16.♠

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La mattina dopo tornai nella mente di Dorothy,decisa più che mai a raggiungere il mio obbiettivo. Il tempo passava  e avevo,in qualche modo, placato l'animo sadico di Clarybel. Non mi aspettavo,però, quando Dorothy ebbe quattordici anni,di avere " visite " esterne.

Rividi quelli che avevano ucciso i miei genitori,Iezabel e Abigor.

Ha fatto male,prima ero impotente e inerme,stavolta no. Stavolta avrei fatto tutto ciò che potevo per salvare Dorothy e porre fine alle loro vessazioni.

-Ehy piccolina.- mi salutò Abigor.

Non mi piaceva,era odioso.

-Che bella ragazza..- mugugnò Iezabel.

-Che schifo. Sei lesbica?- dissi schifata.

-Bisex,tesoro.- sorrise.

-Qui,adesso,ci pensiamo noi.- disse Abigor alla squadra di Clarybel.

Iezabel,sorridente,chiuse la porta e restò fuori.

-Cosa vuoi farmi?- chiesi.

-Oh,sei così carina,e poi hai qualcosa di angelico adesso e,sinceramente,voglio divertirmi.- sorrise.

Svenni,all'improvviso.

Mi svegliai,dopo non so quante ore,legata ad un letto e con diversi demoni attorno.

-Ragazzi,è sveglia,continuamo.-disse Abigor.

Non riuscivo a liberarmi.

-E' inutile opporre resistenza,o stai buona e Dorothy si salva o morite entrambi.- disse.

-No,lei no. Prendi me.- dissi.

-Bene,molto bene.- sorrise.

Dopo di lui,cominciò Iezabel,mi umiliò nel corpo e mi portò ad avere una psicosi.

Quello che accadde fù di una violenza inaudita e continuò per diversi secoli.

Abigor e Iezabel finirono di perpetuare i loro crimini quando,per fortuna,decisi che era ora di smetterla,che non avrei ottenuto nulla immolandomi.

Li eliminai,almeno era quello che credevo.

Dentro di me,a causa delle violenze subite,crebbe un tipo di Inferno che io chiamo Oblio,nell'Oblio sono presenti tutti i miei carnefici. La loro assenza,quindi,è relativa. Ogni giorno,ogni notte,erano lì a ricordarmi i miei fallimenti e le mie mancanze,verso Dorothy,verso tutti.

Arrivò un giorno,vent'anni di Dorothy,dove cominciò il lavoro di risalita per lei. Piano piano,con fatica,eliminai tutto ciò che di marcio restava delle presenze sbagliate,a fatica lei si rialzò e mi rialzai anch'io.

Il mio lavoro era finito,non era stato facile,nè tantomeno il migliore.

Mi porterò dentro sempre quei ricordi,le mancanze nei suoi confronti,ma una piccola parte di me si sentirà bene,sentirà di valere qualcosa.

Almeno con lei,almeno per lei.

Fallen.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora