Questa sono io!

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Io non so chi sono realmente, non so se un giorno potrò diventare qualcuno ma una cosa è certa... molti episodi hanno caratterizzato la mia vita, mi hanno aiutata a crescere e mi hanno dato sempre qualcosa, mi hanno trasmesso emozioni e sensazioni sempre più forti: felicità, tristezza, profondo dolore, allegria e anche coraggio. Un episodio in particolare è stato molto importante per me perché mi ha fatto capire che spesso nella vita noi vogliamo per forza avere qualcosa o di materiale, o perfino emotivo ma mai ci rendiamo conto che a volte intorno a noi succedono tante altre cose, a volte felici e allegre e a volte tristi e dolorose. Io in prima persona ho vissuto un momento triste ma anche di paura perché stavano male due persone a cui io tengo tutt'ora moltissimo. Mio fratello non stava bene, era sdraiato sul letto di mamma e papà e piangeva perché la sua pancia continuava a fargli male, continuava ad urlare e ad urlare e noi tutti, eravamo lì vicino a lui. Papà allora, lo ha preso in braccio subitissimo ed è corso con la mamma all'ospedale. Io intanto, continuavo a piangere, ero lì con il mio adorato nonno che continuava a dirmi di stare tranquilla, di rilassarmi e di provare a non pensarci più ma io non ci riuscivo, ero disperata, mio fratello che cosa aveva?! E non è finita qua... appena usciti di casa è suonato il telefono e lì, si sentiva mia zia urlare "La nonna è caduta dalle scale, la nonna è caduta..." No, due avvenimenti così bui nello stesso giorno, due delle persone a cui tengo di più in quel momento stavano male e io non potevo fare niente se non continuare a piangere. Tornati a casa, sono venuta a sapere che mio fratello aveva avuto delle fortissime coliche e che sarebbe dovuto rimanere a casa per una settimana. Intanto mia nonna era all'ospedale e dopo quella brutta caduta tutto ha stravolto la mia vita. Lei in riabilitazione per un anno intero e intanto mia zia pronta per il divorzio e pronta per andare via dalla sua città, portandosi via anche mia nonna che da un anno non vedo più ma riesco a sentirla solo al telefono. Quel giorno è stato orribile, pauroso e quindi ho scoperto che spesso noi vogliamo avere sempre qualcosa dagli altri, sempre pronti ad ottenere qualcosa in cambio ma mai ci accorgiamo che moltissime altre cose ci accadono intorno, spesso non tutte bellissime! Io personalmente, mi dico sempre che sono una persona troppo permalosa e che piange per qualunque cosa, forse è il mio modo di essere, forse io sono fatta così ma alcune volte mi odio anche perché dovrei essere più forte e più coraggiosa. Non so se lo sapete, ma io ho praticato cinque anni di danza classica e forse l'anno prossimo ricomincerò a ballare perché quello era il mio mondo e la mia favola, alla quale ho rinunciato per problemi al cuore e ai piedi. Tre anni sono stata in una scuola meravigliosa, c'erano le mie amiche e c'era anche la mia dolce maestra che mi voleva tanto bene e che non voleva diventassimo delle professioniste a tutti i costi, ma sperava solo che ci divertissimo e fossimo libere di esprimere qualcosa solo con il corpo. Poi la scuola ha chiuso perché eravamo rimaste in tre e con lei anche tutti i miei sogni. La mamma continuava a dirmi che avrei potuto cercare un'altra scuola ma per me niente era meglio di quella, infatti come pensavo la scuola in cui sono andata successivamente era sì, bella e tutte le ballerine erano bravissime, forse le migliori ma non era umana. Un episodio in particolare mi ricordo perfettamente... "Dritte con la schiena, le gambe più alte..." Ricordo ancora quell'insegnante così severa e burbera e ricordo ancora, come se fosse ieri, che brutta cosa è accaduta... avevo sbagliato a fare un passo e dopo due secondi... un bruciore forte alla schiena. Uno schiaffo, dritto lì da parte della mia maestra. Una manata rossa che solo a vederla mi faceva piangere. In quel momento infatti, mi sono messa a piangere a dirotto e sentivo ancora quella voce che mi urlava e mi diceva "Smettila scema, altrimenti ti lancio il bastone e ti butto dalla finestra" Da quel giorno per me la danza non è stata più un divertimento ma solo sofferenza perché anche nei giorni seguenti ci sono stati continui schiaffi alle gambe, sulla faccia e dopo il saggio se qualcuno iniziava a parlarmi di danza, me ne andavo. Il giorno del grande debutto infatti, è stato un vero e proprio fallimento... le ali della libellula si erano inceppate ad un'enorme cassa e io le ho dovute togliere in fretta per riuscire a raggiungere il palco e subito dopo: "Non farti più vedere, fallita!" corsa in camerino, non ho più rimesso piede in quella scuola ma ancora oggi vorrei ricominciare a danzare, vorrei indossare un tutù e delle scarpette per andare sul palco e dire: "Ce la posso fare!" Quel talento per fortuna alla fine, è stato sostituito con uno nuovo e stavolta non triste ma finalmente felice e allegro e cioè il canto. Questo mi dà tutt'ora felicità, è la cosa migliore che mi sia mai accaduta, se inizio a sentire la musica subito inizio a riflettere, a pensare ma anche a sognare. Scoprire un nuovo talento ti dà sempre felicità e ti porta sempre a voler raggiungere un obbiettivo. Il canto mi ha aperto una strada per un nuovo mondo: non un mondo fatto solo di musica ma anche di felicità. Ogni concerto, ogni prova mi ha portata ad avere risultati sempre migliori. Dopo il trasferimento della magnifica professoressa di musica, che mi ha dato veramente tantissimo, che mi ha aiutata in ogni modo e mi ha fatto scoprire un mondo fantastico, non voglio e non vorrò più smettere, forse è un mio bisogno, forse questo è il posto in cui devo rimanere, non lo so ma sento che forse un giorno lo scoprirò. Ora faccio parte di un nuovo coro e cioè la cappella Ars Musicalis, sono un soprano e sono molto felice di questo percorso con la musica... Per quanto riguarda la scuola, anch'essa ti può dare qualcosa e in particolar modo i compagni ma soprattutto i professori che ti aiutano a crescere e ad aprire una strada davanti a te, non sempre facile ma comunque una strada. Tutti i professori mi hanno dato qualcosa ma in particolar modo uno di loro mi ha molto aiutata e mi ha trasmesso moltissimo, questo professore o meglio professoressa mi ha sostenuta molto perché oltre a risolvere le incomprensioni fra me e alcune mie compagne, mi ha incoraggiata nella scrittura, che grazie a lei continuo a coltivare e ad amare. Uno dei giorni migliori della mia vita è stato l'open day fatto a scuola in cui ho potuto dire come vivo la scuola e, dopo aver letto quel testo, ho capito che molte persone mi apprezzano per quello che penso. La professoressa di cui vi stavo parlando prima è la mia professoressa di italiano, ho trovato le mie vere capacità e anche quando ero triste, lei c'era sempre. Nella mia vita spesso, ho dovuto sopportare atti di bullismo che provo a togliere dalla mia mente ma a volte senza alcun risultato. In tutto questo tempo ho imparato che bisogna sempre rispettare il prossimo. Il bullismo è un brutto modo di pensare e di fare perché sta peggio chi prova sentimenti orribili che chi li riceve. Dico questo perché secondo me, chi ha brutti sentimenti che passano per la testa poi, è sempre in conflitto con se stesso. Nella mia vita vorrei essere certa di avere un'amica di cui posso fidarmi senza doverci litigare. Finora questi anni delle medie sono stati belli e istruttivi e ho capito che anche nei momenti di difficoltà bisogna andare sempre avanti senza arrendersi mai, bisogna sempre trovare qualcosa di buono e di amabile anche in chi sembra cattivo. Credo che per oggi sia tutto ma spero di riuscire a raccontare qualcos'altro anche un altro giorno! Per ora a presto amici!!!

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