Ash.

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-Ash svegliati. Ash il prof sta venendo verso di noi.- Mi sussurra la mia compagna di banco. È un po' che la notte è sempre piena di brutti sogni per me: mi sveglio urlando in preda ai brividi, sono spaventata, e come ogni notte aspetto che il ricordo dell'incubo sfumi dalla mia testa per alzarmi ed uscire a fumare una sigaretta, ma anche dopo essermi rilassata, non riesco più a prendere sonno. La mia compagna di stanza, e mia vicina di banco Andromeda, non è il massimo della compagnia, ma è tutto quello che mi ricorda che i brutti sogni sono solo frutto della mia mente stanca. Trovavo che Dromeda fosse una persona davvero buona e bella, era gentile e timida, ma era la mia più cara amica ed ero riuscita a vederla nei suoi giorni peggiori. Come quando il suo ragazzo Mike sparì nel nulla senza lasciare traccia. Io lo conoscevo, faceva parte del nostro stesso gruppo di amici, era un tipo vivace, tutto il contrario di Dromeda, ma insieme erano una persona sola, l'uno compensava il carattere dell'altra, e adesso lei è solo mezzo cuore senza di lui.
Quando aprii gli occhi, e mi ritrovai nella classe di chimica, pensai che era l'ora di farmi prescrivere quel sonnifero che mi aveva consigliato Dromeda mesi fa.
"Grazie a Dio è sabato." Pensai prima di ricevere l'ennesima sgridata dal professore.

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-Priscilla è davvero una serpe, se invece di fare la cocca del prof stava zitta e si faceva l'affaracci suoi, a quest'ora eri un po' più riposata e non avevi un'altra nota.-
Dromeda capiva sempre cosa mi stesse succedendo, ma purtroppo le parole non possono cambiare il passato.
-Dromeda lascia stare, è colpa mia, avrei dovuto farmi prescrivere quei sonniferi.-
-No Ash, non puoi prenderti la colpa per quello che fanno gli altri, è un vizio che devi perdere. Guarda, ci sono Luc, Dom e Kia; pulisciti la faccia, sembri una che si è appena svegliata.-
-Forse perché è così?!-
Dissi alla mia sciocca amica prima che venissimo raggiunte dai tre.
Luc era un ragazzo alto e bello, il solito tipo che tutte vorrebbero farsi, ma è lui a farsi loro, ed è mio cugino; si è sempre considerato il capo del nostro gruppo solo perché la sua popolarità batteva anche quella di Samantha Pirrow.
-Drom, Ash.- Ci salutò baciandomi sulla fronte.
-Luc, preferirei non essere infettata dai batteri delle tue conquiste.-
-Puoi stare tranquilla cugina, sono a secco da un mese.- Disse il biondo con l'espressione di un bambino senza il suo giocattolo preferito.
-Che è successo?- Chiesi.
-Si è innamorato.- Mi rispose Dom sedendosi accanto a me.
Dominic era il complice di Luc, ma in confronto a lui non ha piercing e porta a letto solo le ragazze dopo averle conosciute a fondo, non da ubriache.
-Non ci credo, dimmi di più.-
-Si chiama Patrizia, fa biologia con me.-
-Diciamo che biologia è tutto quello che non fai durante l'ora.- Esclamò ridendo Kiara: l'atleta del gruppo, non c'è sport che non sappia fare, è prima in tutte le classifiche della scuola, ma ultima in classe.
-Cerco di godermela il più possibile visto che la vedo solo per due ore alla settimana.-
-Si Bro, te lo dico io perché la guardi per tutto il tempo, guarda che calli hai li nelle mani.- Lo schernì Dom.
Luc gli tirò un pugno prima di rubarmi la sigaretta per fare dei tiri.
-Hei!- Mi lamentai.
-Zitta ne ho bisogno.-
-Okay, okay. Però, ti sei preso una bella cotta eh?-
-Non è solo una cotta...- Disse Kia accendendosi una sigaretta.
-... è proprio impazzito, non fa che parlare di lei e cerca sempre di rivolgerle la parola, ma puntualmente inizia a boccheggiare come un pesce fuor d'acqua.- Continuò ridendo.
-Kia non dovresti sfottermi così, tutti si ricordano ancora Louis e i suoi vestiti vomitosi!-
Tutti iniziammo a ridere, tranne Kia, al ricordo della sua brutta esperienza di dichiarazione con il ragazzo che le piaceva in prima superiore.
-È colpa sua e del suo panino al tonno! Non posso farci nulla se quando ho le mie cose sono ipersensibile ad ogni odore.- Sbraitò Kia diventando tutta rossa, segno che si stava vergognando e che probabilmente stava inventando tutto.
-Come fai ad essere prima in tutti gli sport se fumi quanto una ciminiera?- Chiesi scocciata cambiando discorso. Lei riusciva a fare tutto, consumando due pacchetti da venti alla settimana , mentre io mi stancavo a fare solo le scale.
-Ho i miei segreti.- Mi rispose facendomi l'occhiolino.
-Comunque, cosa hai intenzione di fare Luc?- Riprese il discorso Dromeda, alzandosi e sistemandosi la gonna e lo zaino.
-Assolutamente niente, è questo che mi preoccupa, non sono mai rimasto per così tanto tempo senza fare sesso. Sento che potrei scoppiare in qualsiasi momento.- Rispose Luc alzandosi a sua volta dal muretto dell'aiuola e spegnendo la sigaretta.
-Basta che non esplodi in nostra presenza.- Concludo.
Aspettiamo che Kia finisca la sua sigaretta e torniamo ai nostri dormitori, dove mi aspetta il mio adorato letto e un sonno pieno di incubi.

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-Lasciami stare non ho fatto nulla!- Gridava il giovane rosso in preda ai brividi di freddo e ai conati dovuti alla vista della ferita sanguinante nella gamba. Era stato uno degli uomini che lo avevano aggredito a fargliela, erano arrivati all'improvviso e lo avevano attaccato alle spalle facendolo cadere. L'uomo che lo aveva ferito gli aveva messo delle manette e lo aveva trainato senza alcuno sforzo dentro ad un furgone dove era riuscito a vederlo in faccia; l'aggressore aveva degli occhi felini, dread biondi e tatuaggi su tutto il corpo.
-Qual'è il tuo nome?- Chiese.
-Michael, vi prego non fatemi del male, i miei genitori possono darvi tutti i soldi che volete.-
-Smettila di piagnucolare, non sono i soldi che vogliamo. Ci servi tu.-
-Cosa? Perché?- Iniziava ad andare nel panico.
- perché tu sei il Decimo.-

Mi svegliai, la gamba mi bruciava terribilmente. Sentivo gli occhi di Dromeda che mi fissavano, ma il suo sguardo non era dolce e preoccupato come al solito, stavolta era allibita ed era bianca come un cencio.
-Drom...- Iniziai.
-Mike...- Mi fermò lei.
-... hai detto Mike, per tre volte.-
Restai zitta, non ho mai parlato nel sonno, ma stavolta è stato diverso.
-Ashlen? Cosa sta succedendo?-
-Penso di sapere cos'è successo a Mike.-