Faceva pendolare le gambe giù dal suo balcone. Allison adorava vedere le sue piccole gambe pallide sovrastare il vuoto sotto quella lastra di cemento recintata da grate verticali. Passava ore a starsene lì nelle giornate d'estate, con le manine chiare attaccate alle sbarre di metallo del balcone, mentre oscillava i piedini all'esterno. Le era capitato qualche volta di far cadere una ciabattina o una scarpetta, e abitando ad un piano alto di un condominio, toccava sempre al papà scendere a riprendere ciò che le cadeva. Per questo motivo, ogni volta che aveva intenzione di mettere le gambe fuori dal balcone, si assicurava di poggiare le sue calzature in un angolino dietro di lei, ben ordinate.
Ogni tanto però, quando si girava per rientrare in casa e quindi ritirare le gambe, una scarpetta era fuori posto.
All'inizio non dava molta importanza a quella piccola scarpetta, separata dall'altra. Ridacchiava, con i suoi occhietti azzurri che si socchiudevano al sollevarsi delle guance piegate dal sorriso. Ma quella volta, la sua scarpetta non c'era proprio. Ne trovo solo una, al posto del paio che aveva sistemato nel solito angolino. Chinò la testa verso sinistra, facendo pendere i suoi capelli biondi da un lato. Si voltò prima verso destra, cercando la scarpetta, poi verso sinistra, senza alcun risultato. Alla fine, si girò verso la ringhiera, poggiandoci la testolina contro e volgendo lo sguardo verso il fondo della grande altezza. Non scorse nulla di colorato o simile per altro alla sua scarpetta. Sospirò, con un filo di tristezza in sé. Le piacevano molto quelle scarpette.
Fece per rientrare, quando notò nel riflesso del vetro appartenente alle due vetrate, due occhi gialli che la guardavano. Si stropicciò gli occhi, e guardò meglio il riflesso. Intorno a lei erano comparsi tanti giocattoli e pupazzetti, ma gli occhi gialli erano scomparsi.
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||CREEPYPASTA|| Ryunomi The Doll.
Horror"Un corpo senza vita penzola da una mensola di un buio atelier. Il collo buttato di lato, e il grande vestito azzurro pende dietro le sue gambe. Era la sua preferita. Lui la adorava."