo il risuonare di una risata infantile in tutto il locale. -Il bambino si è mosso- sussurrò Lorenzo, più a se stesso che a noi.
Quasi le quattro, quella notte stava per finire. Mi girai sentendo un rumore provenire dal condotto sinistro e rabbrividii. -Le maschere, presto!- urlai ai due, che si misero le maschere al volo. La misi anch'io, giusto qualche secondo prima che Bonnie facesse il suo ingresso nell'ufficio. Era rimasto come l'ultima volta che ci eravamo visti: senza il braccio sinistro, sporco e rovinato, con ancora la faccia un po' rovinata. Mi squadrò da capo a piedi e mi sfiorò la guancia con la mano integra.
-Vieni con me, mi manchi- mi disse con finta dolcezza. Scossi velocemente il capo e poi sgranai gli occhi. -Come f-fai a sapere c-chi sono?- chiesi, titubante. Lorenzo si irrigidì quando Bonnie era ormai a poca distanza da me. -Ti riconoscerei tra mille, tesoro- sussurrò -se non fosse per questo stupido riconoscimento facciale, ti avrei già sbattuta sul tavolo- detto questo si girò e se ne andò ridacchiando. Mi tolsi la maschera e guardai i miei migliori amici preoccupata. -Se prova a toccare la mia migliore amica gli spezzo le gambe- disse Lorenzo, stringendo i pugni. -Io ci sto! Nessuno tocca mia sorella!- disse Roberta a sua volta. Sorrisi per i loro modi di fare e ricaricai di nuovo il carillon.
Non ricordo di preciso che ore fossero, ma sono certa che mancava poco alla fine del nostro turno. Avevamo tutto sotto controllo, o almeno così credevamo. La risata improvvisa di un bambino ci fece girare di scatto e lì, di fronte al condotto sinistro, trovammo Balloon Boy con in mano le batterie di tutte e tre le torce. -CAZZO!- urlammo in coro. Era la stessa situazione della scorsa notte, ma questa volta non sarebbe stato lo stesso. Questa volta eravamo seriamente in trappola.
Lorenzo si alzò di scatto. -Non morirò così! RIDAMMI LE BATTERIE BAMBINO DEL CAZZO!- urlò contro Balloon Boy e cercò di lanciarsi addosso a lui, ma il bambino fu più veloce e corse via nel corridoio centrale. Lorenzo imprecò a bassa voce e lo seguì correndo. -LORENZO!- lo chiamammo in coro io e Roberta. Ma non riuscimmo ad inseguirlo perché sentimmo il rumore di passi metallici e svelti provenire dal corridoio centrale. Di sicuro non era Lorenzo che era tornato da noi. -Corri Alicia! Nascondiamoci!- mi disse Roberta, stringendo la mia mano. -E dove cazzo andiamo?!- le chiesi spaventata. Roberta guardò il condotto destro e poi guardò me. Fu un attimo: mi spinse dentro con forza e poi entrò anche lei. -Cammina piano- mi sussurrò, cercando di non farsi sentire dal robot che probabilmente era entrato nell'ufficio. Camminnai verso una meta sconosciuta cercando di fare il meno rumore possibile. Ad un tratto mi fermai davanti ad una grata e sentendo qualcuno parlare cercai di capire chi fosse. -Le hai trovate?- chiese una voce. Sembrava quella di Bonnie. -No, porco il cazzo! Se la sono svignata prima che potessi raggiungerle!- e questo doveva essere assolutamente Foxy. Sentii Roberta, accanto a me, fare un respiro profondo per poi tapparsi la bocca. Non dovevamo muoverci o saremmo state scoperte.
-Cazzo!- sentii imprecare Bonnie -e non posso nemmeno prendere il mio giocattolo con una sola mano a disposizione! Fottuti tecnici che non mi hanno aggiustato prima!-. Sentii altri passi arrivare e cercai di aguzzare la vista per vedere oltre la grata. -Ragazzi, calmatevi. Tanto le troveremo- disse una voce calma e fredda. Il mio corpo si irrigidì all'istante: quello era Freddy. Era anche lui rovinato, un po' sporco di polvere e sangue ed aveva i vestiti strappati con alcuni cavi elettrici che fuoriuscivano dalla "pelle", se così si potesse chiamare. Portava delle bende insanguinate in testa e i denti erano più affilati di come mi ricordavo. -Dov'è Chica?- chiese a Foxy, che ghignò. -Si sta divertendo con la guardia, prima di finirla completamente insieme alle altre due- rispose ridacchiando un po'. Bonnie roteò gli occhi al cielo e sbuffò. -Non mi va di condividere il mio giocattolo con i Toy- disse, seccato. Freddy sospirò. -Neanche a me. Ma non possiamo farci niente. Piuttosto, muoviamoci a trovarle che sono le cinque passate- disse lui e tutti e tre presero strade diverse. Guardai Roberta e la vidi con gli occhi completamente spalancati a la bocca aperta. -Cosa...cosa significa " finirla completamente "?!- chiese, con la voce tremante. Non risposi. Non sapevo ciò che intendevano e di sicuro non volevo saperlo. -Andiamo via- sussurrai, aprendo la grata e uscendo dal condotto. Camminammo vicine per tutta la pizzeria e ad ogni singolo rumore ci nascondevamo da qualche parte. Giravamo in tondo da quasi mezz'ora, quando Roberta mi strinse la mano. -Aly- sussurrò. -Dimmi- le intimai. -Ho sentito qualcosa dietro di noi- disse e ci girammo entrambe. Niente. Non c'era niente o nessuno. Sospirai di sollievo e quando mi girai mi trovai a due centimetri dal petto di qualcuno. Alzai lentamente lo sguardo e incrociai un occhio azzurro ed uno nero con la pupilla bianca. Sentii Roberta urlare, ma non mi diede il tempo di girarmi verso di lei perché Freddy mi aveva preso per i fianchi e sollevato letteralmente da terra. Urlai anch'io di terrore e cominciai a dimenarmi freneticamente. -Yar, il tesoro più grande che si possa mai desiderare!- esclamò Foxy, caricando Roberta sulle spalle e trascinandola via. -ALICIAA!!- urlava Roby, dando pugni alla schiena di Foxy. -Lasciami, brutto ammasso di circuiti!- urlai a Freddy. Lui si accigliò e mi scaraventò al muro, facendomi sbattere la testa. Cominciai a vedere un po' sfocato ma non volevo svenire adesso. Mi bloccò i polsi con una mano, sopra alla mia testa. -Non sai quanto mi sei mancata, cucciola- mi disse con tono malizioso. Non risposi ma cercai di liberarmi, invano. Si precipitò sulle mie labbra in un bacio forzato e malato, costringendomi a ricambiare. Si staccò leccandosi le labbra e ghignò. -Sai, non è giusto che mi diverta solo io, devo per forza chiamare gli altri- mi disse, facendo una faccia che avrebbe fatto sciogliere qualsiasi tipo di ragazza, ma non me. -Ma siccome io non voglio lasciarti da sola perché scapperesti di sicuro, devo fare una cosa che ti farà un po' male, cucciola-. Detto ciò, mi prese per i capelli e mi fece sbattere violentemente la testa contro il muro. Poi mi lasciò e io caddi a terra, con la vista completamente appannata. Vidi la figura di Freddy allontanarsi e poi sprofondai nel buio.

MADÒ, 394 PER AGGIORNARE UN CAZZO DI CAPITOLO! È da un giorno che ci provo ma Wattpad mi dà dei seri problemi con il salvataggio...

N. Jane: Pure Wattpad ti odia!
Catherine: ma poverina °^°
N. Jane: TI ODIO QUANDO FAI L'INNOCENTE! *la insegue con gli artigli e i denti affilati*
Catherine: *scappa piangendo* MA CHE TI HO FATTO?! °^°

Qua finisce male...vabbè, al prossimo capitolo! Ciauu!!

FNaF 2: Non è finita...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora