-Stiles?! Stiles?! Stiles, si può sapere perché sei ancora a casa?!- urlò lo sceriffo Stilinski appena tornato dal suo turno di notte. Erano le 7:45 e la jeep del figlio era ancora parcheggiata fuori casa. Iniziò a chiamarlo dal piano terra ma non ricevendo alcuna risposta salì nella camera del figlio e trovandolo ancora a letto nel mondo dei sogni iniziò a scuoterlo e ad imprecare contro di lui.
Dopo diversi tentativi, Stiles iniziò a muovere i primi muscoli e a sbattere gli occhi non riuscendo ancora a collegare il cervello e non capendo per quale motivo il padre stesse urlando in quella maniera.
-Ok! Ok! Ti ho sentito! Che vuoi?!- chiese Stiles infastidito dall'essere svegliato in questo modo.
-Che voglio?! Ma hai idea di che ore siano?!- stava cominciando davvero ad innervosirsi.
-Papà non ho voglia di indovinelli appena sveglio quindi per favore puoi arrivare al dunque?-
Il padre sbuffò stizzito - Stiles sono le 7:45 e tu a quest'ora dovresti essere a scuola! O almeno per strada!- cercò di spiegare nel modo più calmo possibile.
Stiles sembrava confuso da quelle parole -Non è possibile! Ho messo le sveglie! Possibile che non abbia suonato nessuna sveglia? O possibile che io non ne abbia sentita nemmeno una? No ma è impossibile! Ne ho messe circa una ventina e io...- Stiles venne interrotto dal padre che lo prese per un braccio facendolo alzare – Non è il momento dei tuoi discorsi infiniti! Fila in bagno e corri a scuola!-
Stiles obbedì prendendo tutto l'occorrente e dirigendosi in bagno maledicendo le sveglie, la scuola e quella divinità che ce l'aveva con lui per qualche motivo a lui sconosciuto. Seriamente, non era possibile che facesse sempre tardi! Che non sentisse nessuna delle mille sveglie impostate! Continuando ad imprecare si lavò, asciugò e vestì in fretta e furia, prese lo zaino salutò il padre e salì sulla jeep cercando di guidare il più veloce possibile ma senza superare di troppo il limite di velocità. Arrivò a scuola alle 8:30 ma per fortuna alla prima ora aveva il professor Bennett che per lui aveva sempre un occhio di riguardo dato che aveva tutte A nella sua materia quindi sperò che anche stavolta il professore fosse di buon umore da accettarlo in classe senza troppe discussioni. Corse verso l'aula di letteratura e aprì la porta senza neanche bussare -Buongiorno professore! Mi scusi ma...- non continuò il suo discorso perché quello davanti a lui non era il professor Bennett e assunse un'espressione alquanto strana che fece partire una risata dall'intera classe. Si girò fulminando i compagni ma restando ancora imbambolato sulla porta. Quello non era decisamente il professor Bennett!
-Immagino che lei sia Stilinski- disse il professore facendolo ritornare alla realtà.
Il ragazzo annuì con aria interrogativa, come faceva già a sapere lui chi fosse?
-I tuoi compagni mi hanno avvertito che arrivi sempre in ritardo. Comunque io sono il professor Hale e sostituirò il professor Bennett per un po'- chiarì il professore -E ora va a sederti.-
Stiles obbedì non prima di aver sussurrato al suo migliore amico Scott "è arrivato Mr Simpatia uh?" facendo sorridere l'amico. Durante la lezione non riusciva a non fissare il professore, era davvero giovane, intorno ai 25 anni pensò, e davvero bello, oggettivamente parlando. Alto, muscoloso, capelli neri e profondi occhi verdi...i suoi pensieri vennero interrotti dal suono della campanella che segnò la fine della lezione di letteratura così Stiles iniziò a prendere le sue cose e metterle nello zaino ma venne interrotto dalla voce del professore.
-Stilinski, al termine delle lezioni non scomodarti per andare a casa, sei in punizione, quindi raggiungimi qui a fine orario scolastico.- disse e salutò i ragazzi lasciando Stiles con una smorfia sul viso.
Scott raggiunse l'amico così da poter andare insieme a lui alla prossima lezione ma sentendolo imprecare iniziò a ridere.
-Che ti ridi?!- gli urlò Stiles dandogli un pugno sulla spalla.
-Amico, ti sei fatto già riconoscere- disse tra una risata e l'altra Scott e Stiles, per tutta risposta gli fece una linguaccia, gesto che fece aumentare ulteriormente le risate dell'amico. Si diressero così nella classe successiva sedendosi vicini: sopportare due ore del professor Harris era davvero difficile ma almeno con Scott al suo fianco ce l'avrebbe fatta e poi c'era Lydia. La ragazza dai capelli biondo fragola che lui amava dalla terza elementare mentre lei...bhe lei si sarebbe innamorata di lui a breve, ne era certo, anche se per ora non si rivolgevano la parola ma quelli erano dettagli.
Quando le lezioni terminarono Scott salutò Stiles augurandogli buona fortuna con Mr Simpatia e lasciò l'amico che si incamminò per raggiungere la classe di letteratura. Non trovando il professore andò a sedersi sbattendo la testa sul banco e grattandosi la testa arruffando i capelli, non sapendo cosa aspettarsi da quel meraviglioso quanto burbero professor Hale.
NOTA AUTRICE: Salve! Questa è la mia prima ff, spero davvero possa interessarvi. Sono una fan di Teen Wolf ed era da un po' che mi bazzicava quest'idea in testa. Spero vi piaccia, fatemi sapere! 🙂
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Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
FanfictionTutto procede tranquillo per Stiles: ha buoni amici, un bel rapporto col padre, buoni voti a scuola e tanti piani per farsi notare da Lydia. Questo fino a quando il suo amato professore decide di assentarsi per essere sostituito dal professor Hale...