Cunicoli e Incontri

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Buio, freddo, rumore di acqua che zampilla, odore di marcio, ecco cosa pensavo mentre avanzavano nel buio dei cunicoli.

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Camminavamo uno dietro l'altro facendo silenzio, anche se era improbabile trovare qualcuno al di fuori di noi, Key stava davanti con il fucile in pugno mentre Alan le stava affianco con un ologramma dei cunicoli poggiato sul dorso della mano.
- Tra duecento metri giriamo a destra, proseguiamo dritti e poi.... - Alan si fermò picchiettando la mano contro il disco olografico.
- Che succede ?- chiesi
- Il disco non trasmette i dati..... Un campo magnetico blocca la ricezione - rispose di getto Alan
Key sembrava preoccupata, alzò il fucile e avanzò lentamente -Andiamo avanti lo stesso, possiamo farcela. - e continuò ad avanzare cauta.

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Pov's. James kirk

-Capitano Kirk, dovrebbe venire in plancia. L'ammiraglio Arrison sta chiamando dalla terra, sembra urgente - gracchiò una voce dall'interfono.
- Grazie tenente - dissi uscendo dal mio alloggio. Percorsi il corridoio del ponte numero quattro, il silenzio avvolgeva tutta la nave, sembrava di essere in un limbo tra la vita e la morte, la pace regnava su tutta l'astronave. Eravamo fermi nell'orbita di un pianeta di classe delta, il signor Spock e il dottor Mccoy erano scesi sul pianeta per recuperare campioni da esaminare, una tempesta di sabbia nelle vicinanze del punto di sbarco disturbava il segnale del trycorder, da quel momento avevamo perso i contatti.
-Capitano in plancia - disse il signor Chekov quando mi vide entrare.
-Tenente Uhura passi la chiamata sullo schermo- dissi sedendomi sulla poltrona. L'immagine di un uomo, che aveva l'aria di essere sulla sessantina, apparve sullo schermo.
- Capitano Kirk - con gli occhi la figura scrutava l'intera plancia fermandosi a osservare ogni singolo particolare presente .
- Capitano Arrison! - mi alzai dalla sedia in segno di rispetto.
Il capitano Steven O. Arrison era un uomo robusto con la barba e i capelli neri, occhi marroni e sorriso smagliante. Indossava l'alta uniforme dei comandanti con le stellette d'oro sul collo e le medaglie sul petto, teneva il cappello in cima ad una pila di documenti pronti a cadere da un momento all'altro su quella bella scrivania ordinata.
- Vorrei parlarle in privato se non le dispiace -
Quella del capitano Arrison era una richiesta insolita, normalmente le chiamate apparivano sullo schermo cosicché tutti quelli che erano in plancia potessero prendere parte alla discussione, richiedere un "incontro" privato con il capitano era molto raro.
- Come vuole signore- mi alzai dalla poltrona di comando, mi sistemai la divisa e presi l'auricolare che mi porse il tenente Uhura.
- Signor Sulu, mi aggiorni sulle condizioni della missione, a lei il comando - uscii dalla plancia inserendo l'auricolare nell'orecchio
- Capitano Kirk mi spiace averle chiesto un incontro privato -
- Per lei questo e altro - percorsi il corridoio fino ai turbo ascensori.
Sulla nave solo pochi erano quelli di cui mi fidavo veramente, e ancora meno quelli con cui mi confidato. In assenza dei miei due "confessori" ( Spock e Mccoy) l'unico rimasto era Scotty.
- In questo momento stiamo svolgendo una missione per la federazione... - cercavo di prendere tempo raccontando al capitano Arrison la missione, lui annuiva e commenta a con discorsi più o meno lunghi sulla sicurezza delle missioni e sul fatto di tenere i nervi saldi anche in situazioni critiche, ciò mi diede il tempo di arrivare in sala macchine e fare segno a Scotty di venire ad ascoltare
- Capitano Kirk ciò che sto per dirle potrebbe mettere lei e il suo intero equipaggio in pericolo. Capitano la prego di aiutarmi in questa missione, ne vale della vita di molti ufficiali - il capitano Arrison trasse un profondo respiro
- A sette anni luce da dove si trova c'è un pianeta di Classe Alfa, nella capitale imperversa una feroce guerra civile -
- Cosa c'entra con noi, signore? Ci sono molte guerre civili e la federazione non può porre fine a tutte. -
Scotty mi guardò annuendo
- Il governo della capitale ci ha dichiarato guerra, se entriamo nella loro orbita faranno fuoco sulle nostre navi... e sugli ostaggi che hanno preso.- il capitano Arrison fece una breve pausa
- Tutte le navi della federazione si sono ritirate ma sul pianeta ci sono ancora i nostri uomini. Capitano le affido la missione di recupero dei nostri dieci ufficiali imprigionati nella città. Le auguro buona fortuna Capitano -
La chiamata terminò all'improvviso. Tolsi l'auricolare e lo appogiai sul display, dietro di me Scotty si abbandonò su una sedia sospirando.
- E ora? - mi fissava aspettando una risposta
- Recuperiamo Mccoy e Spock, il porto spaziale dovrebbe essere per strada, potremmo fermarci lì a fare rifornimento ed elaborate un piano -.
Mi avvicinai al nucleo di curvatura appoggiando la mano sul metallo freddo - Riuscirà a sopportare uno scontro? -
- Meglio dell'ultima volta capitano-
L'ultima volta che avevamo avuto uno scontro, un ammiraglio psicopatico aveva distrutto la mia nave facendola quasi precipitare sulla terra mentre stavo cercando di infilarmi nel nucleo per riattivare i motori, di certo non volevo rivivere quell'esperienza.

Mi avvicinai al display premendo il pulsante dell'interfono.
- Signor Sulu rapporto missione -
- Il signor Spock e il dottor Mccoy sono in infermeria signore, stanno benone -.
Ringraziai il Signor Sulu e, con Scotty alle calcagna, mi diressi in infermeria.
Negli ultimi tempi le missioni di salvataggio erano aumentate, ogni giorno in metà dei pianeti della galassia il popolo insorgeva contro lo stato per svariate cause che partivano dal furto di rifornimenti, carestia, fino ad arrivare all'omicidio di massa. La flotta spaziale generalmente ha il compito di esplorare e riuscire a difendere popolazioni da cause ambientali, non è mai stata una flotta di navi da battaglia.
- Capitano, mi spiace per la miss..- entrando in infermeria zittii Spock con un cenno della mano
- Lasci perdere signor Spock, ci penseremo dopo, ora abbiamo cose più importanti a cui pensare. Cerchiamo un posto più tranquillo.-
- Ci penso io capitano. - Bones si alzò in piedi, con un lungo fischio richiamò tutti i presenti nell'infermeria. - Tutti fuori, ora!- a quelle parole tutto il personale presente uscì velocemente dall'infermeria lasciando solo noi e il rumore dei macchinari. Mi girai verso i miei amici e raccontai loro ogni singolo dettaglio della conversazione con l'ammiraglio, attenti, ascoltarono tutti annuendo qua e là.
- A questo punto concordo con il capitano - Spock si girò verso Mccoy che annuì.
- Bene allora, sarà meglio muoversi- uscimmo tutti quanti dall'infermeria lasciando rientrare tutto il personale. Arrivammo in plancia e tutti presero posto nelle loro postazioni, mi sedetti sulla sedia del Capitano - Signor Sulu, rotta per York Town, andiamo a salvare delle vite-.
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Ragazzi, sono tornata, dopo troppo tempo ecco finalmente un altro capitolo della saga. Spero vi piaccia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 25, 2017 ⏰

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 Star Trek: fratelli dispersi  Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora