Capitolo 7.

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Layla's pov

~La famiglia è quella cosa senza la cui non puoi vivere,
è portatrice di gioia e felicità,
ma sa anche ferire come nient'altro al mondo.~


"Si Lee, sto bene, davvero, mi sono fatta anche due amici, quella Zoe e quel Nicholas di cui ti ho parlato. Non è così male qui, non come pensavo almeno."
"La io mi preoccupo solo per te, mi piacerebbe essere con te e starti accanto."
"Lo so, lo so. Come io voglio stare accanto a te, spero solo che mia mamma mi lasci venire lì per le vacanze di Natale."
"Ne sono sicura, non può impedirtelo! O dovrà vedersela con la mia furia."
Mi metto a ridere, sapendo che in questo momento ha messo la mani a pugno e finge di tirarli a qualcuno o a qualcosa, poi però torno seria e decido di dirle cosa è successo ieri.
"Ho avuto un incubo..."
"Bhe, è normale, ci sei abitu---"
"Non ero a casa mia. E non ero sola."
"Anche tua mad--"
"Non era mia mamma quella che era con me."
"Stai scherzando?"
"Non mi era mai successo."
"Hai detto qualcosa a qualcuno?"
"No, certo che no! Quando qualcuno mi fa domande sul mio passato faccio finta di niente e basta, cambio argomento, non voglio raccontare nulla a nessuno."
"Hai detto qualcosa?"
"Da quello che mi ha detto solo il tuo nome, quello di papà e una serie senza fine di no."
"Meglio così?"
"Assolutamente. E per mia fortuna non ha fatto domande."
"Bhe, da come l'hai descritta Zoe non mi sembra il tipo."
"Non era Zoe. E nemmeno Nicholas, ero con Jonathan."
"Mi stai prendendo in giro?"
"Mi dispiace deluderti."

-Layla scendi! È pronta la cena e abbiamo ospiti!-
-Arrivo mamma!-

"Senti Lee ci sentiamo, mi ha appena chiamato mia madre e devo andare."
"Tranquilla, chiamami tu, ti voglio bene La."
"Anche io."

E così dicendo mi spazzolo i capelli, non pensate che sia strada, ma non so chi c'è come ospite e mia mamma ci tiene sempre a fare bella figura, mi chiedo solamente perché non me lo ha riferito prima. Lascio che un sospiro si liberi dalle mie labbra e scendo il più lentamente possibile le scale, perché odio le situazioni in cui devo fingere di avere un bel rapporto con la donna che mi ha messo al mondo.
Scuoto la testa, cercando di liberarla dai pensieri e appena raggiungo la cucina vedo mia mamma alquanto vicina ad un uomo, ma al momento non ci do' molto caso e mi limito a tossire, per far notar loro la mia presenza.

-Tesoro, lui è Simon, lavora all'ospedale con me, e...-
-Ed io sono Layla, sua figlia.-
-Piacere di conoscerti, sai, tua mamma mi aveva parlato di te, ma non ti facevo così bella.-

Oddio questa cosa se la poteva evitare, insomma era serio? Un medico che se ne usciva con delle frasi fatte così?
Scuoto la testa, mentre mi mordo la lingua e senza aggiungere altro mi dirigo al tavolo, dove mi siedo al mio solito posto, aspettando che venga servita la cena.
Li sento parlare sia fra una portata e l'altra, sia mentre si mangiava, ma non mi preoccupai di ascoltare i loro discorsi, nemmeno di guardarli, perché in fin dei conti non mi importava.
Durante il dolce però mia madre attira la mia attenzione.

-Tesoro, devi sapere una cosa.-
-Smettila di chiamarmi tesoro mamma, sai che non lo sopporto!-
-Ti chiamo come voglio, e lo sai, volevo darti una notizia però.-
-Su, sentiamo.-
-Vedi Layla, io e tua madre...-
-Ci frequentiamo.-
Scoppio a ridere. Non ho altra reazione, insomma, è sicuramente uno scherzo, siamo qua da quasi due mesi, non può essere possibile, non ha senso, i conti non tornano e anche per il così detto "colpo di fulmine" è troppo presto.
-Layla, siamo seri.-
-Sisi, certo, ora dove sono quelli che saltano per avvisarmi che è tutto un grande scherzo?-
-Non ti stiamo prendendo in giro. Io e Simon usciamo, stiamo insieme, vedila come vuoi.-
Cerco di mantenere la calma, di lasciare che sul mio volto si formi un'espressione indifferente, che non lascia trasparire emozioni anche se dentro sono un uragano, un fiume in piena, nulla di tutto questo può essere vero, giusto?
-Da quanto tempo va avanti?-
-Layla, non è questo l'importante, quello che conta è che tua mamma sia felice, giusto?-
-Tu vedi di stare in silenzio, non fai parte di questa storia, non completamente. È una questione fra me e lei. Da quanto va' avanti questa storia mamma?-
-Tesoro...-
-Rispondimi senza giri di parole, cazzo!-
-Quasi un anno.-
-Cosa?!-
-No, okay, questo è seriamente uno scherzo, non viviamo a Miami da così tanto.-
-È iniziato tutto a Los Angels infatti.-
-Non ti fai schifo? Avevi una figlia e un marito, un marito che ti amava più della sua stessa vita, un marito che è morto senza mai sapere che razza di donna aveva accanto! E tu ora, come se niente fosse, mi presenti l'uomo che dovrebbe sostituire papà? Magari dicendomi anche che resterà qua? Sai se era questo il vero motivo per cui siamo venute qui, potevi abbandonarmi e lasciarmi per strada nella nostra vecchia città, starei stata meglio di adesso.-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 26, 2016 ⏰

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