Insieme nonostante tutto - Bade One Shot

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Mercoledì 13 Dicembre 2014
Jade stava correndo in quei orribili corridoi bianchi che le facevano venire la pelle d'oca. Era in ansia, il suo cuore batteva a mille e le lacrime scorrevano sul suo viso senza che potesse fare niente. Correva come se la sua vita fosse in pericolo e da un certo punto di vista era così, perché Beck era per lei tutta la sua vita.
Si ritrovò davanti alla stanza 714 e si fermò.
La sua mano non smetteva di tremare e lo stesso lei. Aveva davvero paura in quel momento, ma doveva vederlo.
Abbassò la maniglia ed entrò.
Alla sua vista il suo cuore perse un battito e scoppiò a piangere.
Non riusciva a sopportare il fatto di vederlo in un lettino attaccato a tutti quei aggeggi medici.
<Beck per favore, svegliati! Non ce la faccio a vederti così.> Urlò Jade in lacrime. Afferrò la mano del ragazzo e la strinse. Se la portò sul viso ma non reagiva.
<Beck ti prego... i-io non ce la posso fare senza di te. Ti ricordi la prima volta che ci siamo lasciati? Non sono durata un giorno e sono tornata da te ma tu mi hai rifiutata. Mi ha fatto male, molto male ma nonostante questo non ho smesso di amarti e ci ho riprovato, perché io non posso vivere senza di te. Ti ricordi la seconda volta che ci siamo lasciati? Io ho pianto ogni sera e mi sono fatta male, molto male i-io... io ero convinta che non mi volessi più e vederti ogni giorno ridere e scherzare con Tori mi uccideva... nonostante tutto questo ti ho dedicato quella canzone rischiando di fare la figura dell'idiota davanti a tutti. Ho sempre fatto tutto io quindi ti prego, per favore! Per una volta fai tu qualcosa per me!>
Non ce la fece più e si lasciò cadere a terra coprendosi il viso con le mani e abbandonandosi in un pianto disperato. Per colpa di un idiota il suo ragazzo era in un lettino d'ospedale. Perché diavolo doveva passare con il rosso?!
Lei continuava a piangere e gridare il suo nome ma lui non poteva fare niente.
<Beck rispondimi, ti prego!> Lo supplicò la ragazza senza ricevere alcuna risposta.
La porta si aprì ed entrò un dottore.
<Signorina l'orario di visita è finito.>
La ragazza annuì e si alzò da terra per andarsene.

Venerdì 27 Febbraio 2015
<Beck sono passati tre mesi perché non ti svegli? Mi stai facendo molto male, lo sai? Mi stai facendo soffrire di nuovo, perché mi fai questo? Per caso non mi vuoi più bene? Non mi ami più? Perché se tu mi amassi faresti tutto quello che ti è possibile per non farmi soffrire. Invece te ne resti là sdraiato a guardarmi piangere. Tutto questo mi sta facendo molto male Beck. Tu mi stai facendo stare male.>
La ragazza sussurrò quelle parole senza nemmeno versare una lacrima. Ormai era troppo stanca anche solo per piangere, era entrata in una fase di apatia che non si poteva dire se fosse un bene o un male. Da una parte soffriva di meno ma dall'altra non sentiva più niente. Assolutamente niente.

Domenica 25 Dicembre 2015

La ragazza entrò nella stanza accompagnata da un medico che compilava dei moduli.
Si avvicinò al lettino e si sedette lì sopra. Vicino a lui.
<Buon Natale Beck. Lo passeremo insieme lo sai? Finalmente staremo insieme, sono la tua compagnia di stanza non sei felice? Mi hanno assegnata qui pensando che tu potessi aiutarmi e lo faresti davvero se ti svegliassi.>
La ragazza si fermò e fece una pausa afferrando la mano del ragazzo e stringendola.
<In questo periodo ho perso 15 chili. Non credo sia tanto grave come dicono. Se non ho fame non ho fame. E come potrei mangiare o essere felice sapendo che tu sei qui? Non è qualcosa di cui ho bisogno, io ho bisogno di te ma è Natale non pensiamo a questo l'importante è che stiamo insieme ora.> La ragazza si sporse un po' e gli lasciò un bacio sulle labbra mentre il medico finiva di compilare i moduli e se ne andava.

Lunedì 9 Gennaio 2016
<Ciao Beck, i dottori mi stanno mandando da uno psicologo. Purtroppo hanno visto i miei tagli sulle braccia. Mi dicono di smettere e so che tu saresti dalla loro parte ma... ma non ce la faccio. Loro non capiscono, io sto davvero male per questa cosa. Non c'è più nessuno che mi pensa la mattina e mi augura una buona giornata. Non c'è più nessuno che la notte per farmi addormentare mi stringe tra le sue braccia augurandomi dei bei sogni. Ogni notte mi accuccio accanto a te ma ho bisogno di sentire le dolci parole che mi sussurravi come prima. Ho bisogno di sentire le tue braccia stringermi a te che mi fanno sentire davvero al sicuro. Non mi importa cosa succederà una volta che ti sveglierai, mi andrebbe bene pure che non ti ricordassi di me, voglio soltanto vedere i tuoi occhi aprirsi. Non ce la faccio più a vederti così. Non ce la faccio proprio.>

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