eccomi qua, di fronte a questo edificio, ripenso alle parole di mia madre prima di lasciarmi qui "tranquilla, ti divertirai" certo, mi divertirò come no... è da ieri che sono in questo paese, mi sono trasferita perchè ormai la mia identità era diventato un problema dove vivevo, ora sono qui per sperare in un inizio migliore, magari troverò gente che mi accetterà davvero... sono una ragazza transgender, purtroppo sono nata nel corpo sbagliato e la gente odia il fatto che stia cercando di migliorarmi. Io sono Sarah, ho 18 anni e ora darò inizio a quest'avventura oltrepassando la soglia di quella porta. Ora sono le 7 di mattina, fra un'oretta circa inizia la scuola e il cortile si popolerà di studenti che ora come ora sono nel dormitorio. Prendo un bel respiro ed entro. C'è tanto silenzio.. mi precipito a vedere i quadri dove lì è scritto in quale stanza del dormitorio sono e con chi soprattutto. Vado a scorrere il dito lungo la lista femminile fino ad arrivare all'ultimo nome che non è il mio. -Cavolo, perchè non sono nella lista?- penso tra me e me. E se mi avessero messa nella lista maschile? No, non lo farebbero mai, c'è stato sicuramente un errore. Mi guardo intorno cercando la segreteria, appena la scovo mi dirigo da una signora di mezz'età. "Salve, io Sarah Harrison, volevo dirle che c'è stato un errore nella lista femminile del dormitorio... non c'è il mio nome." le dico tutta d'un fiato.
"Aspetti signorina, ora controllo dal computer."
Attendo pochi istanti quando lei parla. "No, qui è tutto apposto."
La guardo interrogativa "Ma ho visto con i miei occhi, non c'è il mio nome lì sopra." Indico la lista un po' alterata.
"E' stata inserita nel dormitorio maschile, provi a guardare." Perdo un battito a quelle parole e mi dirigo subito di fronte a quella lista del dormitorio maschile, non puo' essere vero. Leggo tutti i nomi e ed il settimo è il mio. Alzo lo sguardo da quel foglio e guardo quella donna che mi fissava. "Io sono una ragazza, perchè sono con dei ragazzi?" vedo la segretaria che scorre lungo un elenco di nomi e poi preme sul mio dove poi si apre una piccola carta d'identità.
"Lei è biologicamente un maschio, di conseguenza sta con i ragazzi" dice freddamente per poi degnarmi di uno sguardo.
"Ma io sono una ragazza non posso stare con loro..." le dico velocemente. Si toglie gli occhiali "Mi dispiace, è la politica di questa scuola come tutte del resto, lei sarà nel dormitorio maschile, in questo dormitorio ci sono delle casette, se così possiamo definirle, dove c'è un bagno, tre camere da letto e la cucina che fa anche da sala da pranzo. Come lei sa ci sarà un affitto che pagherete insieme dividendovi la somma ovviamente." La donna mi da un ultimo sguardo di disinteresse e poi ritorna a fare quello che faceva prima. "Grazie.." riesco solo a sussurrare questo.
Ora devo andare nel dormitorio maschile dove ci saranno solo ragazzi... Sono davanti a quella porta, la porta che mi porterà nel ''mondo maschile''. Quando entro sento un leggero mormorio dei ragazzi ancora in stanza, si saranno svegliati da poco immagino. Decido di prendere l'ascensore dato che avrei dovuto fare parecchie scale e prendo il quarto piano. Il corridoio, come gli altri del resto, è lungo con svariate porte una vicino l'altra, tutte numerate.
Il numero della mia stanza è 426. Eccola. Sono davanti alla porta. Non so come mi prenderanno i ragazzi ritrovandosi davanti una ragazza ma...ce la farò!
Busso alla porta ma non apre nessuno. Mi fisso i piedi e subito dopo guardo altrove aspettando... decido di bussare ancora, stavolta più forte e sento un "arrivo arrivo".
Mi apre la porta un ragazzo alto, magro, ha i capelli castani e degli occhi azzurri stupendi...senza la maglietta. Lo fisso così senza dire niente.. come incantata finchè la sua voce non mi interrompe "Buongiorno, posso fare qualcosa per te?" Mi squadra dalla testa ai piedi aspettando una mia risposta che non tarda ad arrivare.. "emh.. si.. insomma, io sono Sarah piacere!" gli porgo la mano che lui stringe. "Piacere, io sono Cody.." Mi guarda aspettando spiegazioni.
"Io..io sono la vostra compagna di stanza, posso entrare?" gli parlo senza guardarlo in faccia per la vergogna. Lui mi fa spazio per entrare e sorpasso la soglia dove trovo un altro ragazzo che al contrario dell'altro è completamente vestito, ha un aspetto un po' inquietante, ha i capelli azzurri, ma di un azzurro accesso ed è orientale, lo si deduce dai suoi caratteri fisici.
"Cody, lei chi è?" chiede l'amico con una voce profonda indicandomi.
Cody non parla allora decido di parlare io "Io sono Sarah Harrison, ho 18 anni e sono la vostra compagna di stanza, non fate domande per il mio sesso, anche per me è strano stare con voi a dividere la 'casa'." Dico velocemente senza fiatare mentre loro continuano a guardarmi interrogativi.
Quei due si guardano e l'altro ragazzo si avvicina a me "io sono Luke." sorrido ma non è un sorriso del tutto naturale dato che dire che sono imbarazzata è poco.. "come mai una bella ragazza come te è nel dormitorio maschile?" chiede Cody. Non sono abituata a essere al centro dell'attenzione e questa situazione mi mette in panico.. "perchè...perchè nel dormitorio femminile non c'era spazio e quindi..." mento, non ho il coraggio di dirgli la verità, rimaniamo in silenzio per qualche secondo interminabile poi Cody batte le mani "Su! Prepariamoci che fra poco inizia la lezione, tu vieni o inizi direttamente domani?" mi guarda. "Vengo anche io, io sono pronta, aspetto voi.. o è un problema?" "Nono" dice rapidamente Cody per poi continuare "E' un piacere per noi." Mi sorride dando una gomitata al ragazzo accanto che al contrario di lui non mostrava alcun emozione.
Poco dopo Luke va in bagno per prepararsi e Cody fa colazione con dei biscotti e poi mi fa segno chiedendomi se ne voglio uno "Okay ma solo uno" sorrido e ne prendo uno. Passano circa dieci minuti e Luke esce. "Vogliamo andare?" Cody a malavoglia si alza dalla sedia e si prende lo zaino in spalla e io lo seguo con i gesti. Sono pronta.
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io sono sarah
Romanceuna ragazza transgender che si iscrive in un college ed è costretta a vivere nel dormitorio maschile perchè biologicamente è un ragazzo.