{Ash si risveglia dopo un attacco di sonno in classe dovuto agli incubi che ha la notte. Iniziati dopo un mese dalla sparizione del suo amico Mike, questi incubi rappresentano l'aggressione che quest'ultimo ha subito, e immediatamente Dromeda, la migliore amica di Ash, decide di cercare il ragazzo scomparso}.
•••
Avevo sognato Mike. Mike che viene rapito, cazzo! Cosa c'è che non va nella mia testa?
Questa mattina, o meglio dopo che ci siamo riprese, Dromeda era irrequieta, parlottava da sola e pensava; ha pensato per tutto il giorno finché non ha espresso i suoi pensieri a tutto il gruppo riunito come sempre dopo scuola.
Voleva cercare Mike.
-Questo è un segno.- disse.
-Dromeda...-
-No Luc, "Dromeda" un'accidente, è un segno perché non lo capite? Mike è stato rapito e noi dobbiamo ritrovarlo, io devo ritrovarlo...-
Nessuno aveva il coraggio di asciugarle le lacrime, perché in fondo sapevamo che aveva ragione. Mike era nostro amico, e noi glielo dovevamo.
-Anche se volessimo non sappiamo come fare Dromeda!- Aveva urlato Kia abbassando subito il tono di voce.
-Abbiamo 17 anni e non siamo dei detective.-
-Ci dev'essere un indizio nel sogno di Ash che può collegarci a Mike. Raccontaci di nuovo tutto.-
-Te l'ho detto già 3 volte Andromeda, ho stampato in mente solo quel ragazzo che rapiva Mike e basta, il resto non lo ricordo.- Dissi alterandomi.
-Allora troviamo lui, non dev'essere difficile trovare un ragazzo con gli occhi di un gatto e i capelli biondi...-
-Luc, io non credo che un ragazzo con sembianze così evidenti si aggiri come nulla fosse in giro per la città.-
-Allora non so cosa pensare...- Concluse Luc.
Dromeda voleva trovarlo, e ci guardò come se noi avessimo abbandonato l'idea, prima di andarsene senza dire una parola.~~~~~
-Quanto siete stupidi.-
Stavo facendo la doccia, quando una voce maschile pronunciò questa frase nella mia testa. Urlai per almeno 10 secondi prima di riuscire a levarmi il sapone dagli occhi e dopo essere uscita dalla doccia e aver realizzato che avevo davvero sentito una voce nella mia testa. Ero terrorizzata, non reagivo, e Dromeda non c'era.
"Cosa cavolo dovrei fare adesso?"
Pensai nel panico.
"Assolutamente niente dolcezza, solo pensare."
- Dio mio, cosa diamine sta succedendo?-
"Tesoro, sappi che posso vederti, ma non ti sento se parli."
-OMMIODDIO!-
Corsi a vestirmi scioccata dalla rivelazione; questo tizio mi ha vista fare la doccia Cristo santissimo!
"È perfettamente normale fare così, ma io rispetto la privacy di una donna, quindi tranquilla, non ti ho visto nuda." Disse ridendo la voce.
"Grazie." Pensai.
"Adesso calmati e lascia che ti spieghi cosa sta succedendo."
Feci come disse e mi sedetti sul letto in attesa che la voce si decidesse a rivelarmi le domande alle mie risposte.
"Tanto per cominciare è meglio che tu sappia che sei in trance..." Disse.
"Cosa?!-"
"... è l'unico modo che ho per comunicare con te quando sei cosciente."
"Quindi io sarei ancora sotto la doccia?" Pensai sbalordita.
"Precisamente."
"Questo è impossibile." Dissi percorrendo la distanza tra camera e bagno più veloce che potevo.
Ero lì, a terra, in una posizione alquanto dolorante, con il getto dell'acqua puntato il faccia.
"Più tardi ti farà male tutto." Disse la voce ridendo.
"Ma si più sapere chi accidenti sei?!" Chiesi su tutte le furie stanca di quella pazzia.
"Beh tesoro, è un po' complicato, vedi... io sono te."~~~~~
Mi ritrovai a terra, dentro la doccia, il getto d'acqua mi colpiva la faccia facendomi avere seri problemi ha respirare. Provai ad alzarmi e con molto dolore scoprii di essermi fatta male cadendo.
Quando finalmente raggiunsi il letto, e mi misi il pigiama, cominciai ha pensare allo strano evento di poco fa, ma proprio non riuscivo a ricordare cosa fosse successo prima di risvegliarmi.
"Devo assolutamente dormire."
Dissi collegando l'avvenimento ad un attacco di sonno.~~~~~
È tutto buio, non si vede nulla, la gamba mi fa male, dove sono?
-Buongiorno Michael.-
Girai lo sguardo verso la voce familiare, qualcuno aveva appena aperto una porta rivelando i particolari della stanza buia in cui mi trovavo.
"Almeno c'è il letto" Pensai prima che il ragazzo entrasse con passo aggraziato.
-Dove sono?- Chiesi spaventato.
-Non ha importanza ora.-
-Che cosa volete da me?-
-Niente, noi vogliamo te, tu sei il Decimo, ci servi.-
-Il Decimo? Non capisco, e a cosa dovrei servirvi?- Chiesi sempre più curioso.
-Sta per scoppiare una guerra Michael, e tu ne farai parte.-Mi svegliai, come sempre, ansimante e scioccata. Ma stavolta Dromeda non mi stava osservando, dormiva tranquillamente, come se non avesse sentito nulla. Mi avvicinai a lei chiamandola.
-Dromeda?-
Niente, non si svegliò.
"Non può sentirti."
-Cristo santo!- Urlai per lo spavento. La voce era tornata, ed aveva ragione, Dromeda non si era ancora svegliata e quindi nemmeno io. Mi girai verso il mio corpo e rimasi scioccata, ero seduta, mi ero appena svegliata, avevo i capelli arruffati, segno che mi ero agitata nel sonno, i miei occhi verdi ed immobili avevano ancora l'incubo stampato davanti e la consapevolezza che non mi sarei mai riaddormentata si stava insinuando nei miei pensieri.
"Mi spieghi cosa vuoi da me?" Chiesi su tutte le furie.
"Abbiamo un piccolo problema dolcezza." Disse la voce con un tono tutt'altro che burlone come quello che aveva la sera prima.
"Che problema? Di cosa stai parlando? E per l'amor del cielo smettila di chiamarmi dolcezza!"
"Calma, non ti agitare, dobbiamo pensare ad una soluzione..."
"Ma se non ho la più pallida idea di cosa stai parlando, come dovrei aiutarti?"
Pensai urlando.
"Quando ti risvegli dalla trance dimentichi tutto ciò che ci siamo detti, ecco di cosa sto parlando."
"Non mi sembra un problema."
"ha ha ha simpatica, davvero molto simpatica. È un problema invece, perché non posso aiutarti a cercare Mike."
"Mike? Come fai a sapere dov'è lui?"
"Perché io sono Zero."
Silenzio, c'ho che ne seguì era solo il silenzio, spezzato solo dal leggero russare di Andromeda.
"Ti stai riprendendo dolcezza, tempo scaduto." Disse la voce nella mia testa.
"Aspetta! Dimmi di Mike! Dimmi dov'è!"
Ma non ricevetti risposta.~~~~~~
-Buongiorno, avrei bisogno di queste per favore.-
Dissi alla commessa della farmacia porgendole la ricevuta per i sonniferi. Erano le 18:30, fuori faceva freddo ed io sono dovuta andare fino al centro della città per trovare una maledetta farmacia aperta. Avevo appena finito di sorbirmi la sfuriata dalla preside per essermi addormentata in classe e mi era stato ordinato di iniziare a prendere questa sera stessa i sonniferi. E così eccomi qua in attesa di quelle santissime pasticche.
"Sperando che funzionino."
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Ash.
Fanfiction"Non dovresti essere qui, con me." "Perchè?" "Perchè tu sei una brava ragazza." "Le brave ragazze sono cattive ragazze ancora da scoprire" [ATTENZIONE]! All'inizio dei capitoli scriverò un breve riassunto del capitolo precedente, per tutti quelli co...