Capitolo 1

3 2 0
                                    

Mi chiamo Anna, ho una vita frenetica, mi sveglio sempre alle 05:00, vado a lavoro fino alle 08:00 e dalle 08:00 vado a scuola. È diventata una routine oramai, una routine STRESSANTE.
Mi sto preparando, tra 10 minuti devo andare a lavoro, indosso la prima maglietta che mi capita fra le mani, volo in bagno e una volta fatto tutto, inizio la mia attività fisica mattutina:"Correre alla fermata del bus".
***
Scendo dal bus e mi incammino verso il bar più vicino.
-Buongiorno.- Saluto con il solito sorriso sulle labbra
-Buongiorno, caffè?- Mi domanda una faccia sconosciuta dietro al bancone.
-Si, grazie.- Mi dirigo verso la cassa, pago ed inizio a correre verso la biblioteca dove lavoro.
***
-Dovrei consegnare questo libro.- Afferro il libro, lo registro e domando
-Le serve qualche altro libro?-
-No, grazie.- Mi risponde il tipo. È veramente bello, cavolo se è bello. Ha un sorriso stupendo, uno sguardo allucinante e poi è così educato, mi da l'aria di un bravo ragazzo.
Il tempo passa in fretta. Prendo lo zaino, saluto i colleghi e mi diriggo verso la scuola che non dista molto dalla biblioteca.
Odio la scuola, è un carcere. Ho pochi amici, sto sulle palle a tutti i professori, in più ho una vita sentimentale pari a zero.
Entro in classe saluto Gioia e Siria, le mie due migliori amiche, mi siedo accanto a loro e iniziamo a parlare.
-Cavolo se era bello, spero ritorni, è il ragazzo che tutte vorrebbero.- Sto iniziando a sclerare
-Immaggiiiiiiiiino- Dice Siria non molto convinta, poichè, come dice lei, ho gusti di merda. Gioia si limita ad un sorriso. Loro sono le tipiche ragazze che non amano parlare di queste cose, ma vabbeh, io sono una rompi palle e quindi glie ne parlo.
-Ma sai con chi abbiamo fatto amicizia?- Mi dice Gioia spezzando quel silenzio che si era creato.
-No- Dico inespressiva.
-Hai presente Aurora? La popolare della scuola? Quella che tu chiami troia-
N O N C I P O S S O C R E D E R E.
-Davvero? Davvero avete parlato con quella?- Dico schifata
-Si, è davvero simpatica- Esclama Siria
-IMMAAAAAGGINO- Le dico cercando di imitarla.
Nel frattempo entra la prof., come di "rito" e educazione ci alziamo e le diamo il buongiorno.
***
Sono esausta, dopo queste sei LUUUNGHISSIME ore, finalmente, è suonata la campanella.
-Programmi per questo pomeriggio?- Domando
Si guardano, come se stessero comunicando con gli occhi, questa cosa non mi piace affatto.
-Pensavamo di studiare insieme, vuoi unirti?- Mi chiede Gioia. Sono due secchione, sono il mio opposto, io non studio mai.
-Vabene, ma vi avviso, IO NON STUDIO- Scandisco bene le ultime parole. Scoppiamo entrambe in una risata. Usciamo da scuola e ci incamminiamo verso casa.

Troppo distanti per amarciWhere stories live. Discover now