GHIACCIO

Capitolo 1

E' incredibile come si affezionino alla persona le oche, vogliono molto bene, ma non come ne può volere un cane o una gatto ad un padrone, no, loro amano il padrone, lo seguno ovunque, gli regalano le uova in segno di affetto. Il padrone però, una volta che l'oca non fa più le uova la sgozza, ne fa fuoriuscire tutto il sangue, la spenna, la tiene a bagno nell'acqua fredda come una giornata d'inverno, peraltro ultima giornata di vita di quell'oca, e  poi la cuoce. Addirittura il padrone è felice di averla uccisa perchè finalmente dopo anni, nonostante il bene che ha voluto a quell'animale, è riuscito a mangiarla e gustarla per tutte le cose che poteva offrirgli, magari accompagnate da una buona salsa di arance e un po' di vino nero.

Clara era ... speciale.                                                                                                                                                        Lo ammetto sono sempre stato innamorato di lei, ecco perchè ora sono qua a scrivere di lei e quella sua carnagione color latte, i capelli neri come una notte di profonda estate che lisci le cadevano su quelle sue spalle. Quello che però più colpiva di lei erano i suoi occhi ghiaccio, occhi di una persona che amava la natura, occhi che una volta che iniziavi a guardare non finivi più. Aveva delle sfumature che dal grigio arrivavano al viola passando per il blu e l'azzurro.             I suoi occhi erano il tutto e il niente, da loro tutto aveva inizio e tutto finiva.

Era al primo anno di università, aveva 19 anni e la voglia di vivere che ogni giovane ha.                      Studiava in quella nebbiosa e perfida città che è Milano, studiava fisica, il suo sogno era quello un giorno di la vorare al CERN di Ginevra.

"Dovresti smetterla di studiare così tanto o ti verrà un esaurimento". Era suo padre Marco, scherzoso, lavorava in una fabbrica di acciaio ormai da anni, pur non essendo soddisfatto del suo lavoro.

"Lo so papà, ma l'esame è domani, devo studiare, non posso fare un flop già dal primo giorno"

I suoi occhi producevano luce propria quando parlava, si accendevano e brillavano. Era come se guardassero dentro l'anima di una persona ed era come se tu riuscissi a guardre nella sua di anima, anche se era così pura che all'interno non si vedeva nulla di non cristallino.