17. Il mio ragazzo

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Harry e Louis erano vicini e si tenevano per mano, mentre la grande ruota panoramica di Londra girava lentamente.

" Questa notte sono a casa da solo, mia madre è andata a trovare una sua amica d'infanzia. Volevo chiederti...ti fermi a dormire da me ?" domandò Louis con un sorriso un po' incerto.

Harry arrossì leggermente sulle guance, ma poi annuì senza pensarci due volte.

" Telefono a mia madre e l'avviso. Domani è festa, quindi non devo consegnare i giornali....così non devo alzarmi presto e disturbarti "

" Che ne dici, tigre, domani andiamo allo zoo?" propose Louis con un sorriso ora più sicuro.

Harry guardò un istante Louis, poi si voltò verso il Big Ben e, solo dopo alcuni minuti di silenzio, rispose:

" Non sono mai stato allo zoo. È....è il desiderio più grande dei miei fratellini. Mio padre ci aveva promesso che ci avrebbe portato per Natale, ma è morto prima di poterlo fare"

Louis gli avvolse un braccio intorno alla vita e lo attirò a sè, facendogli appoggiare la testa sulla sua spalla.

" Domani io, te, tua madre, mia madre e i tuoi fratellini andiamo tutti allo zoo.
Non accetto un no come risposta, principessa, accetto solo un sorriso accompagnato da fossette "

Harry sollevò il viso e sorrise.

Posò un leggero bacio sulle labbra di Louis e sussurrò:

" Lo so che è presto e che ci conosciamo da poco, ma io credo di amarti "

Il cuore di Louis fece una capriola nel suo petto, accarezzò una guancia di Harry e rispose:

" Anche io ti amo....quindi che ne dici, tigre? Vuoi essere il mio ragazzo?"

Il riccio annuì e i due si baciarono dolcemente.

Scesero dalla ruota, quando il giro fu terminato e, sempre tenendosi per mano, si diressero alla macchina.

Non appena si furono seduti e Louis ebbe messo in moto, Harry telefonò a sua madre e le raccontò ogni cosa.

Anne non seppe cosa dire per alcuni secondi, poi ripeté più volte ad Harry di ringraziare Louis e sua madre.

Quella sera, Gemma, John e Lucy non ne vollero sapere di andare a dormire...il giorno dopo sarebbero andati allo zoo e la notizia li aveva talmente agitati che si aggiravano per la piccola casa saltellando e girando su se stessi come trottole.

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