Capitolo 23.

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Vicino ad un nome troverete un asterisco. In fondo vi pspiegherò cosa significa.

La notte di Capodanno

La notte tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 fu strana, oltremodo triste secondo il parere di Harry. Aveva ancora nelle orecchie il discorso che Louis gli aveva fatto su suo padre e non riusciva a brindare senza sentire nello stomaco un brutto presentimento.
“Telefono un secondo a mia mamma per farle gli auguri” aveva detto Harry quando alla mezzanotte mancava mezzora.
Niall, Stan e Louis lo guardarono in silenzio e annuirono. Louis soprattutto lo seguì con lo sguardo fin quando non lo vide sparire nel corridoio.
Harry si chiuse in camera e si sdraiò sul letto. Si passò entrambe le mani sul volto.
 

“Il fatto è che...c’era qualcosa di strano tra  mio padre e Alex...lo avevo sempre sospettato ma... non... non ho mai voluto approfondire la cosa. Succedevano cose strane, già ad inizio 2008. La prima volta che ho sospettato qualcosa è stato durante una delle mie innumerevoli bigiate. Ero con Alex al lago invece che a scuola, dovevo scrivere a mio padre che non sarei andato a pranzo da lui perché mi fermavo a scuola per qualche corso extra o una cazzata simile... non avevo soldi nel telefono e ho chiesto ad Alex di prestarmelo... ho digitato il numero e... ed era già memorizzato e... e la cosa strana era che non era salvato come, che ne so... Papà di Louis o qualcosa di simile... era memorizzato con il suo nome... Troy. Ma non diedi peso alla cosa. Poi accadde la storia del ballo di primavera...e ... ed è qui che la faccenda diventa inquietante. Ero nel prato con... con tua sorella e... beh insomma ad un certo punto abbiamo visto nel parcheggio mio padre e Alex che litigavano. Mio padre gli ha dato una sberla... io e Gemma eravamo abbastanza fatti quindi non siamo intervenuti né nulla... abbiamo fatto finta di niente, ecco. Solo che... beh io non avevo il numero di tua sorella così quando quella sera ero in macchina con Alex e Zayn per tornare a casa ho chiesto se me lo trovavano... volevo rivederla, da sobrio, e sentire la sua versione di quello che avevamo visto... credevo di essere pazzo io. Alex mi trovò il numero ma non le scrissi mai...
Qualche tempo dopo Alex mi disse che stava organizzando una festa a casa sua e che aveva invitato anche le ragazze che credo fossero El, Perrie e tua sorella. Mi disse che avrebbe incontrato Gemma quel pomeriggio per accordarsi su come dividersi la spesa di alcolici e altro. Mi chiese di andare e io rifiutai... non volevo vedere Gemma... in quel periodo ero in fase confusa sulla mia sessualità e non ero certo di sapere se volevo uscire con lei oppure erba che voleva ad un prezzo basso, bassissimo. Tua sorella accettò. La domanda è: Alex dove prendeva la roba? Ce lo domandavamo anche io e Zayn in realtà ma... non ci importava granché. Alex riusciva a procurare roba per sé, per noi, facendocela pagare pochissimo e per Gemma e le altre. Questo accadeva nel 2008... poi Gemma in qualche modo è venuta in contatto con... con Max e deve avergli raccontato chi le dava la roba... nel frattempo io, Zayn e Alex abbiamo iniziato non solo a fare uso di droga ma anche a spacciarla a scuola... ancora non sapevamo chi fosse lo spacciatore di Alex ma un giorno lui ci disse che voleva staccarsi da questa persona... avevamo abbastanza soldi e potevamo comprare droga da giri più grandi. Era l’inizio del 2009.
Ecco... io credo che... beh credo che lo spacciatore di Alex fosse... fosse mio padre... so che è assurdo ma... tornerebbe tutto. Io e mio padre non ci siamo mai parlati tanto... i miei hanno divorziato quando ero piccolissimo... infatti ho il cognome del mio patrigno...lo vedevo solo nei weekend. Abitava nella zona dei campi da tennis, vicino Bonfer. Poi a gennaio del 2009 mi scrisse che avrebbe traslocato e che mi avrebbe scritto il nuovo indirizzo. Il 2009 poi fu un casino senza fine e... e non badai né a mio padre né a suoi messaggi...
Oggi finalmente ho scoperto dove abita... cioè in quel dannato palazzo. Non so cosa diavolo volesse mio padre da Alex o perché gli abbia scattato quella foto nel parcheggio ma... probabilmente Zayn lo sa...”

“Posso?” domandò Louis bussando piano sulla porta della camera da letto.
“Vieni” disse Harry mettendosi seduto.
“Che fai?”
“Parlavo al telefono con mamma”.
“Non ti sentivo parlare”.
“Che fai mi spii ora?”
“No... semplicemente il tuo cellulare è rimasto in sala dunque... credevo che per telefonare ti servisse un telefono” disse Louis alzando un sopracciglio e mostrando il cellulare nella mano destra.
Harry si lasciò ricadere sul letto sbuffando: “Fa tutto schifo lou...”
Il più grande si avvicinò al letto e si mise seduto sul bordo, guardava Harry e sorrideva: “Cosa non va?”
“Tutto. Ripensavo alla storia di tuo padre. Pensavo a quei giorni, pensavo al 2009. Pensavo anche a te e mia sorella in quel prato. Ho sempre creduto, non so nemmeno perché, vi foste scambiati solo un casto bacino invece... io... non lo so ecco...”
Louis scosse la testa accarezzando piano i ricci indomabili del più piccolo: “Perché pensi al passato?”
“Perché è il passato che si butta addosso a me”.
“Solo perché non ti concentri sul futuro...”
“Su cosa dovrei concentrarmi?”
“Il nostro matrimonio...”
“Invece no... lo vedi? Se penso al futuro penso al fatto che la mia malattia non so come andrà, penso al fatto che Liam e Zayn non so se torneranno, penso al fatto che al matrimonio ci sarà tuo padre, penso a Nick Grimshaw e al suo articolo, se mai lo farà. E penso a quando dovremo dire a tua madre che ci sposiamo... e fa tutto schifo perché io vorrei solo sposarti e stare in una stanza con te e fare sesso per il resto dei miei giorni...”
Louis rise.
“No, non fa ridere... io vorrei solo decidere di che colore voglio i fiori o i confetti, o come voglio siano vestiti i testimoni... vorrei solo scopare con te fino a non sentirmelo più e invece... invece viviamo in casa con Niall e Stan che non fanno che guardarmi come dovessi esplodere da un momento all’altro. Liam e Zayn sono scomparsi e teoricamente dovrebbero essere i nostri testimoni... lo vedi? Il mondo vuole distrarmi dal mio di mondo... dal mio universo. Il mondo vuole distrarmi da te”.
“Non permetterglielo” disse Louis scuotendo la testa “Ieri ho parlato via mail con il tizio del comune e... il 12 gennaio o il 18 possiamo sposarci... io però opterei per il 18... sposarci il giorno del compleanno di Zayn mi sembra eccessivo”.
Rise anche Harry: “Sarebbe divertente ma... forse è meglio il 18, sì” poi guardò Louis e mise il broncio: “Ci sarà tuo padre al matrimonio? Dici che verrà? E... non è meglio che parli con Zayn per capire che cosa sa lui di tuo padre?”.
“Io di sicuro non lo invito... quindi spero non ci sarà. Per quanto riguarda il parlarne con Zayn... ancora no...”
“E i due giornalisti?”
“Se abbiamo fortuna non scopriranno dove e quando ci sposiamo... se no... beh... diremo che non vogliamo giornalisti e credo resteranno fuori”.
Harry sbuffò: “Il dove lo capiranno di certo... Doncaster”.
“Nah” sorrise Louis “... ho una sorpresa. MA... prima andiamo di là, brindiamo con quei due, li cacciamo di casa e non mi importa dove andranno, poi torniamo qui e ci occupiamo sia della sorpresa che del tuo desiderio di fare sesso”.
“Possiamo occuparci ora del mio desiderio di fare sesso, a me non importa brindare” disse Harry sorridendo felice.
“A Niall e Stan sì... quindi, forza, un bel sorriso e andiamo di là” concluse Louis con un occhiolino.

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