Narra Lali:
Si dice che il giorno del matrimonio sia il più bello ed il più importante giorno per una donna. Be il giorno del mio primo matrimonio ero ubriaca e non me lo ricordo bene, e so solo che il giorno dopo mi ero risvegliata con un uomo bellissimo in un letto di un hotel di Las Vegas e che poi più tardi abbiamo scoperto di essere sposati, è stato un colpo, ma nascondevo che quell'esperienza mi intrigava e mi affascinava, come quell'uomo: Peter Lanzani. Peter era diverso da me, ricco, vive in una villa stupenda, fa molti viaggi all'estero ed avrebbe potuto avere tutte le donne di questo mondo. Avremmo dovuto convivere per un anno sotto lo stesso tempo, due perfetti sconosciuti, sposati che convivono e che hanno una paura folle dell'amore, perché entrambi hanno sofferto molto in passato. Però Peter ed io c'eravamo innamorati ed anche se all'inizio non volevo ammetterlo, lui è riuscito a farmi aprire. Peter era dolcissimo ed io chiusa com'ero nel mio guscio ero anche riuscita a farlo soffrire, ma poi grazie anche all'intervento di Cande, mia sorella, sono riuscita a riconquistarlo.
Firmai le carte e mi girai verso Peter e gli sorrisi, poi gli passai la penna, lui ricambiò il mio sorriso e firmò a sua volta. -Da ora siete divorziati- disse il giudice. Mi girai verso di lei e gli sorrisi, poi mi girai verso di Peter, gli misi le mani dietro il collo, gli scompigliai i capelli e lo baciai con passione. -Andiamo, ci aspettano fuori- disse lui, feci cenno di si con la testa. Uscimmo. -Allora?- chiese Euge. -Siamo divorziati- dissi sorridendo, mettendogli la mano dietro la schiena. -Sono felice per voi- disse lei poco convinta, credo che non avrebbe mai capito la questione del matrimonio a Las Vegas e del divorzio, come tutti gli altri, solo io e Peter potevamo capirla. -Andiamo in chiesa?- propose Cande. Feci cenno di si con la testa. Io e le ragazze salimmo su una limusine, i ragazzi sull'altra.-Come stai? Sei stressata?- mi chiese Cande. Scossi la testa. -Credo andrà tutto bene- dissi sorridendo ripensando alla serata prima.La sera prima:
Ero accoccolata sul petto di Peter, e lui mi ha fatto la stessa domanda di Cande, io lo avevo guardato, veramente ero un po' in ansia, ma appena lo ho guardato tutto era scomparso. -Sto bene, e tu, sei stressato?- gli ho domandato. -No, sono convinto di amarti, anche se Agus ha detto che se voglio ha preparato tutto per farmi scappare in Messico- lo ho guardato male, lui ha riso e mi ha baciato le labbra -Non scapperò mai, non via da te- mi ha detto ed io ho appoggiato la testa sul suo petto per ascoltare il battito del suo cuore, rapido e così dolce.Giorno del matrimonio:
Mia madre mi strinse il vestito, bianco, candido e morbido. Passai una mano sul vestito, il tessuto mi era subito piaciuto e poi mi faceva sembrare così bella, mi sentivo come una principessa che sta vivendo la sua favola personale. Guardai la madre di Peter nello specchio -Sei stupenda Lali- le sorrisi -Grazie- Sentii un leggero bussare alla porta, mi girai, Euge aprì un po' la porta per vedere chi fosse -Non se ne parla, tu non entri- disse tentando di chiudere la porta, ma quest'ultima sembrava bloccata. -Per favore, voglio vedere la mia futura moglie- disse Peter. Cande si mise di fronte a me come cercando di coprirmi. -Non si può, porta sfortuna- protestò Euge. -Manca poco alla cerimonia, aspetta Peter- disse sua madre. -Ma è solo un attimo- disse lui. -voglio per lo meno sentire la sua voce- continuò. -Peter, avviati in chiesa, arriverò fra pochissimo- dissi io sorridendo. -Dimmi che mi ami- mi chiese lui. -Ti amo- gli dissi sorridendo. -Anche io- mi rispose lui. -Ok, perfetto, ora va, che se no non saremo pronte e non potremo essere perfette- disse Euge, cercando ancora di chiudere la porta, ma prima che ci riuscisse Peter disse -Ma Lali è già perfetta- mi girai verso lo specchio sorridendo per quel commento.Entrare in chiesa con mio padre che mi accompagnava alla navata e mia madre e Cande dietro di me, quello era il mio sogno, e la navata cosparsa di petali di rose rossi e rosa, e Peter, il mio principe azzurro, che era lì, e guardava con ansia la porta, aspettando che entrassi, tutto un fascio di nervi perché ero in ritardo, coi capelli perfetti tirati all'indietro dal gel e nel suo splendido completo nero firmato, con la camicia bianca e limpida ed un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro. Mio padre mi lasciò a lui e mi diede un bacio sulla fronte, guardò Peter con uno sguardo che voleva essere spaventoso che conteneva la frase "se le accade qualcosa ti ammazzo", ma non c'è la fece, si fidava di Peter. Peter mi sorrise dolcemente, io ricambiai il sorriso. -Sei stupenda- mi disse lui. -Grazie- dissi abbassando lo sguardo, avevo le guance in fiamme. -Sono l'uomo più felice e fortunato del mondo- disse lui. -Ed io sono la donna più fortunata del mondo- gli dissi sfiorandogli dolcemente le labbra.
Ricevimento:
La sala era grande e stupenda, decorata con rose fresche bianche e rosa. Il candelario d'oro d'antiquariato dondolava sopra le nostre teste. Le finestre erano alte e permettevano di far entrare molta luce. Le tende bianche svolazzavano ed entrava un ottimo odore di campania. Peter sembrava il ritratto della felicità, ed io non ero da meno, mi sentivo quasi volare per quando ero felice. Mi avvicinai a lui, che stava conversando con Agustin e Simon e gli misi una mano sul braccio, lui si chinò per baciarmi dolcemente le labbra ed io le schiusi, gli misi le mani dietro la testa, scompigliandogli i capelli e facendo diventare il bacio lungo e passionale. -Ragazzi- disse Agus -cercatevi una stanza- Peter lo guardò male, staccandosi dal bacio di mala voglia. Peter mi passò una coppa di vino bianco e disse -è buonissimo, te lo consiglio- scossi la testa -Non posso bere- dissi. -Perché? Non credo tu debba guidare dopo- mi disse lui, sorridendomi. -Me lo ha consigliato il dottore- gli spiegai. Lui alzò un sopracciglio -Come il dottore? Non ti senti bene? Non mi hai detto nulla- chiese velocemente, con la voce alterata dalla preoccupazione. -Diciamo che in questi giorni mi sono sentita un po' male e sono andata dal dottore- dissi. -E lui che ti ha detto?- mi chiese Peter, ancora molto preoccupato. -Che sono incinta. Presto avremo un bambino amore mio- gli dissi. Lui mi guardò per un attimo, poi mi prese in braccio e mi fece girare per la stanza. -Da quanto lo sai?- mi chiese. -Da un paio di settimane, ho tenuto il mistero per farti una sorpresa, ma non c'è la facevo più a nascondertelo- gli dissi accarezzandogli la guancia. -Sono l'uomo più fortunato del mondo, la donna della mia vita ed un bambino in arrivo, cosa si può desiderare di più?- mi disse. -Credo che non ci manchi nulla- dissi e lo baciai con dolcezza le labbra.
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Ti amerò per sempre. Laliter
FanficLali e Peter non si conoscono...affatto, ma un giorno, si ritrovano in un letto di un albergo, completamente nudi, e...sposati. Loro due conducono vite completamente diverse, e da quel momento, si vedono costrette ad unirle, e a dover convivere per...