Si dice che nella vita puoi avere tutto ma non provare emozioni, altri dicono che puoi avere nulla ma vivere di sentimenti, ci sono quelli più fortunati che hanno tutto, sia il materiale sia le emozioni.
Sehun non era nessuno di questi, non era tra quelli che dalla maggior parte delle persone venivano definiti i più fortunati, non era fra quelli che lui riteneva più fortunati, quelli che avevano poco ma provavano sentimenti ed erano amati, non più purtroppo.
Quando perdi le cose di cui più hai bisogno nella tua vita non hai più ragioni di andare avanti, non hai un vero motivo di vivere e di continuare a sperare in un futuro migliore, futuro che hai sempre sognato e ti è stato strappato brutalmente dalle mani in una fredda serata di novembre.
Quando perdi le pulsioni vitali che ti portano ad affrontare ogni giorni peggiore con il migliore sorriso dipinto sul viso ti senti come un sacco vuoto con un cuore che batte per una pura funzione fisiologica che vorresti troncare ogni mattina appena sveglio.
Sehun era morto.
Non era morto davvero, no, il suo cuore non aveva smesso di battere per un solo secondo dal 20 aprile del 1994, nemmeno quella maledetta sera del 13 novembre del 2016, quando la cosa per lui più cara al mondo era volata via con il vento gelido che si impossessava dell'aria inquinata di Seul e congelava i respiri in gola.
Luhan era morto.
Lui era morto davvero, il suo cuore aveva smesso di battere nella gelida sera del 13 novembre del 2016 mentre il suo respiro rimaneva intrappolato nella sua gola assieme alle ultime parole d'amore che avrebbe voluto dire ma che rimasero imprigionate nel suo cuore, anch'esso ghiacciato dalla morsa del freddo inverno che si portava via una calda estate e con esse il suo amore per Sehun.
Da quel giorno tutto si era fermato nella vita di Sehun, tranne il suo cuore. Quello continuava a battere, più forte che mai. Il giovane non capiva perchè il suo cuore fosse così felice quando lui era rimasto senza una motivazione per continuare a portare avanti quella vita che gli aveva riservato poche gioie e tanti dolori. Dolori atroci e gioie che si era ripresa senza consenso e senza avviso.
A Sehun sarebbe bastato davvero poco per essere felice, voleva solo Luhan al suo fianco.
Luhan che era il dono più prezioso che la vita gli avesse mai regalato.
Sehun era arrabbiato, perchè i regali non dovrebbero essere voluti indietro, era stufo degli stupidi giochi che la vita gli faceva fare, era stanco di perdere ogni partita illudendosi di vincere ogni singola volta.
Ogni notte e giorno si chiedeva dove e se avesse sbagliato qualcosa, si domandava perchè la morta si era portata con sè la sua luce e non lui, non sapeva perchè doveva soffrire così tanto, se proprio dovevano morire avrebbe preferito farlo assieme.
Ogni volta che ci pensava piangeva, non per il pensiero della morte, non l'aveva mai temuta, semplicemente aveva troppe promesse in sospeso.
Anche loro erano volate via assieme all'anima di Luhan, spezzate dal vento e dalle lacrime di un dolore egoista di una persona che non avrebbe mai immaginato che una volta affrontato il suo sarebbe dovuta andare in contro alla morte della sua anima gemella.
Ora Sehun era da solo in un mondo che non voleva affrontare, in un mondo che mai lo aveva accettato, un mondo che faceva schifo ma con Luhan al suo fianco sarebbe stato un poco migliore. Era un mondo che gli aveva sempre fatto paura in una parte di sè che poche volte aveva tirato fuori.
Sehun era tremendamente solo, gli amici non bastavano.
Chanyeol non era più divertente. Jongin e la danza erano diventati noiosi. Junmyeon e le sue battute pessime non provocavano più risate.
STAI LEGGENDO
Nobody like you // hunhan
Short Story"L'amore non è quello che i poeti del cazzo vogliono farvi credere. L'amore ha i denti; i denti mordono; i morsi non guariscono mai." [angst] [death] [3011words]