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Amore, ti chiamo appena finisce la cerimonia.

Digito velocemente il messaggio e premo invio. Oggi è il gran giorno. Ieri ci siamo dati da fare per terminare i preparativi del matrimonio di Holly e Daniel. Io ero molto euforica, piena di gioia. Joe ed io ora stiamo insieme. Venerdì sera mi ha chiamato appena siamo tornati, dopo una lunga e divertente giornata in giro per orlando, e ci siamo incontrati alla spiaggia. Meredith sospettava qualcosa che riguardasse ciò che mi voleva dire, ed è quasi più contenta di me. Dopo che ci siamo visti abbiamo passeggiato un po' lungo il mare, fino a notte inoltrata, quando ci siamo visti in un locale con Mer, Lee, Adry e i rispettivi compagni della serata. Ci siamo divertiti tantissimo, e quando sono tornata a casa ho beccato il terzo grado dalla famiglia schierata, ma non era lungo quando quello di Steve, che era uscito senza il permesso dei genitori tornando a casa alle due. Il giorno dopo ho parlato con Kendall: abbiamo deciso di dimenticare quello che è successo, e così anche Cole. Ancora non parla molto con Ken, ma d'altronde non possiamo farci niente noi. Non riesco a rinnegare i miei sentimenti per Kendall, ma posso soltanto rinchiuderli nel più profondo spazio del mio cuore e del mio cervello, e per il momento dedicarmi completamente a Joe. È un ragazzo perfetto. Dolce e premuroso, e con lui mi diverto tantissimo.
Volete sapere come faccio a dormire la notte ora che Ken mi ignora?
Beh per quello non c'è più problema! Gli incubi sono passati, fortunatamente occupavano soltanto una fase della mia vita. Ma questo non vuol dire che io non pensi continuamente a loro... mi mancano più di ogni altra cosa. Mi manca il loro sorriso. Mi manca tutto di loro. E non oso immaginare la faccia che avrebbe fatto papà se mi avesse visto fare touchdown alla partita, perchè farebbe troppo male.
Mi ritrovo ad asciugarmi tre lacrime dal volto, quando precipitano in camera mia.
"Sophie, la mamma sta avendo un attacco isterico in camera da letto, a noi non ci fa entrare, chiede espressamente di te." Stev indossa uno smoking con una camicia bianca e delle strisce rosa, per richiamare il tema generale. Quasi tutti sono vestiti così. Tranne Kendall, e da lui ce lo potevamo aspettare. Indossa una semplice giacca nera e una camicia, senza cravatta, l'ho incrociato prima, in corridoio, quando mi ha ignorato per l'ennesima volta. Ed era più che sexy.
"Arrivo subito." Mi alzo in piedi e attraverso la stanza fino ad affiancarlo.
"Sei bellissima." Mi sorride ed io ricambio.
"Ti ringrazio. Anche tu, tesoro." Lo bacio sulla guancia e percorro il corridoio.
"Noi altri siamo giù. Sono arrivati tutti. Falla uscire da quella stanza." Ridacchia.
Annuisco, e busso.
"Avanti!" Ringhia Holly dall'altra parte.
"Holly, che ti succede?"
"Non sono pronta!" Si guarda allo specchio agitata.
"Sei perfetta! E Daniel è giù ad aspettarti! Sono sicura che non sta più nella pelle e che ha bisogno di vederti al più presto." La abbraccio da dietro.
"Non ce la potrò fare." Scuote la testa e versa lacrime su lacrime.
"Oh andiamo! Perché no?"
"Perchè avrei voluto che loro ci fossero stati." Si gira e singhiozza sulla mia spalla.
Ho capito chi sono loro... e non posso fare a meno di pingere. Anche io lo vorrei. Ogni secondo, ogni minuto.
"Ci staranno guardando dall'alto." Dico con la voce incrinata.
"Scusa. Sono patetica." Si asciuga il volto a si riguarda allo specchio, tirando su col naso.
"Pronta? Forza, ieri abbiamo fatto una marea di prove, e tutti gli invitati sono giù ad aspettarti." Le sorrido lievemente.
"Grazie per tutto quello che hai fatto."
"Non ho fatto assolutamente niente." Mi stringo nelle spalle.
"Invece sì, hai fatto molto." Mi stringe un'ultima volta la mano e con decisione apre la porta.
Butto via tutta l'aria che ho dentro e la seguo, piú titubante.

"Oh! Tesoro! Ho desiderato tanto conoscerti!" La nonna dei Morley mi abbraccia calorosamente.
"E anche voi due, giovanotti. Ma quanto siete belli!" Da un buffetto sulle guance ai miei fratelli.
"Piacere, signora." Dico io.
"Chiamatemi pure nonna!" Mi riabbraccia ancora.
"Siete così belli, tutti quanti! Assomigliate proprio ai vostri genitori. Io li conoscevo, sa! Erano veramente belle persone." Sospira.
Noi annuiamo.
La tensione che c'è tra noi si potrebbe addirittura tagliare con un coltello.
"Allora, tesoro, che ne dici di fare un ballo con la tua nuova nonna?" Chiede a Cole. Lui, imbarazzato, annuisce e la segue nella pista piena, improvvisata sotto un tendone accanto alla piscina. La cerimonia è stata fantastica, e la mamma di Daniel non è stata la prima persona a placcarci e riempirci di chiacchiere. Io e Kyle scoppiamo a ridere appena la nonna Morley afferra Cole per le spalle e comincia a ondeggiare, mentre lui sembra un pezzo di legno, e si guarda intorno agitato.
"Sicuramente questa canzone non è il suo genere." Sorride Kyle.
"E quella donna non è il suo tipo" aggiungo scherzando.
"Kyle, che me lo concedi un ballo?" Holly si avvicina e senza aspettare risposta lo trascina in pista anche lei. Io sorrido, ma Daniel mi costringe ad aggiungermi alla mischia, e mi prende per i fianchi.
"Non agitarti." Sorride.
"Stai molto bene, Daniel. Lo smoking ti dona." Ridacchio.
"Si, mi donerà anche, ma non sono abituato." Scuote la testa.
"Come ti senti?" Gli chiedo.
"Benissimo. E tu? Ti stai divertendo?"
"Oh si, tua mamma è davvero simpatica." Inclino la testa di lato.
"C'è qualcuno che ti sta guardando da tempo." Indica dietro di me e quando mi sto per girare, lui mi blocca.
"Oh no, non ora." Ride. "È Kendall. Non riesco a credere che tu non ti sia ancora accorta che è follemente pazzo di te da quando eravate bambini."
"Ha la ragazza." Rispondo senza esitare. Ma cosa gli viene in mente?
"Non vuol dire nulla." Scrolla le spalle. In realtá no, non ce l'ha. Ha rinunciato a Michelle quando si è fatta tre persone che neanche conosceva alla festa. È proprio una puttana.
"Non è nemmeno una novitá. I miei ragazzi impazziscono per te. Gli ho intimato di non importunarti però è ti starti lontano. So che non staresti mai con loro. Sarebbe anche una cosa un po' strana." Ride.
Io piego leggermente le labbra da un lato, per non sembrare scortese. Si... strana.... non sai che ho limonato con tuo figlio è gli ho pregato di prendermi sul letto a una festa mentre ero ubriaca.
La canzone finisce, e Daniel ritorna dalla sua sposa. Io cerco di fare a spintoni tra la folla che sta avanzando verso il centro per ballare una canzone di Michele Jackson, che sta partendo proprio ora.
Mentre riesco a liberarmi e a respirare di nuovo, lo vedo.
È lui.
Ken.
Il ragazzo che mi sta guardando come se fossi l'unica.
E ora si sta avvicinando a me. Merda.
Non fa nemmeno finta di non avermi visto, anzi, mi vede la distoglie lo sguardo e prosegue. Mi giro per vedere dove va, e raggiunge una ragazza, che lo sta guardando sorridere. Ha i capelli color nocciola che le ricadono sulle spalle, un vestito viola che le sta benissimo, per via delle sue gambe lunghe e del suo fisico slanciato. Mi sento sprofondare non appeno li vedo abbracciarsi senza pudore.
Mi volto alla svelta ed esco dal tendone, per andarmi a sedere a bordo piscina. Levo le scarpe e intingo i piedi dentro l'acqua gelida.
Prendo il telefono e comincio a digitare messaggini a Joe, ricevendo sue risposte immediatamente.
"Qualcosa non va?" Sussulto è quasi faccio cadere il telefono in acqua.
"Cazzo, Mark! Mi hai fatto prendere un colpo." Mi Poggio una mano sul cuore e cerco di rallentare il battito cardiaco. Lui ride buttando la testa indietro.
"Scusa, piccola, non volevo."
Faccio una smorfia e mi stendo per terra.
"Comunque, no, va tutto bene, a parte l'infarto. E grazie per aver chiesto." Dico acida facendogli la linguaccia.
"Beh, te ne stai qui, tutta sola, invece di divertirti con noi altri."
"Non mi sento proprio a mio agio con tutte quelle persone che non conosco."
Mi stringo nelle spalle. Non ho proprio voglia di starmene seduta a vedere tutti gli altri ballare.
"Roger sta parlando con alcuni cugini, magari possiamo presentarteli."
"Ehm..."
"Dai vieni." Mi afferra un polso e mi porta di nuovo sotto al tendone.
Ci avviciniamo a un gruppo di ragazzi, tra cui Roger e una ragazza di circa tredici anni, con i capelli biondi e dei begli occhi grandi grigi.
Roger mi si avvicina sorridente e mi mette un braccio intorno alla spalla, mentre Mark si fa un po' da parte. "Ragazzi, lei è Sophie". Mi guarda, mentre io sorrido e saluto con la mano quei ragazzi che mi stanno squadrando.
"Piacere, dolcezza, io sono Hoyster, mi hanno parlato molto di te." Mi prende la mano e mi bacia il polso, facendomi l'occhiolino. Io rimango un po' spaesata, ma un'altro ride e dà una pacca sulla spalla a Hoyster.
"Non ci far caso, ha sbattuto la testa da piccolo. Io sono Ginger." La ragazza mi porge la mano ed io le sorrido.
"Molto piacere, Ginger."

Il resto del pomeriggio è volato, fino all'ora dell'aperitivo. I cugini dei Morley sono molto simpatici, e quasi mi hanno fatto  dimenticare di Ken e della ragazza che sono spariti dalla nostra vista. A metà pomeriggio Liz è venuta a rifugiarsi da me, e si è posata sulle mie gambe. Poi è andata a giocare con Ginger. Mi sta simpatica quella ragazza, ed io credo di stare simpatica a lei. I suoi fratelli sono Hoyster e Malcolm. Due ragazzi straordinari. Cugini di secondo grado dei Morley, figli della cugina di Holly. Vengono anche loro dal Montana, solo per il loro matrimonio.
Non vivevamo però nella nostra stessa cittadina.
Qualcuno mi fa voltare e vado a sbattere contro un petto muscoloso. Alzando lo sguardo mi trovo dentro gli occhi più belli del mondo.
"Vuoi ballare?" Chiede impassibile.
Annuisco. Ma che cazzo faccio?
Annuisce anche lui.
Cinque secondi così fermi, uno di fronte all'altro, poi sbuffo e mi faccio seguire in mezzo alla gente che si scatena.
Mi afferra per i fianchi, e io cerco di tenermi a distanza, guardando da un'altra parte, e sbuffando, e sbuffando e sbuffando ancora.
"La smetti?" Fa Ken, scocciato.
"Perché mi hai invitata a ballare?"
"Perché hai accettato?"
Inarco un sopracciglio. "Te l'ho chiesto prima io."
"Mi andava di ballare con te." Mi fa avvicinare di più a lui.
"Beh a me no." Cerco di dimenarmi.
"Allora potevi non accettare dall'inizio."
"Non so cosa mi sia preso." Sfido il suo sguardo.
Lui fa un sorriso maligno. "io lo so, invece."
Piano piano si avvicina sempre più a me. Oh mamma, vuole baciarmi. Qui davanti a tutti? Nonché qualcuno possa vedere, impegnati come sono con il proprio partner.
"Fermo" gli poso una mano sul petto. "Non mi hai ascoltato quando ti ho detto che dovremmo essere solo amici?" Mi guarda storto.
"No, non ti ho ascoltata. Ero troppo impegnato ad ammirare il tuo volto perfetto." Dice.
Cristo ma è impazzito? Non può dirmi queste cose!
"Hai bevuto?"
"Forse un pochino." Risponde beffardo.
Sospiro. "Quanto un pochino?" Lo spingo.
"Eddai, torna più vicino." Le sue mani calde sono ancora sulla mia schiena, e questa sensazione mi fa rabbrividire.
"Lasciami." Intimo.
"Sei bellissima con questo vestito." Cerca disperatamente di baciarmi.
"Lasciami ho detto!"
"Forse dovresti." Il mio sguardo guizza direttamente su Cole, alla mia destra.
"Amico, stiamo solo ballando!"
"Ti ha detto di lasciarla andare, e se non vuoi finire con un occhio nero nel giorno del matrimonio dei tuoi genitori ti conviene farlo."
Ken alza le mani. "E va bene amico." Sorride sghembo e si allontana.
"Non lo capirà mai." Mio fratello scuote la testa e mi posa un braccio sul collo.

La cena è stata una spasso, e al lancio del bouquet si sono precipitate tutte a prenderlo, ma è caduto proprio tra le mie mani.
Gli invitati se ne sono andati e abbiamo dovuto mettere a posto tutto noi ragazzi. Credo che a Ken sia passata la sbornia, ma a lui ci avrá pensato quella ragazza con cui è sparita dalla festa...finalmente è ora di andare a dormire e rientro in camera dal bagno, tra i corridoi movimentati.
La sorpresa che trovo però non é ne piacevole ne sgradevole. Dipende da ciò che ci fa in camera mia.

Manicomio al n. 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora