15. Mi perdoni?

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"Mio padre mi ha detto che devo cambiare residenza e che gli piacerebbe passare più tempo con me, ieri, quando sono tornata a casa" dico a Debbs.

Si mette a ridere dicendo "È inutile cambiare residenza ormai, tra una settimana partiamo"

Annuisco e faccio un'altro tiro.

"Stavo pensando che potremmo vendere i dipinti che non portiamo, io ne ho tantissimi" propongo.

Mi prende la canna e fa un tiro per poi dire "Si, ottima idea".

Ian entra in salotto sbadigliando.

Poi fotte la canna a Debbs e fa un tiro "Dove sono andati gli altri?" Chiede per poi tossire.

"Non ce l'hanno detto" gli risponde Debbs.

"E voi ancora non mi avete spiegato chi è quello, e che voleva da voi" gli ricordo.

"Alis, facevamo corse clandestine e le macchine ce le dava Darcie perché noi non potevamo permettercele.
Se vincevamo davamo il cinquanta per cento del denaro a lui, mentre se perdevamo dovevamo aiutarlo con qualche lavoro sporco come vendere droga a scuola e i soldi li prendeva lui.
Solo che due mesi fa Bryan ha fatto un grosso incidente in cui ha coinvolto anche un'altra macchina, sono caduti giù dal dirupo e le macchine sono state distrutte, non ci sono state vittime in compenso, ma dovevamo i soldi a Darcie per comprarsi un'altra macchina" mi spiega velocemente per poi tossire di nuovo.

"Aspetta un attimo. Solo Bryan gli doveva dei soldi, tu e la tua vecchia casa che c'entravate?" Gli chiedo incuriosita.

"Bryan qualche settimana prima mi aveva aiutato a compensare un grosso debito, perciò glielo devo, e poi siamo cresciuti praticamente insieme" si spiega.

"Quindi lo conosci bene... Mi racconti un po' di lui e la sua infanzia?" Gli chiedo.

Si siede sul divano opposto come per prepararsi ad un lungo discorso e inizia a parlare "I suoi erano molto ricchi e avevano una casa grande nei quartieri ricchi naturalmente.
Tutto andava per il meglio fino a quando suo padre non scoprì che la moglie lo tradiva.
Suo padre era molto amico di mia nonna e perciò le raccontò quello che aveva scoperto. Mia nonna gli consigliò di parlare senza l'uso della violenza con il diretto interessato. Così fece.
Un giorno volle parlare con l'amante della moglie e gli offrì una grossa somma di denaro a costo di lasciare stare per sempre la moglie.
L'uomo era ubriaco, rifiutò il denaro e gli sparò urlando che ora sua moglie non l'amava, perciò era lui che doveva togliersi di mezzo.
Io e Bryan ci eravamo nascosti nell'armadio per fare uno scherzo a suo padre. Abbiamo visto tutto. Non potevamo immaginare che sarebbe successo un casino del genere.
Piangevamo in silenzio e siamo rimasti nell'armadio per molte ore anche quando la polizia ha ripulito tutto e preso il cadavere.
Il tizio si andò a costituire e ora è ancora dentro.
Ci cercarono ovunque e ci ritrovò sua madre.
Era disperata, non sapeva da quanto eravamo li dentro e se avevamo visto.
Lo scoprì nel corso degli anni quando ad ogni litigata Bryan gli dava della puttana e gli rinfacciava di aver ammazzato il padre."

Non ho parole perciò rimango in silenzio.

"È un argomento delicato per lui, non chiedergli nulla, se vorrà lo racconterà lui a te" mi dice.

Annuisco poi guardo Debbie che si è commossa, è così fragile.

Suonano il campanello e Debbs corre in bagno per non far vedere che ha pianto.

Vado ad aprire, e lascio entrare Bryan, Luke e Justin.

"Ciao" mi saluta Bryan dandomi anche un bacio sulla guancia.

La sua pelle fredda a contatto con la mia mi fa rabbrividire.

Chiudo la porta.

"Alis, vieni su, devo parlarti" mi dice tirandomi dall'avambraccio.

To risk  » Christopher McCroryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora