Capitolo 5

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["...Tu riesci a sentirmi?" chiese Camila speranzosa. Dopo un momento di esitazione, Lauren mentì, "No."]


Capitolo 5

Lauren sbatté le palpebre e fu al piano di sotto in un attimo, era grata che fosse ancora giorno, altrimenti tutta la casa sarebbe stata inondata di luci, rendendo il fatto che qualcuno fosse al suo interno molto più evidente.

La bionda si spinse fino a guardare attraverso lo spioncino sulla porta.

"Oh, merda," Lauren soffiò, spostandosi dalla porta e dando un'occhiata dietro di lei.

"Ti avevo detto di aspettare al piano di sopra," sussurrò Lauren, dimenticando momentaneamente che Camila soltanto potesse sentirla.

"Non volevo che andassi da sola,"

Camila sussurrò mentre tornava verso il fondo del salotto, sapendo che avrebbero potuto udirla, "Chi è?"

"Il tuo ex-fidanzato idiota", Lauren le rispose, in tono amaro: "E' con qualche altro cretino là fuori, guarda e controlla tu stessa e poi mi spieghi come ha fatto a trovarti qui".

Camila abbassò la testa con sdegno mentre camminò attraverso Lauren, accidentalmente sfiorando le mani dell'altra, mentre si stava recando verso la porta.

Lauren socchiuse le labbra in un sussulto silenzioso mentre osservò Camila fermarsi e voltarsi a guardarla con un sorriso dolce.

"Puoi sentirmi anche tu? Io ti sento!"

Lauren sbatté le palpebre in stato di shock mentre piegò la testa di lato.

"Tu puoi sentirmi?"

La bruna in qualche modo incontrò gli occhi di Lauren e annuì, aggiungendo "posso sentire quando entri in una stanza, ti siedi o stai in piedi accanto a me, e quando mi tocchi in qualche modo. Tu riesci a sentirmi?" chiese Camila speranzosa.

Dopo un momento di esitazione, Lauren mentì, "No."

Gli occhi delle ragazze si incontrarono per un istante - sempre all'oscuro di Camila, Lauren pensò divertita - prima che i loro pensieri fossero interrotti da un altro bussare alla porta.

Camila con calma si allontanò dal fantasma e si diresse verso la porta.

Lauren si lasciò sfuggire un lungo sospiro mentre chiuse gli occhi nel momento in cui la bruna aprì la porta.

"Shawn... Austin, che cosa state facendo voi due qui?" Lauren sentì Camila chiedere dalla sua postazione dietro la porta.

Si mosse per andare alle spalle Camila per curiosità.

Shawn aveva quello che Lauren poteva solo descrivere come uno sguardo da bambino esuberante, e l'altro ragazzo con Shawn fissava con occhi simpatici Camila.

"Potrei chiederti la stessa cosa, Camila," Shawn iniziò, portando i suoi occhi a vagare nella casa sopra la testa di Camila, "Austin dice che i Jauregui sono fuori città."

Lauren deglutì in silenzio quando si voltò per vedere meglio la faccia di Camila.

Era brava a mantenere la calma, Lauren pensò, mentre osservò la ragazza mantenere impassibile la stessa espressione.

"Lo sono infatti, Shawn. Da quando Austin mi ha detto che si pensa che questa casa sia infestata, ho fatto qualche ricerca e ha scoperto che spesso dei vandali vengono qui, mentre i Jauregui non ci sono. Ho deciso di fare un po' la custode della casa per loro."

Lauren si voltò e controllò Shawn per giudicare la sua reazione alla menzogna.

Il suo cuore si fermò quando lo vide scuotere la testa.

"No, Camila... Sei stata in questa casa per settimane, perché pensi che il fantasma viva qui. Ti ho vista seduta a parlare con te stessa..."

Lauren spalancò gli occhi, imitando la reazione di Camila, finché la bruna frettolosamente scosse la testa.

"Ti sbagli, Shawn", divagò quando vide la direzione che la situazione stava prendendo.

Lauren sapeva che non c'era modo che Camila riuscisse a far si che Shawn le credesse, egli non le avrebbe creduto, dannazione, la maggior parte delle persone sane di mente non avrebbe creduto a Camila.

"Hai bisogno di aiuto, Camila, ok? Ho intenzione di aiutarti. Ti amo, quindi ho intenzione di aiutarti", Austin cinguettò.

Deus Ex Machina (God In The Machine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora