Capitolo 40.

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I don’t know how
I feel (part 3)
 

“E’ arrivato! Nascondetevi subito, cazzo! E spegnete la luce!” Ci informò Harry, nascondendosi sotto il tavolo, riferendosi a Louis.

Meredith spense la luce e in un attimo tutti trovarono un nascondiglio. Brancolai nel buio, cercando di mettermi dietro il divano, ma inciampai su qualcosa e caddi su qualcuno. Quel qualcuno mi afferrò prima che potessi battere i denti a terra e mi aiutò a sedermi vicino a lui.

“Grazie” Sussurrai a chiunque fosse.

“Non c’è di che” Rispose una voce.

La sua voce, senza ombra di dubbio. Trattenni il respiro e mi appoggiai al divano, sentendo la porta di casa aprirsi.

“Che è tutto sto buio!” Borbottò Louis.

“Abbassa la voce, Lou! Staranno già dormendo tutti” Lo rimproverò Liam con un’interpretazione da Oscar. Si sentirono le chiavi appoggiate sul legno del mobiletto d’entrata, poi dei passi verso il salotto.

“No, no, no! E’ il mio compleanno e loro dormono? Dobbiamo andare come minimo in discoteca!” Sbuffò il bruno, accendendo la luce del salotto.

“Sorpresa!” Scattammo fuori dai nascondigli - io con meno entusiasmo - e notai che Caroline era ancora nascosta dietro il secondo divano facendomi segno di fare finta di nulla.

“Allora non stavate dormendo, stronzi! Ci stavo rimanendo male!” Andò ad abbracciare tutti, stupendosi di trovare anche tutte le ragazze. Poi abbracciò me e mi sorrise. “Ciao, tesoro. Stai meglio?” Mi chiese speranzoso.

“Beh, la polmonite, o quello che era, mi è passata quasi del tutto. Sto meglio adesso!” Sorrisi di rimando, cercando di non far spegnere il suo sorriso.

“Non intendevo fisicamente e tu lo sai.”Mi disse.

“Lou, non voglio rovinare la tua festa. Ti basta sapere che ti voglio bene e sono contenta di essere qui per il tuo compleanno. Il resto non importa 
adesso. Tu vieni prima” Il bruno non ribatté più, capendo che non glielo avrei detto in quel momento. Perciò mi accarezzò i capelli e andò a salutare Tracy.

“Ehi, la mia ragazza non è venuta con te qui, per festeggiare il suo cucciolo?”
Chiese Louis, ma Tracy scosse la testa.

“L’ha tenuta a casa nostra madre per aiutarla a finire i preparativi per Natale” Guardai Caroline, ancora dietro il divano, e lei mi fece un occhiolino.

“Cioè, spiegami meglio, tu..Nanetta malefica, sei venuta qui senza la persona che desidero più vedere in assoluto? E lei non si è nemmeno opposta a questa..ingiustizia?!” 
Domandò Lou, alzando un sopracciglio.

“Se conoscessi mia madre capiresti perché Carol non si è opposta alla sua decisione” Ridacchiò Tracy, facendo sbuffare Louis.

“Dai, vecchietto, la vedrai un altro giorno!” Lo rabbonì Mary e lui alzò gli occhi al cielo.

“Io vorrei fosse qui ora, però” Si lamentò come un bambino.

Vidi Carol fare un sorriso intenerito, poi sospirare e uscire allo scoperto dicendo:

“Ok, non ce la faccio più a sentirlo così afflitto” Lo sguardo di Lou si illuminò e, con un balzo, la prese tra le braccia e la strinse a sé.

“Guastafeste! Dovevi uscire insieme alla torta!” Borbottò la sorella, beccandosi una smorfia da Louis e un sorriso da Niall.

“Volevate tenermela nascosta?! Pazzi!” Louis le prese il mento e le baciò leggermente le labbra, sorridendole come se fosse il suo sole.

Your love is my drug. [Z.M]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora