0.4

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Dopo la cenetta in giardino con Federico decisi che sarebbe stato meglio se me ne fossi andata,però passavo per stronza,lui fa il carino e io mangio come una scema e poi me ne vado. Anche se non sarebbe stata una brutta idea per quello che mi fa.

Smisi di pensare a queste cose davvero cattive ma da un lato ragionevoli,mi voltai verso il biondo, stava buttando i cartoni di pizza.

-Grazie.- Sul mio volto spuntò un sorriso sincero.

-E di che? Sai non avevo voglia di cenare da solo quindi sono venuto qua sperando tu non avessi ancora mangiato.- Disse sedendosi sulla coperta che avevo portato.

Non smettevo di sorridere mi sentivo una cogliona,ma in parte felice.Non tutte le persone che ho conosciuto possono essere orribili con me.

Federico era un caso a parte,lui era bipolare tutti i giorni,ma quando ha iniziato a comportarsi diversamente, qualcosa in me è scattato,tipo speranza, speravo non cambiasse perchè il suo lato dolce è qualcosa di bellissimo. E anch'io stavo cambiando, perchè ogni volta che lo vedevo ero felice,ma ehi non potevo mica buttare all'aria il mio comportamento di merda,l' aria da menefreghista e l'acidità verso gli altri. Ma il biondo riusciva a trasformarmi in una persona,spensierata,sorridente e maledettamente dolce.

-Grace? - Mi richiamò con un cipiglio in viso, poverino non sa che parlo con la mia coscienza e dannazzione sembro troppo stupida.

-Uh,scusa,allora cosa vogliamo fare?- domandai e dio sembrava una domanda così pervertita,volevo buttarmi nel cassonetto che si trovava dopo la staccionata.

-Che intendi dire?- Mi guardò perplesso.

Morsi il labbro e mi avvicinai a lui, posai una mano sulla spalla che scese sul braccio,ad altezza ascella.

Lui sembrava nervoso, non stavo facendo nulla di male o forse,sì?

Iniziai a solleticarlo e lui piantò urla e risate.

-Ti prego smettila,Graceee.- Mi supplicò andando a posare la schiena contro l'erba,davo proprio il massimo nel solletico.

E dio non avevo intenzione di cadere sopra di lui, ma la sfortuna aveva deciso di perseguitarmi.

Calò un silenzio allucinante, i nostri nasi si toccavano,non avevo mai avuto contatti così ravvicinati con un ragazzo.

Cosa dovevo fare?

Ci guardammo intensamente negli occhi, lui era a dir poco paralizzato,manco fosse stata la sua prima volta.

Non mi osavo ad avvicinarmi di più,troppo sconnessa dal mondo e da lui per compiere il passo, pensavo a cosa sarebbe successo. Intanto i nostri fiati si mescolavano assieme,ogni sospiro,ogni battito del cuore,i nostri occhi tutto era in contemporanea,eravamo connessi attraverso alle nostre anime.Grace cosa fumi?

Ma guardandolo cosí profondamente e stargli così vicino ogni instante mi aveva fatto capire qualcosa.

Lui alzò di poco la testa da terra fino a toccare le mie labbra, mi sporsi per baciare meglio le sue,erano divine.

Una cosa di incomparabile al paradiso, feci qualcosa che poteva superare i miei livelli da verginella inesperta,qualcosa che magari per qualcuno poteva essere banale, gli morsi il labbro e un mugugno di piacere uscì dalla sua bocca, mi sentivo fiera di me stessa. Al diavolo ormoni del cavolo.

Le sue mani arrivarono alla mia schiena massaggiandola e scendendo, no sticazzi non toccarmi il culo.

Staccai con malavoglia le labbra e mi tolsi da lì.

Non sapevo che dire, ero perplessa e io odio questa persona.

-Uh,io devo andare...- sussurrai.

-Si anche io.- rispose alzandosi in piedi.

Eravamo rimasti senza fiato,sopratutto senza parole,eravamo bloccati,ci guardavamo e  basta. Mi voltai incamminandomi verso il muro,dovevo arrampicarmi di nuovo.

-Comunque hai un bel culo,tesoro.-

Volevo girarmi e prenderlo a sberle,ma se ne andò di corsa.

Non smisi di pensare a lui,alle sue labbra,agli occhi e a quanto era perfetto.

O mio dio,cosa mi stava succedendo?

______

L'indomani andai a scuola e mi comportai come se nulla fosse successo.

-Ei,hai dormito?- Domandò nervosa,Alissa.

Aveva paura,che io avessi fatto ancora incubi.
- Sí,puoi stare tranquilla Ali.-

Smise,finalmente, di torturare le sue mani  perfette da principessa.

Non l'avevo mai vista così strana,- C'è qualcosa che non va?- domandai ancora piú preoccupata.

Si morse il labbro guardandosi a destra e a sinistra,come per assicurarsi che non ci fosse nessuno.

Mi prese il polso, ci trovammo nello sgabuzzino del bidello,era tutto pieno di polvere,ew che schifo.

-Ecco..- iniziò a parlare ma poi sembrò scoraggiarsi o qualcosa del genere.

-Non ho voglia di starmene qui a prendere polvere quindi parla,perfavore.-

In un modo che neanche io avevo capito,riuscii a persuaderla.

-Amo Federico.- parlò.

Alzai gli occhi al cielo, -Ma lo sapevamo già Alissa.-

-Non è cotta,non quella cotta che ti prendi alle medie o i primi anni di liceo,intendo amore puro,quando lo vedo vorrei sbattermelo davanti a tutti,dire a tutte quelle puttane che lui è solo mio, io  lo voglio e farò di tutto per averlo.- Disse decisa,uscì convinta di quello che stava facendo.

Non aveva capito molto il concetto d'amore, questo sentimento non lo puoi provare da adolescente,perchè noi giovani non sappiamo cosa sia questa  cosa.
Secondo me,l'amore è quando vedi la persona che ami e vuoi abbracciarla, quando ti bacia ti vengono i brividi anche se non è la prima volta che tocchi le sue labbra, quando senti il suo profumo nei tuoi vestiti,nelle coperte e ti piangi addosso perchè non è vicino a te, il vero amore è anche quando si fa la prima volta e lui ti chiede se fa male perchè gli importa di te e di come tu ti senta,quando se anche siamo lontani ci sentiamo al telefono tutti i giorni oppure quando uscite e vi sussurrate parole dolci sotto la Luna.

Mi accorsi che la campanella era suonata da un bel pezzo, sentii due voci, così le cercai e davvero non avrei mai dovuto.

Federico e Alissa si scambiavano baci appassionanti,non so cosa mi prese ma scappai il più lontano possibile e sapevo dove dovevo andare.

So che a volte è sempre colpa mia ma ora non proprio, ho sbattuto contro un tipo e sono caduta,ho male al sedere.

-Ei tu vuoi che ti paghi una seduta dall'oculista?- domandai alzandomi e pulendomi le ginocchia.

-Scusa Grace.-

-Benjamin?- domandai sconvolta.

Come se il destino o il fato avesse letto nei  miei pensieri,però ero stata davvero stronza nei suoi confronti.

-Oh,scusami non volev-

Rise cautamente,- Ei sta calma,va bene non l'hai fatto apposta.-

Mi tranquillizzai,sorridendo a lui.

-Allora..dove stavi andando cosi in fretta?- domandò curioso.

Oh, giusto.

-Uhm ero leggermente in ritardo.- risposi torturandomi le mani.

-Uh se vuoi ti accompagno.-

-Sì certo.-

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Helloo

Scusatemi per l'immenso ritardo!!
Spero che il capitolo vi piaccia.

Baci.

Yes Daddy, I Do || F.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora