Erano passati otto anni da quando Ib era andata alla galleria alla mostra di Guertana. Lei e Garry avevano continuato a vedersi e con il tempo la ragazza era cresciuta fino ad arrivare all'età di diciotto anni, età in cui si accorse che i suoi sentimenti per Garry si erano sviluppati fino a diventare amore. Così si erano sposati, nonostante i nove anni di differenza. Ora erano diventati dei famosi pittori conosciuti in tutto il mondo per la stravaganza delle loro opere d'arte, come quelle di Guertana. Erano felici. D'altronde, come avrebbero potuto non esserlo? Erano sposati, erano dei pittori di successo, avevano degli amici. Cosa mancava? Apparentemente nulla. Ma non per Ib. Da quando era uscita dalla galleria d'arte con Garry qualcosa la tormentava, un tarlo la rodeva dentro, un ricordo. Il ricordo di una chioma di capelli biondi e guance paffute, di una voce vivace-quasi pazza-,di un coltello da pittore stretto con rabbia, del fuoco ardente su un vestito verde scuro e delle urla strazianti...
Mary...
Mary...era quello il suo chiodo fisso, era questo quello che la turbava. Non riusciva a perdonarsi di averla lasciata lì, bruciata, dopo che le aveva promesso che sarebbero uscite insieme. Non poteva dimenticare le sue lacrime e le sue urla di dolore quando Garry prese l'accendino e diede fuoco al quadro. Non poteva perdonarsi per averla tradita in quel modo e averla trattata come fosse un semplice quadro: Mary era viva, poteva muoversi, parlare, provare emozioni come tutti gli esseri umani. Ma lei aveva preferito abbandonarla per andare via con Garry, lasciandola alle mani di un destino atroce. Eppure erano amiche...<<Mary no! Ti supplico, non mi lasciare!>>
<<È tutta colpa tua Ib! Avevi promesso che saremmo uscite insieme, avresti dovuto fermare Garry!>>
<<Mary non volevo! Avevo paura, non capivo ed ero confusa! Non mi lasciare, noi siamo amiche!>>
<<Avresti potuto evitarlo...ma ormai è troppo tardi...>>
<<Mary no!>>
...
<<Mary!>>
<<Ib tranquilla, era un incubo!>>
<<Mary! Mary!>>
<<Ib guardami! Sono io, sono Garry! Era un incubo, non ti preoccupare!>>disse Garry prendendo il volto di Ib tra le mani e asciugandole le lacrime. Poi la abbracciò facendole poggiare la testa sul suo petto. Ib continuò a piangere in silenzio mentre guardava il vuoto. Non riusciva a togliersi dalla testa il fatto che Mary avrebbe potuto essere salvata. Forse sarebbe rimasta sola lo stesso, ma pur sempre viva! E invece aveva preferito bruciare il quadro e cercare di dimenticare. Proprio non poteva perdonarselo. Garry la strinse più forte:<<Ti senti ancora in colpa per Mary, non è così?>>chiese dolcemente. Lei sospirò amareggiata e annuì:<<Io...continuo a pensare che...che avremmo potuto evitare tutto...avremmo potuto evitare di bruciare Mary...in fondo lei...lei era umana quanto noi, anche se in fondo era un quadro...>>disse con voce spezzata. Lui sospirò e le baciò il capo:<<Se avessi saputo che ti saresti portata dietro questo rimorso non l'avrei mai fatto...non è colpa tua Ib, sono io che mi sarei dovuto fermare.>>mormorò con una nota di tristezza nella sua voce. Lei scosse la testa:<<No Garry, non capisci!? Avrei dovuto essere io a fermarti, ad oppormi alla decisione di bruciare il quadro...avevo promesso a Mary che saremmo uscite insieme dal "Mondo Fabbricato", che saremmo state amiche per sempre! E io...io l'ho tradita! Ho infranto la nostra promessa e non avrei dovuto farlo!>>urlò piangente. Garry la strinse più forte e le accarezzò la schiena, lasciandola sfogare. Ib cominciò a singhiozzare molto forte e a tremare, mentre un leggero vento primaverile entrava dalla finestra facendo fluttuare le tende. La luce della luna accarezzava dolcemente i loro corpi, mentre Ib, sotto le carezze di Garry, cominciò a tranquillizzarsi. Quando finalmente si calmò, un pensiero le balenò in mente e disse:<<Forse avrei...avrei dovuto sacrificarmi...rimanere io là e lasciare che tu e lei usciste dalla galleria maledetta...>>Garry sbiancò sentendo le sue parole. Al pensiero di stare senza Ib una lacrima solitaria scivolò lungo la sua guancia. Non badò nemmeno ad asciugarsela e la ammonì con tristezza:<<Non dire mai più certe cose Ib! Senza di te ora mi sentirei totalmente abbandonato e mi porterei dentro il peso di averti lasciata morire nella galleria! Non ti voglio mai più sentir dire certe sciocchezze amore...mai più...>>stavolta fu Garry a piangere. Strinse Ib ancora più forte lasciandola sorpresa, come avesse paura che scappasse o svanisse all'improvviso. E lei, senza alcun preavviso, si staccò da lui e lo baciò accarezzandogli le braccia. Stupito, Garry ricambiò il bacio. Si staccarono solo quando non ebbero più ossigeno nei polmoni. Tra un respiro e l'altro, Ib mormorò uno "Scusami" mentre lo guardava negli occhi. Lui sorrise e scosse la testa, per poi cingerle la vita. Lei sorrise e gli buttò le braccia al collo.
<<Mi manca.>>
<<Eh?>>
Ib si staccò e abbassò le sguardo sulle sue mani<<Mary. Mi manca. A dire il vero mi mancava già quando avevi preso l'accendino. Mi mancano i suoi occhi vivaci, la sua voce, il suo sorriso...vorrei tanto che fosse uscita con noi dal quadro: chissà, magari ora sarebbe felice e avrebbe anche degli amici...>>
<<Forse...però voglio essere sincero: non so se sarei davvero felice di averla con noi.>>
<<Garry!>>
<<Ehm...n-non fraintendermi Ib, sono seriamente dispiaciuto per lei e anche io mi sento in colpa per ciò che abbiamo fatto. Però...era un po' fastidiosa e non ascoltava le persone. Inoltre era anche abbastanza appiccicosa e aveva degli evidenti sbalzi d'umore: sarebbe stato molto problematico gestire il suo carattere. E considerato il suo modo di sfogare la rabbia...non credo nemmeno che si sarebbe trovata molto bene nel mondo fuori dalla galleria...>>detto questo distolse lo sguardo<<Scusa, ma è davvero ciò che penso.>>
<<Come puoi dire certe cose su Mary!? Era mia amica!>>
Lui sorrise mestamente<<Avresti preferito che ti dicessi una bugia? Che facessi l'ipocrita solo per farti sorridere quando in realtà non ero d'accordo con te?>>chiese con un tono dolce.
<<Garry...–scosse la testa–No, hai ragione: preferisco che tu mi dica sempre la verità, non voglio le bugie.>>
<<Vedi?>>sussurrò. Poi le scosto una ciocca di capelli dal viso e la baciò. Quando si staccò le mormorò sulle labbra:<<E meglio se ora provi a dormire, Ib>>. Lei annuì e si accoccolò vicino a lui. Lui la strinse, sorridendo:<<Vuoi che ti canti qualcosa?>> <<Garry, non sono una bambina!>>Garry rise:<<Oh Ib, tu rimarrai per sempre la mia bambina! Non per nulla ti ho sposata!>>Ib arrossì e nascose la faccia nel suo petto, e lui ridacchiò facendola divenire ancora più rossa. Poi Garry si mise a cantare, carezzandole dolcemente i capelli. Pian piano Ib chiuse gli occhi e si fece cullare fra le sue braccia. Poco prima di addormentarsi sentì Garry sussurrarle nell'orecchio:<<Nemmeno Mary avrebbe voluto che ti sacrificassi per salvare me e lei...>>
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Memories
FanfictionSono passati nove anni da quando Ib e Garry sono usciti dalla galleria di Guertana. Cosa sarà successo in tutti questi anni? E il loro ricordi? E, soprattutto, il ricordo di Mary? Forse Ib non è così felice come vuole far credere... '_~'~_'~_'~_'~_'...