In una fredda giornata d'Aprile la calda luce del tramonto entrava da una grande finestra e colpiva un grande letto a baldacchino su cui era sdraiato una fanciulla che stava patendo l'inferno. Sudava, piangeva, si disperava e infine stringeva la mano della madre che le sedeva accento
«spinga, la prego, spinga più forte!sì, così...continui» così diceva un ometto di bassa statura in camicia bianca. Aveva una faccia stanca e profonde occhiaie, si vedeva che non dormiva da giorni e gli si leggeva in faccia una profonda preoccupazione. Usava un tono persuasivo per indurre alla ragazza a spingere più forte anche se vedeva che i suoi sforzi erano poco utili.
«mamma... è troppo per me! Mi sta bruciando all'interno!» urlava alla madre ed ella aveva pietà per lei e cercava di alleviare il suo dolore con le carezze e sussurrandole delle parole dolci. Malgrado tutta la sua buona volontà e la sofferenza condivisa con la figlia, la ragazza soffriva e continuava ad urlare e lei con il cuore che le pesava le asciugava delle grosse gocce di sudore le rigavano la faccia.In quella stanza piena di dolore e disperazione, erano presenti anche le altre persone tra cui anche Il padre della disgraziata, l'onorevole James, che faceva grandi passi avanti e indietro per tutta la larga stanza e ogni tanto si fermava per rivolgere alla figlia qualche parola di conforto. Era turbato e angosciato per il dolore della figlia ma sapeva anche che era un grande evento e quindi in cuore suo lottavano due sentimenti opposti.
Si avvicinò di nuovo alla moglie e alla figlia poi ritornò ai suoi lunghi passi per la stanza.
Non era l'unico a mostrare sintomi dell'agitazione, infatti li mostrava anche un giovane di nome John, seduto su una poltrona accanto alla grande finestra della camera. Si capiva il duo stato d'animo nel suo picchiettare continuamente le dita sulle braccia della poltrona. Ma la sua agitazione infondo non era da biasimare, quale uomo non lo sarebbe in caso stesse per diventare padre? Immagino che la maggior parte lo sarebbero.
Erano presenti anche i familiari del ragazzo, la madre gli posava la mano sulle spalle mentre il padre osservava pensieroso il tramonto dalla grande finestra. Esteriormente non mostrava alcun emozione ma interiormente era tormento da una domanda: chi avrebbe vinto la scommessa?
La risposta non tardò ad arrivare, infatti sentii dei vagiti di un neonato e allora si girò e in quel momento finalmente il suo volto tradì dei sentimenti
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I NOBILI (Sospeso)
FantasySu questa terra non esistono solo gli esseri umani, esistono anche gli altri esseri divisi in clan in base ai loro poteri. Questi esseri vengono chiamati "I NOBILI" dai pochi umani che li conoscono. Sono considerati dei, capaci di donare grazia e...