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Questa è la prima volta che mi cimento nella traduzione di una storia quindi siate clementi *_*

Ho scelto di provare, dopo aver letto la storia originale che mi ha davvero convinta a farla conoscere pure al fandom italiano.

Qui potete trovare la storia originale:  http://www.asianfanfics.com/story/view/1120564/little-midnight-sun-exo-baekhyun-chanyeol-baekyeol-chanbaek-mafiaau-ionau

Ovviamente prima di iniziare ho chiesto all'autrice il permesso.

Buona lettura e miraccomando recensite!

Baekhyun chiuse la porta dopo che gli ultimi clienti furono usciti e girò il cartello da "aperto" a "chiuso". Si mise a canticchiare una canzone mentre dava una pulita ai tavoli del bar macchiati di caffè spruzzando prima dell'acqua insaponata e poi strofinandoli con uno straccio. Erano già le 18 in punto. Il sole stava tramontando, quindi era tempo di tornare a casa.

All'improvviso sentì la porta della cucina aprirsi e un uomo, all'apparenza di sessant'anni, con indosso degli occhiali rotondi, fece la sua apparizione. "Baekhyun, ho bisogno di parlarti" disse gravemente.

Il giovane ragazzo finì di pulire l'ultimo tavolo e lo raggiunse, lasciando gli utensili sul bancone. "Sì, signor Choi?"

"Non avrò più bisogno dei tuoi servizi" disse l'uomo con un tono di scuse. Baekhyun era al momento l'unico suo dipendente. Prima ce ne erano di più, un cassiere, un cameriere e un cuoco ad aiutarlo, ma quello ormai era passato.

Baekhyun perse un battito.

Il signor Choi prese una busta dalla sua tasca e la consegnò al ragazzo. "Questa è la tua ultima paga." Il ragazzo prese automaticamente la busta con le mani tremolanti. "Mi dispiace ragazzo ma non posso più mantenerti. Lo sai come funzionano le cose con la recessione."

Baekhyun deglutì. Nella sua testa, il panico.

NON è POSSIBILE, NON PUOI PERDERE IL LAVORO PROPRIO ADESSO

NON PUÓ ESSERE

"Spero tu trovi un altro lavoro."

JONGDAE NON Può FARCELA SENZA IL TUO AIUTO

JONGDAE MORIRÁ E SARÁ TUTTA COLPA TUA

COLPA TUA

L'unica cosa che uscì dalle sue labbra fu comunque un tremolante,

"Grazie."

COLPA. TUA.

Inserì la busta nella sua tracolla e senza ulteriore agitazione, augurò al signor Choi la buonanotte e se ne andò.

Camminò il più veloce possibile, tentando di trattenere le imminenti lacrime di frustrazione. Era consapevole di ogni veicolo che guidava dietro di lui, uscire a serata inoltrata in questa città era pericoloso, specialmente a piedi. Era abituato a mezzo correre verso la stazione ogni sera, probabilmente perché aveva disperato bisogno di denaro.

Il suo salario come cassiere non era niente di eccezionale, ma era comunque un lavoro, e in questi giorni era raro, soprattutto per un diciottenne come Baekhyun. Sua madre aveva due lavori, uno come sarta e uno come donna delle pulizie, ma non era abbastanza, non era mai abbastanza.

Jongdae, suo fratello di 7 anni, appena vide Baekhyun entrare nell'appartamento, corse a salutarlo. La casa era grande per tre persone, con due balconi, quattro camere da letto e due bagni. Un ricordo dei vecchi tempi, quando non dovevano sforzarsi per le cose più basilari.

"Hey, Dae" Baekhyun salutò il fratello con un sorriso e gli scompigliò i capelli. "Com'è andata oggi a scuola?"

"È stata la giornata del gioco!" il bambino affermò allegramente e Baekhyun sospirò internamente. Il cosiddetto "giorno del divertimento" significava solo che i bambini non avevano avuto lezioni, molto probabilmente perché tutti gli insegnanti (fatta eccezione per due che dovevano controllare i bambini) avevano lasciato il posto per stare in fila al supermercato, qualche isolato più in là. Questo comportamento, in questi giorni, non era poi così inusuale per i lavoratori, dato che qualche tipo di cibo basilare era estremamente difficile da trovare, come il riso e la farina. Baekhyun di solito trascorreva il sabato a girare in più negozi per trovare ogni cosa che un bambino in sviluppo necessitava per crescere in salute.

"Ti sei divertito?" chiese.

"Sì! E ti ho fatto un disegno!" e corse via, probabilmente per trovare il disegno.

Baekhyun lasciò la borsa e il pasticcino che aveva comprato per Jongdae in salotto e andò in cucina, dove poté sentire la madre usare la lavastoviglie.

"Oh, c'è l'acqua?" chiese sorpreso Baekhyun. Di solito avevano l'acqua solo per qualche ora al giorno, qualche giorno a settimana, e oggi non era nel programma.

"Sì, sbrigati, fatti una doccia e riempi questo secchio mentre sei lì" disse la madre, passandogli il secchio.

Baekhyun lo prese e schiarendosi la voce. "Mamma...oggi....il signor Choi mi ha licenziato..."

Vide la madre chiudere gli occhi per un momento, come se fosse le avessero tirato uno schiaffo. "Perché?" chiese allora.

"Ha detto che non può più mantenermi."

"Tirchio figlio di puttana." Sputò a bassa voce. Baekhyun trasalì a sentirla parlare così. Allora si girò verso il figlio. "Troverai un altro lavoro, Hyunnie, uno migliore, ne sono sicura."

Baekhyun annuì, ma entrambi sapevano quanto sarebbe stato difficile.

Il giorno dopo Baekhyun andò a pranzo con il suo migliore amico, Kyungsoo, per cercare di dimenticare almeno una parte delle sue preoccupazioni.

Kyungsoo invitava sempre Baekhyun a dei ristoranti lussuosi, ai quali non ci sarebbe mai andato da solo. Essendo stati nella stessa situazione economica in passato, Baekhyun non aveva idea di come l'amico potesse permetterselo. Probabilmente, pensava, essere un barista faceva guadagnare molto bene.

Oggi era un ristorante sushi e Baekhyun gli stava raccontando dei suoi problemi mentre riempiva la bocca con il sashimi. Lui e Kyungsoo si conoscono dalla scuola materna. Il ragazzo dai capelli neri era l'unica persona di cui si fidava abbastanza da raccontare ogni suo problema, dalla malattia di Jongdae al fatto che avesse solo quattro paia di scarpe.

"Lo sai, Baek, che uno dei ragazzi al bar ha lasciato recentemente il posto, e stanno cercando un sostituto," disse Kyungsoo, facendo un sorso dal suo tè freddo. "se vuoi, puoi venire stasera con me."

Gli occhi di Baekhyun si illuminarono al sentire l'amico. "Davvero?! Aspetta, quali sono gli orari?"

"Da mercoledì a sabato, dalle 20 alle 4 di mattina."

Baekhyun annuì. "Posso andare vestito così?"

Kyungsoo guardò severamente i suoi jeans consumati e la semplice t-shirt che indossava. "Vieni a casa mia, ti presterò qualcosa di più appropriato e poi possiamo andare insieme." Disse, dato che avevano la stessa taglia.

Baekhyun sorrise e seguì l'amico dopo che aveva pagato il spropositato conto.

"Però ti avverto...questo lavoro potrebbe non essere quello che ti aspetti," disse con tono grave. "all'inizio non volevo farlo, ma penso che dovresti prenderlo in considerazione."

"Considererò tutto" replicò Baekhyun.

Kyungsoo annuì.

Little Midnight SunWhere stories live. Discover now