“Zayn?”
Harry si mise seduto sul letto e sfregandosi gli occhi guardò la sveglia.
“Sono le tre del mattino” disse scostando le lenzuola e mettendo i piedi a terra stando ben attento a non svegliare Louis. Teneva il cellulare premuto tra la guancia e la spalla mentre si infilava le ciabatte.
“Lo so che ora è” rispose Zayn dall’altro capo del telefono “Puoi parlare? Chiuditi da qualche parte”.
“Ma sei tu davvero?”
“Ma chi cazzo vuoi che sia? Chiuditi in bagno. Devo parlare con te”.
Harry sbadigliò ed uscì dalla stanza chiudendosi poi la porta alle spalle. Camminò leggerissimo lungo il corridoio per non svegliare Niall e Stan addormentati sul divano.
Aprì la porta del bagno e si sedette sulla vasca. Sbadigliò ancora.
“Dimmi”.
“Sei da solo da qualche parte dove nessuno ti sente?”
“Sono in bagno ma non mi sentirebbe comunque nessuno perché dormono tutti”.
“Bene. Sono in un autogrill, Liam è in macchina, stiamo andando da qualche parte ancora non precisata... tipo verso il mare... c’è del mare in Inghilterra?”
“Zayn sono le tre del mattino, non ci parliamo praticamente mai e mi chiami per sapere se c’è del mare in Inghilterra?”
“No brutto coglione. Ti chiamo per dirti due cose: la prima è che non sarò al vostro matrimonio...”
“Non che me ne freghi qualcosa”.
“Figurati a me quanto me ne frega... te lo dico solo perché al vostro matrimonio ho come l’impressione accadrà qualcosa... e se è il qualcosa che penso... beh, dovrai tenere tu Louis... non ci sarò io a farlo”.
Harry spalancò gli occhi perplesso: “Cosa intendi?”
“Non posso dirtelo... ma ascoltami bene...”
“No. Ora me lo dici, mi sono rotto dei vostri segreti del cazzo...”
“Harry non ho chiamato per parlare dei miei segreti e di quelli di Louis... anche perché dubito vorresti saperli... ti chiamo solo per dirti cosa devi fare al matrimonio se succede quello che credo accadrà”.
“Se non sei chiaro non posso capire, ok? Non riesco a seguire il discorso”.
“Non è importante tu capisca il perché devi fare una cosa, l’importante è che tu lo faccia...”
Il più piccolo sbuffò e Zayn continuò a parlare: “Ecco... ho parlato con una persona al telefono e questa persona mi ha detto che altre persone saranno al vostro matrimonio. E non solo... ci siamo confrontati su alcune cose e... siamo abbastanza sicuri di una cosa... ci sarà anche un’altra persona... e non è una persona che ha buone intenzioni verso Louis... quindi...”
“Cosa? Zayn ti prego non...”
“Ascoltami... è la persona che ha scattato la foto, quella nel parcheggio... è la persona che ha fotografato Stan e Alex... il giorno in cui io e te ci siamo incontrati. Te lo ricordi?”
“Certo che sì”.
“Bene, la persona che ha fatto quelle foto sarà presente al matrimonio. Il problema è che ne ha fatte anche altre di fotografie... una delle quali è la causa del suicidio di Alex. Mi stai seguendo?”
“... diciamo... diciamo di sì...”
“Bene. E ce n’è anche un’altra di foto... una foto che Louis non è consapevole esista ma che esiste eccome...”
Harry deglutì chiudendo gli occhi: “Va bene...e ... non mi dirai di cosa si tratta immagino”.
“No...e non posso nemmeno dirti chi è la persona perché non ne ho idea in realtà. Posso dirti però che Alex, Louis e Gemma sono legati da...”
“Smettila!!!”
“No Harry, Harry devi ascoltarmi...”
“Cosa devo ascoltare?” domandò Harry a voce troppo alta.
“Abbassa quella cazzo di voce”
“Devo ascoltare un pazzo che mi racconta..?”
“Io non sono pazzo ti sto solo dicendo quello che qualcuno avrebbe dovuto dirti tempo fa”
“Allora torna, torna qui e raccontami questa storia. Me la racconti e poi...”
“No... io devo stare fuori da questa storia... ascoltami...nessuno deve immaginare che io ho capito... senti, Alex, tua sorella e Louis si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato e non ne erano nemmeno consapevoli di quanto stava accadendo. Alex è l’unico che se ne è reso conto e infatti, come sai, si è impiccato in carcere. Nella foto che hanno mostrato a Stan durante l’interrogatorio, si vedono Stan e Alex... giusto? Ti tornano i conti?”
“Secondo quanto dice Stan sì...”
“Perfetto. Quella è la stessa foto che hanno mostrato anche ad Alex... te lo do per certo. Solo che Alex, a differenza di Stan, in quella foto ha visto anche altro... ha capito cioè da quale posto è stata scattata. Capisci?”
“... ok...”
“Se potessimo mostrare la stessa foto a tua sorella anche lei riconoscerebbe da quale posto è stata scattata. Ma non possiamo, purtroppo. Louis invece può. Louis può guardare quella foto e dirci da quale prospettiva è stata fatta la foto. Cioè da quale dei palazzi circostanti e soprattutto da quale finestra... può dirci in sostanza chi ha scattato la foto”.
“... Zayn, non... non capisco...”
“Non devi capire. Semplicemente devi prendere Stan, domattina, e dovete andare nel parcheggio dove si è incontrato con Alex nel 2009. Deve assolutamente ricordarsi qual era la prospettiva... deve capire da quale palazzo e da quale finestra è stata scattata la foto. E deve capirlo prima del matrimonio... hai capito? Al resto penso io...”
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L'attimo prima di dopo
FanfictionSequel di: Un gettone e tredici minuti Larry-Ziam -- "Quando Harry scese dal treno e respirò per la prima volta in otto mesi l'aria di Doncaster, l'aria di casa, tutto tornò ad essere dolorosamente vero. Si guardò intorno mentre il secondo binario...