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Mi svegliai,avevo dormito un pò,mi sentivo molto meglio.

Decisi di uscire un pò,camminare in mezzo al verde mi piaceva molto. Presi il telefono,il giubotto ed uscì.

Camminai fino al centro,volevo fare un giro per i negozi.

-Ci rivediamo,EmilyRose Black.- sentì alle mie spalle.

Mi voltai.

-Ciao Matthew Donovan..-sorrisi.

-Che ci fai in giro tutta sola?-chiese lui,sorridendomi.

-Oh,niente,un semplice giro.-risposi.

-Ti va se ci prendiamo un caffè?-chiese.

-Volentieri.-sorrisi.

-Ok,aspettami qui,torno subito.-disse entrando in un bar.

Mentre aspettavo,seduta su una panchina,ripensai al nostro primo incontro,Matthew mi aveva colpita da subito.


INIZIO FLASHBACK

Era pomeriggio inoltrato,io e i ragazzi eravamo seduti al bar di Rick,pensando a cosa fare la sera stessa.

-Che ne dite di andare nella discoteca nuova che hanno aperto? Dicono che ci siano ragazzi carini!- chiese Stephie.

-Io ci sto.-risposi.

Tutti annuirono,dopo due ore eravamo davanti al locale più in voga di Seattle.

-Stasera spacchiamo..-urlò Alba.

Risi.

Entrammo,dopo aver ballato un pò,andai a sedermi su uno dei divanetti liberi.

All'improvviso,qualcuno si sedette accanto a me,mi voltai e vidi un ragazzo alto,con i capelli castani biondi,con un ciuffo ribelle,gli occhi di un profondo blu misto a ghiaccio,che mi sorrideva. Notai che indossava una camicia bianca,un pò aperta,che lasciava intravedere un fisico tonico e allenato,un paio di pantaloni stretti strappati e delle converse bianche. Un orecchino nero e un ciuffo ribelle gli incorniciavano il volto.

-Ciao,come mai tutta sola?-chiese.

-Oh,i miei amici sono qui,io mi stavo solo riposando.-risposi.

-Capisco,piacere,mi chiamo Matthew Donovan.-disse,sorridendomi.

-Ciao,EmilyRose Black.-risposi.

-Bene,EmilyRose Black,vuoi ballare?-mi chiese.

-Ok,Matthew Donovan,ma chiamami Amy.-risi.

-E tu chiamami Matt.-rispose,dandomi la mano,trascinandomi in pista.

-Sei brava a ballare,hai fatto danza?-mi chiese.

-Si.-risposi.

-Si nota.-sorrise.

Dopo aver ballato un pò,uscimmo a prendere un pò d'aria.

-Allora,Amy,parlami un pò di te.-mi chiese,mentre eravamo seduti sul muretto.

Gli raccontai un pò di me,del mio passato e di chi fossi figlia.

-Questo lo sapevo già.-disse,infine.

-Come facevi a saperlo,scusa?-chiesi.

-Tutti conoscono la tua storia,purtroppo,poi,io e te abbiamo avuto lo stesso passato.-rispose.

-Intendi dire che,anche tu,sei stato in orfanatrofio?-chiesi.

-Si,nello stesso tuo,per l'esatezza. Solo che,in diversi stabili. Molto spesso,sapendo che da voi passavano poco cibo,conservavo un pò di pane e lo facevo dare a quelli più piccoli tra voi. Sai,mio padre non è sempre stato un padre modello,a differenza di quello che è adesso,con me e mia sorella ed è per questo che,quando io avevo 6 anni e mia sorella Alena solo 1,ci ha chiusi in quel posto. Non voleva occuparsi di noi,era un drogato e un depravato,mia madre,non aveva la forza di lottare,quindi noi finimmo qui. Uscì da lì quando compì 19 anni e presi mia sorella di 13 e tornammo a casa. Si,tutto bello,nel frattempo,però,ero cambiato. Essendo ibrido,comunque,ero portato a fare danni,a non avere regole,poi,lì dentro è tutto denegerato. Ero diventato un violento,un sadico e un bullo,non m'importava di nulla,pensavo solo a come uscire da lì con mia sorella. Nel corso degli anni,tentai diverse volte la fuga,ma mi riprendevano sempre e mi picchiavano. Tornati a casa,comunque,mio padre ci mise due anni a recuperare il rapporto con  noi,a recuperare il nostro affetto. Io,per mia scelta,decisi di continuare ad allenarmi,volevo essere sempre il migliore,in tutto. Però,avevo deciso di non frequentare più alcune amicizie,volevo riprendermi la mia vita. Mi sentivo molto responsabile per mia madre e mia sorella,quindi mi decisi a prendere in mano l'azienda di famiglia. Nel mentre,però,mi ricordai di tutti i miei " fratelli di sventura " dell'orfanatrofio " e decisi di fare una cospicua donazione,assicurandomi che fosse devoluta interamente a beneficio di quelli come noi. Mi ricordai di te,soprattutto. Emily,ho studiato la tua vita,la tua storia,ritrovandomi e,speravo,d'incontrarti,un giorno. Volevo farti capire quanto ti ammirassi,quanto ti fossi vicino e quanto io sia stato contento di sapere che ce l'avevi fatta.-disse.

-Tu,a soli 19 anni,hai fatto tutto questo?-riuscì a dire solo.

-Si,pensavo fosse giusto.-rispose.

Mi ricordo che,poi,continuammo a parlare di tutto. Mi disse chi fossero e quanto potessero essere ricchi i Donovan. Mi disse che avevano diverse aziende,erano a capo dell'Empire State Building e della " Big Board ",la borsa di NY. Mi disse che,però,nonostante la loro ricchezza,si mantenevano molto umili e umani e di non credere a tutto ciò che i giornali e la TV poteva dire su di loro.

Quella sera,conobbi qualcuno come me,qualcuno che sentiva davvero quello che sentivo io,ci salutammo e ci scambiammo i numeri di telefono.

Ricordo che non dissi nulla a nessuno,Matthew Donovan,sarebbe stato il mio segreto,il mio spazio personale per sentirmi meno sola,più compresa.

 FINE FLASHBACK.


-Amy? Ti sei incantata?-mi sentì scuotere.

-Oh,scusami Matt,pensavo.-risi,imbarazzata.

-Tieni,te l'ho fatto zuccherare,ricordo che ti piace così.-mi disse.

-Si,grazie.-risposi.

-Allora,che mi racconti?-disse sedendosi.

-Niente di nuovo,rispetto a quattro sere fa,quando ci siamo conosciuti. Tu,signor Donovan?- scherzai.

-Affari,lavoro,vita complicata,pensieri.-rise.

-Pensieri?-chiesi.

-Si,credo di essermi preso una bella cotta,signorina Black.-disse guardandomi.

-Ah,si?-chiesi.

In effetti,quella notizia,mi aveva infastidita.

-Si.-rispose.

-Fortunata.-dissi.

-Eh,dovresti chiederlo a lei che,invece,nemmeno lo sa.-rispose.

-Beh,dovresti dirglielo,non credi?-chiesi.

-Si,pensa,questa ragazza pensa che io stia parlando di un'altra.-rise.

Lo guardai,sgranando gli occhi.

-Donovan,ti riferisci a me?-sbottai.

-Esatto,Black.-rise.

Rimasi sotto shock.

-EmilyRose Black,sono definitivamente stato colpito dal tuo fascino.-disse.

-Come se fosse la prima volta.-mormorai.

-Dal tuo fascino interno,non che tu sia brutta,anzi,ma mi è sempre interessato come fossi dentro,da sempre. Quella sera,quando abbiamo parlato,mi hai semplicemente confermato ciò che ho sempre pensato. Dietro la bellissima ragazza,dietro l'apparenza,si nasconde una ragazza dolce e amorevole,una perla rara,che pochi conoscono davvero.-disse,serio.

Sorrisi imbarazzata.

" Matthew Donovan,mi hai incastrata anche tu. " pensai,in silenzio.

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